Cerca
S I C U R E Z Z A
P R O V E di R E S I S T E N Z A dei M A T E R I A L I per L'A S S I C U R A Z I O N E
Test numero 9 (nessun dissipatore): collegamento al cavo d’acciaio con due spezzoni di corda D=11mm (rami di 1mt), moschettoni Kong di tipo “K” senza ghiera (↔ 2500kg). | ||||
N. caduta | Altezza massa | Scorrimento | K | Note |
1 | 4.5mt | \ | ■ | # Rottura 1° moschettone per effetto flessionale sull’anello. Il 2° moschettone ha poi retto la massa, rimanendo piegato sensibilmente e divenendo inutilizzabile. |
Foto 12 – Set. n.9: la piastra d’impatto piatta prima della caduta. A destra, il moschettone piegato dall’urto.
Questa prova ha mostrato la criticità dei connettori al momento dell’impatto. Senza il dissipatore la forza sui moschettoni dovuta alla caduta è governata dal così detto “fattore di caduta” che in questo caso vale circa 5.5 (4.5 metri di altezza + 1 metro di lunghezza del ramo del kit). Con una corda intera si può ipotizzare che la forza applicata al moschettone in queste condizioni si aggiri tra i 1600 kg e 1900 kg; ciò dipende dalla rigidezza specifica della corda stessa. Anche se entrambi i moschettoni sono collegati al cavo d’acciaio è improbabile che al momento dell’impatto i due rami agiscano all’unisono nella tenuta e comunque in questo caso la forza d’arresto sarebbe notevolmente superiore, essendo il sistema di collegamento doppiamente “rigido”. Il moschettone che ha subito maggiormente l’urto è saltato immediatamente, l’altro si è trovato poi in una condizione migliore, essendo l’energia della caduta già in parte assorbita dalla rottura del precedente e dai vari effetti dissipativi sviluppatisi nei rami di corda, nei nodi e così via; questo moschettone che ha tenuto la massa appesa è stato comunque piegato (inflesso, Foto 12) tanto da non esser più utilizzabile. Sebbene appaia come un successo il fatto che la massa alla fine non è precipitata, occorre osservare che il carico d’arresto è stato comunque elevatissimo e non sarebbe sicuramente sopportabile dal corpo umano. Si ricorda, infatti, che la forza massima accettabile per una caduta ideale, in posizione verticale coi piedi in basso, è di circa 1200 kg; oltre questa si rilevano danni permanenti agli organi interni. Se poi nella caduta si assumono posizioni diverse, il valore scende bruscamente (200-300 kg a testa in giù) ed anche meno in posizione orizzontale per via della flessione della colonna vertebrale intorno al punto d’aggancio dell’imbracatura.
Test numero 10 (nessun dissipatore): collegamento, tramite un nodo di Franz Bachmann,di un anello di fettuccia cucita (sezione 18x3=54mm²,carico garantito 2200N) strozzata sul cavo d’acciaio,Moschettone Salewa senza ghiera (marcatura L),carico dichiarato (26 KN),spezzone di corda D= 11mm. | ||||
N. caduta | Altezza massa | Scorrimento | K | Note |
1 | 1mt | \ | \ | L’autobloccante ha tenuto senza scorrimenti sul cavo in acciaio. Si registra solo un piccolo logoramento di un lembo della fettuccia cucita. |