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Caratteristiche

  • Moderatamente difficile, necessario portare una torcia elettrica per ogni componente del gruppo!!. Facile il sentiero delle Forcelle.
  • - rifugio Locatelli - forcella Camosci 45'
    - forcella Camosci-cima Paterno
    20'
    - forcella Camosci - forcella Pian Cengia
    1.30h.
  • salita alla cima paterno 350m più 100m ca. di saliscendi lungo il percorso.
  • - rifugio Locatelli 
    - rifugio Pian di Cengia
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Media valutazioni

Difficoltà tecniche 2.2
Esposizione 2.3
Varietà passaggi 1.4
Impegno fisico 2.2
Interesse paesaggistico 5
Numero votazioni 208
VALUTAZIONE FERRATA GOOGLE.MAPS

Via Ferrata  INNERKOFLER - SENTIERO delle FORCELLE

MONTE PATERNO

BY - VIEFERRATE.IT - 2021

La Via ferrata De Luca Innerkofler unitamente al sentiero delle Forcelle al monte Paterno costituiscono un percorso attrezzato, forse uno dei più suggestivi dell'intero complesso dolomitico di Sesto, che attraverso un sistema di gallerie e trincee di guerra percorre gran parte del profilo a forma di pala del Paterno stesso. Varie le possibilità di percorrenza della via, in questa relazione viene descritto il percorso con partenza dal rifugio Locatelli -2405m- ed arrivo al rifugio Pian di Cengia -2528m.

PERCORSO STRADALE

Il punto di partenza che rende più completa l'escursione è il rifugio Locatelli il quale può essere raggiunto nel minor tempo partendo dal rifugio Auronzo mentre percorsi più lunghi ma più suggestivi si trovano salendo dalla Val Fiscalina o ancor più dal rifugio Tre Scarperi in Val Campo di Dentro. In questa relazione si descrive il più breve ovvero dal rifugio Auronzo. Dal lago di Misurina, raggiungibile percorrendo la strada SP49 che collega Dobbiaco-Bz a Cortina d'Ampezzo-Bl attraverso il passo Tre Croci, si risale la strada panoramica -7km- a pagamento (estate 2021 30euro per auto) fino al rifugio Auronzo.

AVVICINAMENTO

Dal rifugio Auronzo si raggiunge a piedi  tramite comoda e frequentatissima stradina sterrata il rifugio Lavaredo -30'- e da qui, attraverso la Forcella Lavaredo -2457m- ed aggirando in parte le Tre Cime si percorre il ghiaione del monte Paterno in direzione del rifugio Locatelli (45' - 2405m) ove è chiara l'indicazione per iniziare la risalita del Paterno. Si inizia l'avvicinamento  al sistema di gallerie - sentiero Innerkofler, che in questo senso di marcia si percorrono in salita, in direzione della cresta nord del Paterno  passando nei pressi del pinnacolo roccioso denominato Salsiccia di Francoforte  (Frankfurter Wurstl). Il breve e suggestivo sentiero  sale in direzione della prima galleria, in un ambiente strepitoso , galleria che rapidamente si attraversa  ed all'uscita dalla quale, alle nostre spalle, si può apprezzare il breve tragitto appena percorso . All'interno alcuni fori laterali che contribuiscono alla luce di penetrare nello stesso tempo offrono scorci molto suggestivi dell'ambiente esterno . Dopo una breve cengia artificiale , si raggiunge l'ingresso  della la cosiddetta "galleria del Paterno", completamente oscura (torcia), più alta della precedente e nella prima parte abbastanza ripida -gradoni- e sempre attrezzata con cavo scorrimano. La galleria è lunga circa 300mt ed all'interno la temperatura è piuttosto bassa anche nelle calde giornate estive per la presenza di corrente d'aria piuttosto fresca. Dopo circa 15' di cammino su affannosi gradoni si giunge al termine del tratto percorribile recuperato e sulla sinistra si trova uno slargo  con chiara indicazione per l'uscita. Ritornati all'aperto  ci si trova di fronte:

1- il cavo metallico scende a sinistra per una ventina di metri nel ghiaione sottostante  offrendo la duplice possibilità di interrompere od iniziare quà la Via ferrata verso la forcella del Camoscio evitando eventualmente di percorrere la galleria dalla quale siamo appena fuoriusciti. In discesa , il cavo, porta rapidamente al sentiero sottostante  che collega il rifugio Locatelli alla forcella Pian di Cengia a pochi minuti poi dall'omonimo rifugio.

2- in rapida salita a destra in direzione della forcella del Camoscio per iniziare proseguire la salita alla vetta del Paterno che risulterà poi NON essere obbligatoria.

Proseguendo quindi a destra inizia un tratto verticale ma comunque sempre abbondantemente appigliato   dopodichè facili roccette che portano a guadagnare rapidamente quota   portandosi così a ridosso della parete che conduce alla Forcella . Si entra in un canalino detritico    non attrezzato anche se il cavo metallico ritorna dopo pochi metri  e dalla parete "si stacca" per deviare a sinistra sul filo di cresta dello spallone roccioso   di contenimento del canalino stesso raggiungendo così un secondo bivio che contrariamente al precedente porta sempre allo stesso punto ovvero la Forcella del Camoscio ma che funge da "spartitraffico" nelle frequenti giornate affollate pur non essendoci una segnaletica di invito al senso di percorrenza come invece si troverà verso la vetta. A destra il vecchio percorso comunque ben attrezzato con cavo e staffe più recenti risale inizialmente un facile tratto però con parecchio materiale instabile  poi un salto verticale che richiede attenzione e "tirare" maggiormente sul cavo   (presenza di alcune staffe metalliche) ed infine alcuni metri su fondo nuovamente un pò detritico  segnano ormai l'arrivo alla Forcella  . Ritornando invece per un attimo all'ultimo bivio incontrato è possibile giungere poi quà percorrendo a sinistra, a pochi metri di distanza, la crestina parallela   che anch'essa porta rapidamente alla Forcella

Alla forcella tre le alternative di prosecuzione della via:
 
1- a destra inizio della via ferrata per la vetta.
2- scendere nel versante opposto della Forcella stessa lungo il canalino detritico  in direzione della forcella Passaporto dalla quale in circa 30' di percorso attrezzato ed una breve galleria si raggiunge forcella Lavaredo. Percorso sconsigliato in quanto il canalino in pessime condizioni, meglio sarebbe risalire eventualmente questo tratto.
3- a sinistra lungo il sentiero attrezzato delle Forcelle .

LA FERRATA

Nel caso specifico si prosegue a destra per la cima con difficoltà mediamente piuttosto contenute ed eventualmente il peso in eccesso alla forcella visto che si ritorna da qua. Ci si porta quindi a destra sotto la parete dove da subito parte il cavo in leggera traversata in diagonale  praticamente una cengia gradinata  arrivando rapidamente al bivio presso il quale l'indicazione invita la salita a destra (senso antiorario) , si entra in un canalino roccioso , si aggira un esposto spigolo  e si guadagna una comoda cengia facendo attenzione a non smuovere il materiale instabile  presente anche se questa considerazione vale per tutta la salita alla vetta. Si prosegue su cengia, ora più pulita , e si prosegue seguendo alcuni ometti e le varie evidenti tracce createsi nel materiale detritico   puntando ad un passaggino non attrezzato ma senza rilevanti difficoltà   e da qui con alcuni zig-zag sul terrazzone detrico sommitale  si giunge in vetta  - 2744m - dopo circa 20' aver lasciato la Forcella. Grandioso il panorama a 360° ma naturalmente fra  i vari gruppi dolomitici spiccano loro, le Tre Cime di Lavaredo .

DISCESA

Si ripercorre a ritroso il pendìo sommitale facendo attenzione al bivio  presso il quale il cavo, entrando in uno stretto canalino , aggira sulla destra il tratto iniziale percorso. Si ridiscende quindi con attenzione il canalino , si percorre una comoda cengia sempre assicurati al cavo  e passando per il bivio iniziale si ripercorre ora naturalmente in discesa il traverso iniziale  che porta nuovamente alla Forcella del Camoscio.

RITORNO

Ora dalla forcella, volendo proseguire l'escursione, si può scegliere tra le soluzioni 2-3,in particolare la soluzione 3 comporta un percorso più completo ma molto più lungo ed è per quest'ultimo che si è optato. Ripreso eventualmente il materiale in eccesso lasciato prima dell'ascesa alla vetta si lascia la forcella e si inizia una lunga cengia  , attrezzata solo nei passaggi più esposti, lungo la quale si incontrano fin dall'inizio molte testimonianze della guerra  . La traversata prosegue alternando continuamente suggestivi passaggi su roccette, in cengia, su passerelle in legno in un ambiente strepitoso            fino ad una breve discesa  che porta alla Forcella dei Laghi -2550m- con vista appunto sui laghetti del Vallone versante rifugio Locatelli . Quest'ultima Forcella coincide con la salita sulla cresta dei Camosci che attraversa in parte uno sperone roccioso ricco di residui architettonici militari . Si svalica da questo costone, nel versante opposto, discendendo un sentiero che può indurre a togliere l'imbrago cosa che non è da fare in quanto bisogna affrontare anche un breve tratto attrezzato prima che possa essere considerato come terminato il Sentiero delle Forcelle infatti ci si cala all'interno di un ultima forcellina attraverso una scaletta  e qualche metro di cavetto  per risalire immediatamente sulla parete opposta superando alcuni facili gradoni attrezzati anche con vecchi fittoni   ed eccoci nell'ampio vallone del Pian di Cengia dove è possibile ora togliere l'imbrago e relativo kit ferrata lasciandoci alle spalle le ultime propaggini del monte Paterno Ora inizia un lungo sentiero che taglia a mezzacosta un ampio ghiaione al termine del quale, un centinaio di metri prima che inizino alcuni affannosi tornanti in salita se non altro perchè le ore di cammino iniziano a farsi sentire, è possibile, in caso di necessità, abbandonare la via scendendo a destra attraverso una traccia   vagamente segnalata su un masso ma che con gli anni si è fatta più marcata che rapidamente cala in un ghiaione in direzione del sentiero sottostante con meta il rifugio Lavaredo da qui rapidamente al rifugio Auronzo. Evitando la scorciatoia e proseguendo invece, per completezza, il sentiero si salgono alcuni tornanti e ci si porta su comoda stradina militare   che attraverso la forcella di Cengia è possibile raggiungere il vicino rifugio Pian di Cengia  o in alternativa scendere in circa 50' a sinistra per il rifugio Locatelli  completando così il tour.

CONSIDERAZIONI

Come già specificato nella relazione la galleria è evitabile raggiungendo la Forcella del Camoscio direttamente da Forcella Lavaredo (vicino all'omonimo rifugio) oppure da una deviazione in parte attrezzata del sentiero che collega il rifugio Locatelli alla Forcella Pian di Cengia. In generale questo è un percorso particolarmente affollato quindi valutare bene orari e periodo di accesso. 

Commenti   

+3 #65 Roberto Ungaretti 2021-08-23 12:06
Percrosa il 07/2021 partenza dal rifugio Auronzo dove lasciare l’ auto (meglio arrivare presto per i pochi posti disponibili) dopo aver pagato 30,00€ di strada a pedaggio e arrivo alla forcella Lavaredo, noi l’ abbiamo fatta in direzione Locatelli incrociando le persone sul sentiero ( occhio) abbiamo fatto le gallerie in discesa e siamo arrivati al Locatelli, per la cima del Paterno fare attenzione al bivio su canale detritico brutto e non segnato. Panorama al top
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+1 #64 Elena Bottaro 2021-08-13 15:29
Percorsa 13/08/2021 con mio padre e un amico. Ribadisco l'importanza di partire molto presto per via del luogo particolarmente frequentato (abbiamo fatto coda al casello alle 8.30 di mattina). Si consiglia, superata Forcella Lavaredo di portarsi in quota attraverso il sentiero che taglia il ghiaione e corre parallelo alla mulattiera che porta al Locatelli. La ferrata è molto gradinata, pochi sono i tratti verticali e comunque forniti di numerosi appigli naturali e cambre. Potreste trovare "traffico" in senso opposto. Per la discesa abbiamo optato per la via breve attraverso forcella Passaporto, si attraversa prima un canalone gradinato per poi raggiungere una serie di forcelle esposte ma sufficientemente larghe per camminare in tranquillità. Il percorso di discesa è quasi interamente attrezzato e non abbiamo trovato particolari difficoltà. L'ultima galleria è davvero molto bassa e stretta, di certo non andata ai claustrofobici! Impegno fisico medio, paesaggio mozzafiato!
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+2 #63 Erika 2021-08-02 12:16
Percorsa il 24/07/2021, consiglio la partenza al mattino presto per evitare gli accumuli di nubi che spesso si formano nel primo pomeriggio e godere così appieno del paesaggio che è a dir poco spettacolare. Prestare attenzione alle indicazioni per la salita e discesa alla cima del Paterno da forcella Camoscio (salita a destra, discesa a sinistra). La discesa dalla forcella Camoscio per completare il giro è su ghiaino abbastanza insidioso, forse il sentiero è stato un po' rovinato dalle nevicate di quest'anno. Attenzione agli omini e mantenere il passo assolutamente fermo in discesa fino ad arrivare alla cengia.
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-3 #62 Federico 2018-08-30 09:15
Percorsa il 29/08/2018. Fatta dopo aver conquistato la torre di Toblin, merita assolutamente e la seconda parte (dopo la forcella) dà anche più soddisfazione tecnica della Toblin. Attenzione però a due cose: memorizzare, quando la ferrata finisce, la parte di salita alla croce in modo da riprendere esattamente il percorso in discesa e fare attenzione al "senso unico" riscendendo alla forcella. Noi siamo saliti dal Locatelli (una pila necessaria) e al Locatelli siamo ridiscesi nonostante l'impiccio di trovare chi sale. Non ci siamo proprio fidati a scendere alla forcella Passaporto (vedi punto 2 nella descrizione), la partenza dalla forcella Camosci non dà proprio nessuna sicurezza! Meglio tornare al Locatelli in serenità e gustarsi una birra, finalmente alle 17 con poca gente, guardando le 3 cime! Ah, per chi sale in auto al rif. Aurono il costo è di 30 euro per il parcheggio!
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+1 #61 Giuseppe Solazzi 2018-08-21 13:24
Percorsa il 17/08/2018. Partenza dal rifugio Auronzo ore 9,00 - arrivo ingresso 1^ galleria nei pressi del rifugio Locatelli ore 10,30. Gallerie e ferrata fino alla cima del Paterno con ritorno dal Canalino, dalla forcella Passaporto ed arrivo al colle Lavaredo ore 13,30. Arrivo al Rifugio Auronzo ore 14,15
Ferrata non semplice soprattutto per il ritorno in quanto alcuni tratti non sono attrezzati e, mentre in salita sono accessibili, nel ritorno appaiono più complicati. Visto gente in difficoltà. Sarebbe molto utile mettere qualche metro di cavo in più. Il ritorno dalla cima é da fare con attenzione perché presenta molti tratti non attrezzati e con il ghiaietto é facile scivolare. Il canalino é delicato nel primo tratto (per i più timorosi, consigliato avere una corda per legarli in sicurezza). Il ritorno passando dalla forcella Passaporto é spettacolare con vista sulle 3 Cime eccezionale. Non consigliabile a chi é alle prime armi se non accompagnato da persona esperta.
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+1 #60 Roberto 2018-08-18 08:34
Percorsa il 17/08/2018 Ciao a tutti,
Il canalino dietritico (2” opzione) in direzione rifugio 3 cime è in ottime condizioni. Credo sia stato riallestito, sono ancora visibili i vecchi fissaggi, ma è tutto percorribile!
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+2 #59 Alessandro Persiani 2018-07-09 09:35
Percorsa il 07/2018 Ferrata di assoluto interesse paesaggistico, parte al termine delle gallerie della Grande Guerra, sale fino alla Forcella dei Camosci e sale sul Paterno. Il primo tratto è abbastanza semplice, l'unica noia potrebbe essere la neve ma c'è una corda doppia per potersi tirare in caso di cavo coperto. Dalla forcella la ferrata diventa più seria ma mai pericolosa, bisogna tirarsi su di braccia e prima della vetta ci sono dei tratti in arrampicata in cui forse un cavo metallico non avrebbe guastato. Al ritorno dalla vetta bisogna tenere la destra e prendere il segmento di cavo che scende rapidamente e reincrocia il punto di salita. Tornati alla forcella dei Camosci si può procedere lungo il Sentiero delle Forcelle (lungo e non scontato ma merita molto) oppure ripercorrere la ferrata al contrario alternandosi con le persone che salgono. Una ferrata globalmente semplice che porta in uno dei panorami più famosi d'Italia, ideale anche per chi è alla prima volta ed è allenato.
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+7 #58 Gabriele 2017-09-26 22:12
Percorsa il 07/09/2017 con i mia figlia di 8 e mio figlio di 10 anni. Bellissima e molto divertente l'ascesa dal Locatelli fino alla forcella dei camosci, da lì una ventina di metri di ferrata con un tratto esposto (ma in assoluta sicurezza) e si arriva ad una cengia che ti porta senza fatica e senza pericolo alla cima del Paterno.Il ritorno permette una piccola deviazione che evita di percorrere a ritroso il tratto iniziale esposto. Ci siamo diretti poi verso la forcella Passaporto, si percorre una cengia che per un tratto (subito dopo il primo ponticello di legno) per una decina di metri e' molto esposta e pericolosa (ho dovuto legare i bambini con una cima perche' non mi fidavo) mettere una catena o un cavo sarebbe stato un gesto intelligente, dopo questo imprevisto non segnalo alcuna difficolta', si percorre serenamente sempre in cengia (nei tratti esposti questa volta attrezzata) con alcuni passaggi divertenti e mai impegnativi si arriva al colle del rifugio Lavaredo.
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+3 #57 Lorenzo 2017-09-19 11:22
Percorsa il 05/09/2017 Bellissima ferrata di media difficoltà percorsa insieme a mio figlio di 12 anni seguendo le ottime indicazioni del vostro sito. Dalla forcella dei camosci non siamo saliti in vetta (100 metri circa sopra) perchè c'era nebbia, piovigginava e le rocce, già di per se consumate per la grande affluenza di persone, risultavano essere ancor più scivolose.
Come scritto da altri consiglio di esserci prestissimo perchè è una ferrata molto frequentata ma che merita di essere visitata per i bellissimi scorci e per la testimonianza storica che offre.
Considerate che dal Rifugio Auronzo dove si parcheggia l'auto all'inizio della ferrata più o meno c'è da fare una quarantina di minuti a piedi circa prevalentemente sul piano. Più impegnativo il percorso di ritorno che riporta al Rifugio Lavaredo e poi a quello Auronzo.
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+4 #56 Lorenzo 2017-09-05 17:24
Percorsa il 09/2017 Spettacolare escursione. Dalla forcella del camoscio non siamo saliti in vetta perche pioveva a tratti e la roccia era abbastanza scivolosa e perche c era nebbia e quindi non si sarebbe visto il panorama. Ferrata mediamente difficile che consiglio di fare alle primissime ore della mattina perche molto frequentata. Inutile dire dell obbligatorieta del set da ferrata
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