Via Ferrata Livio Brentari Via delle Bocchette Agosto 2005
AVVICINAMENTO La via ferrata "Brentari" la si associa generalmente all'intero percorso che collega il rifugio Agostini (2410mt) con il rifugio Pedrotti (2491mt) ma di tale percorso la via rappresenta solo una parte ben definita.Come spesso accade nella zona del Brenta il senso di percorrenza delle escursioni viene influenzato dal tour che si è deciso di intraprendere tuttavia la ferrata in questione è consigliabile percorrerla nella direzione della relazione ovvero con partenza proprio dal rifugio Agostini quest'ultimo raggiungibile principalmente dal rifugio XII Apostoli (ferrata Castiglioni),dalla Bocchetta d'Ambiez (sentiero Martinazzi-sentiero dell'Ideale) o dall'abitato di S.Lorenzo in Banale (sentiero n.325).Dal rifugio ci si dirige in salita in direzione della Vedretta d'Ambiez come indicato dalla vicinissima segnaletica,si procede su agevole sentiero e ci si avvicina,fiancheggiandole,alle pendici della maestosa parete di cima d'Ambiez dove troviamo le prime roccette assicurate non ancora appartenenti alla ferrata Brentari così come non lo sono i prossimi tratti attrezzati che si incontrano costeggiando la parete non prima però d'aver camminato ancora per alcuni minuti su comodo sentiero ben marcato.La Vedretta ghiacciata si avvicina presentandosi inizialmente ricoperta di pietre di scarico della Bocchetta con alcuni crepacci che nell'agosto 2005 non destano particolari problemi fermo restandone l'uso dei ramponi per facilitare la progressione sopratutto là dove la neve è ancora ghiacciata nelle prime ore della mattina.L'attacco della via ci obbliga ad attraversare la Vedretta portandoci sul suo lato destro seguendo alcune bandierine rosse che indicano il tratto migliore per farlo a circa quota 2700mt abbandonando così la salita innevata che porterebbe alla Bocca d'Ambiez e dunque al sentiero dell'Ideale.Visto il fondo innevato che accompagna fino all'attacco della ferrata ed il poco posto disponibile per indossare tutto l'equipaggiamento necessario,è vivamente consigliabile indossare il tutto già al rifugio.
LA
FERRATA
La
ferrata Brentari inizia con una serie di 6-7 gradini metallici a strapiombo sul nevaio,traversa
poi in diagonale a sinistra con appoggi per i piedi abbastanza levigati per ritornare nuovamente in
salita esposta su gradini metallici al termine dei quali sulla destra si
trova la segnaletica dei sentieri.Un'occhiata alle indicazioni ed
una alle nostre spalle dove il nevaio si sta allontanando ed è
possibile vedere le 2 tracce che portano
rispettivamente a valle verso il rifugio Agostini ed a monte verso la Bocca d'Ambiez
("Ideale").Risaliamo per una decina di metri ancora tramite staffe
metalliche in esposizione e sviluppo
verticale fino ad una prima scala che a metà piega in avanti
a circa 45° obbligando a proseguire quasi a "gattoni",si abbandonano ora le strutture
metalliche e si avanza su roccette arrampicabili sempre comunque con cavo di
sicurezza suddivise in 2 tratti da una prima
breve
ma spaziosa cengia.Il secondo tratto di roccette
porta ad una seconda cengia,più lunga,mentre l'escursionista
non può non notare ciò che rimane della Torre Jandl i cui resti crollati si fermarono
a pochi metri dal rifugio Agostini.L'inizio di una scala segna la fine della
cengia,si traversa a destra e ci si trova di fronte ad una serie di 3 scale
agganciate tra loro per meglio seguire lo sviluppo della roccia mentre le ultime roccette della
Brentari portano ad una una breve cengia di materiale un pò instabile e successivamente ad una scala da superare
in salita.Arriva la classica ed immancabile
cengia del Brenta,in corrispondenza della Bocca
di Tosa (2845mt),lunga e panoramica diretta verso un'ultima scala da
superare stavolta in discesa lasciando in basso dietro di noi il rifugio
Agostini;siamo ormai al termine della ferrata,il tempo di
effettuare un'inversione di marcia lungo uno splendido "ferro di
cavallo" roccioso e provare il brivido di camminare
su un ponticello abbastanza disastrato.Ora la via attrezzata,come
indicato anche dalla presenza della classica targa metallica arancione,è
terminata e l'itinerario prosegue e raggiunge dopo pochi metri il suo punto alto
in corrispondenza della Sella di Tosa
(2860mt) con un eccezionale vista sulla catena
degli Sfulmini ed in particolare il famoso Campanile Basso motivo per cui è una zona ideale per una provvidenziale sosta.Nel caso l'obiettivo di questa
escursione fosse il rifugio Pedrotti è necessario perdere inizialmente quota
tramite roccette non attrezzate in direzione della parete SE
del bastione di cima Tosa e disegnare un arco verso destra su tracce di sentiero
(n.304)
all'interno
della Vedretta della Tosa che specialmente nei mesi estivi risulta povera di
neve raggiungendo
così la meta in circa 1.15h.
|