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Caratteristiche

  • Moderatamente difficile, attenzione all'attraversamento della Vedretta d'Ambiez che richiede una minima esperienza di progressione su ghiaccio/neve ed alle eventuali scariche che giungono dalla relativa Bocchetta.
  • 1.00 la parte attrezzata poi dipende dal percorso che si intraprende.
  • 200mt ca. il solo tratto attrezzzato.
  • -rifugi Agostini
    -rifugio Pedrotti
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Media valutazioni

Difficoltà tecniche 2.3
Esposizione 2.6
Varietà passaggi 2
Impegno fisico 2.4
Interesse paesaggistico 4.4
Numero votazioni 26
VALUTAZIONE FERRATA GOOGLE.MAPS

Via Ferrata L. BRENTARI

VIA delle BOCCHETTE

BY - VIEFERRATE.IT - Luglio 2005

La via ferrata "Brentari" la si associa generalmente all'intero percorso che collega il rifugio Agostini -2410mt- con il rifugio Pedrotti -2491mt- ma di tale percorso la via rappresenta solo una parte ben definita. Come spesso accade nella zona del Brenta il senso di percorrenza delle escursioni viene influenzato dal tour che si è deciso di intraprendere tuttavia la ferrata in questione è consigliabile percorrerla nella direzione della relazione ovvero con partenza proprio dal rifugio Agostini quest'ultimo raggiungibile principalmente dal rifugio XII Apostoli (ferrata Castiglioni), dalla Bocchetta d'Ambiez (sentiero Martinazzi-sentiero dell'Ideale) o dall'abitato di S.Lorenzo in Banale (sentiero n.325).

AVVICINAMENTO

Dal rifugio ci si dirige in salita in direzione della Vedretta d'Ambiez come indicato dalla vicinissima segnaletica , si procede su agevole sentiero e ci si avvicina,fiancheggiandole,alle pendici della maestosa parete di Cima d'Ambiez  dove troviamo le prime roccette assicurate  non ancora appartenenti alla ferrata Brentari così come non lo sono i prossimi tratti attrezzati che si incontrano costeggiando la parete   non prima però d'aver camminato ancora per alcuni minuti su comodo sentiero  ben marcato. La Vedretta ghiacciata si avvicina  presentandosi inizialmente ricoperta di pietre di scarico della Bocchetta con alcuni crepacci che nell'agosto 2005 non destano particolari problemi fermo restandone l'uso dei ramponi per facilitare la progressione sopratutto là dove la neve è ancora ghiacciata nelle prime ore della mattina. L'attacco della via ci obbliga ad attraversare la Vedretta portandoci sul suo lato destro  seguendo alcune bandierine rosse che indicano il tratto migliore per farlo a circa quota 2700mt abbandonando così la salita innevata che porterebbe alla Bocca d'Ambiez e dunque al sentiero dell'Ideale. Visto il fondo innevato che accompagna fino all'attacco della ferrata ed il poco posto disponibile per indossare tutto l'equipaggiamento necessario, è vivamente consigliabile indossare il tutto già al rifugio.

LA FERRATA

La ferrata Brentari inizia con una serie di 6-7 gradini metallici  a strapiombo sul nevaio,traversa poi in diagonale a sinistra con appoggi per i piedi abbastanza levigati  per ritornare nuovamente in salita esposta su gradini metallici  al termine dei quali sulla destra si trova la segnaletica dei sentieri . Un'occhiata alle indicazioni ed una alle nostre spalle dove il nevaio si sta allontanando ed è possibile vedere  le 2 tracce che portano rispettivamente a valle verso il rifugio Agostini ed a monte verso la Bocca d'Ambiez ("Ideale"). Risaliamo per una decina di metri ancora tramite staffe metalliche  in esposizione e sviluppo verticale fino ad una prima scala  che a metà piega in avanti a circa 45° obbligando a proseguire quasi a "gattoni" , si abbandonano ora le strutture metalliche e si avanza su roccette arrampicabili sempre comunque con cavo di sicurezza  suddivise in 2 tratti da una prima breve ma spaziosa cengia . Il secondo tratto di roccette porta ad una seconda cengia, più lunga,mentre l'escursionista non può non notare ciò che rimane della Torre Jandl  i cui resti crollati si fermarono a pochi metri dal rifugio Agostini. L'inizio di una scala segna la fine della cengia, si traversa a destra e ci si trova di fronte ad una serie di 3 scale agganciate tra loro per meglio seguire lo sviluppo della roccia  mentre le ultime roccette della Brentari  portano ad una una breve cengia di materiale un pò instabile e successivamente ad una scala da superare in salita. Arriva la classica ed immancabile cengia del Brenta, in corrispondenza della Bocca di Tosa - 2845mt, lunga e panoramica  diretta verso un'ultima scala da superare stavolta in discesa lasciando in basso dietro di noi il rifugio Agostini ; siamo ormai al termine della ferrata, il tempo di effettuare un'inversione di marcia lungo uno splendido "ferro di cavallo" roccioso e provare il brivido di camminare su un ponticello abbastanza disastrato . Ora la via attrezzata,come indicato anche dalla presenza della classica targa metallica arancione, è terminata e l'itinerario prosegue e raggiunge dopo pochi metri il suo punto alto in corrispondenza della Sella di Tosa -2860mt- con un eccezionale vista sulla catena degli Sfulmini ed in particolare il famoso Campanile Basso  motivo per cui è una zona ideale per una provvidenziale sosta .Nel caso l'obiettivo di questa escursione fosse il rifugio Pedrotti è necessario perdere inizialmente quota tramite roccette non attrezzate   in direzione della parete SE del bastione di cima Tosa e disegnare un arco verso destra su tracce di sentiero -n.304- all'interno della Vedretta della Tosa che specialmente nei mesi estivi risulta povera di neve raggiungendo così la meta in circa 1.15h.

Commenti   

+1 #7 Luca 2022-07-18 07:53
Percorsa il 17/07/2022...attrezzata molto bene con attrezzatura recente...l'attacco venendo dal rifugio Agostini o scendendo tramite il sentiero attrezzato dell'ideale prevede l'attraversamento della vedretta d'Ambiez. Al momento visto le scarse nevicate di quest'anno la vedretta si trova ricoperta di detriti in ghiaccio vivo durissimo....sono quindi d'obbligo i ramponi...non ramponcini...e l'attraversamento meglio farlo dalla parte bassa e salire verso l'attacco perché in alto la pendenza è notevole ed anche con ramponi si rischia di cadere nella parte crepacciata che se anche è profonda solo un metro e mezzo non è piacevole caderci dentro...ogni giorno gente con scarpe ginniche lo affronta puntualmente cadendoci dentro( visto ieri di persona).
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+1 #6 Luca Monterosso 2020-08-09 22:06
Percorsa il 08/2020: il tratto iniziale di avvicinamento è completamente sovrastato da una probabile frana, la quale ha cancellato ogni traccia del sentiero descritto. Ci si avvicina all'attacco facendosi strada tra le pietre su un terreno irregolare e piuttosto impervio (penso in seguito ad una recente frana appunto), ma percorribile senza problemi. Il tratto finale dell'avvicinamento anche in questo mese caldissimo è ricoperto di neve ghiacciata. Ramponi necessari per la progressione in questo tratto lungo circa 20 metri. Attualmente la ferrata inizia dal "tratto" n.5 (il ghiaccio ha coperto i tratti iniziali). Bella ferrata di media difficoltà. Forse il top sarebbe arrivare in cima Tosa per godere appieno della vista!
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-1 #5 Riccardo Mazzi 2015-01-23 00:00
Percorsa il 29/07/2013 - Bella ferrata che si svolge su terreno non difficile, ma comunque da non sottovalutare considerando la quota e le condizioni delle vedrette. Il ponte verso la fine (per chi parte dall'Agostini) è stato rimosso facendo passare il percorso più in alto su una piccola cengia esposta seppur breve.
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+2 #4 Stefano Melada 2015-01-23 00:00
Ho fatto la ferrata in discesa,dal Pedrotti all'Agostini.Meglio sarebbe al contrario per godersi meglio la salita dopo la bella Vedretta d'Ambiez.
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-2 #3 Marco Pastorelli 2015-01-23 00:00
Esegutita verso fine agosto arrivando dalla pedrotti.Consigliabile partire presto, fino alla sella di tosa molto soleggiato.Ferrata non particolarmente impegnativa,ma bella.Spettacolare qest'anno (2009) il nevaio della vedretta d'Ambiez,molto divertente e con ottima resa.Dal Pedrotti al rifugio Agostini con soste per imprago e foto un po' meno di 3 ore.
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+1 #2 Paolo De Gobbi 2015-01-23 00:00
Ottima ferrata vecchio stile,percorso logico e affascinante.Non difficile,veramente bella.
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+1 #1 Alessandro Montesani 2015-01-23 00:00
L'ho fatta in discesa,quindi con minor fatica.Il pezzo più affascinante rimane quello del nevaio. Divertente la ferrata.
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