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Caratteristiche
- Difficile.
- Da 4.30 a 5.00h di cui 1.00h la sola ferrata.
- Salita in totale 850m ed altrettanti in discesa.
- rifugio San Nicolò
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Media valutazioni
Difficoltà tecniche | 3 |
Esposizione | 3.3 |
Varietà passaggi | 2.8 |
Impegno fisico | 3.2 |
Interesse paesaggistico | 4.1 |
Numero votazioni | 84 |
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VALUTAZIONE FERRATA GOOGLE.MAPSVia Ferrata KAISERJAGER
COL OMBERT
segnalata da DANIELE ROSSINI
PERCORSO STRADALE
Dal centro di Pozza di Fassa,si prende il bivio a destra, che porta a risalire la val S.Nicolò. La strada è stretta, ma asfaltata, e in circa mezz'ora porta a Baita Ciampiè (1826m-bar/ristorante), ma volendo si può proseguire per altri 500m, su sterrato molto accidentato, e, raggiunto un monumento commemorativo, si parcheggia nello slargo.
AVVICINAMENTO
Da li, seguendo il segnavia n.608, si risale la valle, e man mano che ci si avvicina alla testa, il sentiero si fa più ripido, ma in 1.00h porta al rifugio S.Nicolò (2340m), ed in altri 20' all'attacco della via, posto di fianco ad una caverna, visibile anche dal rifugio.
LA FERRATA
Si attacca con un breve, ma faticoso camino , quindi un traverso a sinistra, porta ad una parete verticale, che termina con una bella e impegnativa pancia , superata la quale,il percorso diventa più arrampicabile. Una serie di paretine e colatoi, da superare in facile e divertente arrampicata, essendo la roccia appoggiata e ben gradinata. Si superano una serie di placche ripide, ma sempre arrampicabili, che adducono a tratti di crestine facili . Ci si avvicina alla parte finale, dove alcune placche lisce ed esposte , portano alla base di un'esposto traverso , quindi su di una facile, ma esposta cengia , che superata, porta sotto uno spigolo ,dove gli appigli sono pochi, e l'espozione è massima. Un'ultima parete verticale, porta su di un terrazzo , dove il cavo finisce. Qui, seguendo un'esile traccia, si risale un franoso tratto, che in breve conduce alla cima del Col Ombert (2670m - croce e libro di via), dopo 1.00h (2.20h) dall'attacco.
DISCESA
Per la discesa, si segue la traccia che parte proprio di fronte alla croce, che per ripido sentiero, porta ad aggirare la parete W del Col Ombert. Qui si può scegliere se scendere tutto il vallone, quindi risalire per facili prati sino al rifugio S.Nicolò,oppure tagliare a sinistra per il ghiaione, (ben visibile la traccia), che più faticosamente, ma in poco più di 1.00h (3.30h), ci porta di nuovo al rifugio, dove riprendendo il n.608, in 1.00h (4.30h) si arriva al parcheggio lasciato al mattino.
Commenti
Alternativa alle descrizioni di cui sopra è prendere i due rami di funivia fino a Giumela (sola andata), poi fare il sentiero Pederiva sulle creste fino al rif. San Nicolò. Dopo la ferrata scendere al Contrin e tornare alla partenza lungo l'omonima valle (6h circa in totale).
Veniamo alla ferrata, che confermo essere impegnativa soprattutto per alcuni passaggi che vanno superati a forza di braccia.
In cima, panorama splendido a 360 gradi. Manca sempre il libro di vetta, c'è la scatola di metallo, ma vuota.
Buone salite a tutti!
L’ho trovata più impegnativa di quanto mi aspettassi.
Panorama dalla cima stupendo (manca il libro di vetta!), attenzione a non perdere la traccia di sentiero al ritorno.
Credo molto più gratificante un percorso ad anello attorno alla montagna, con eventuale salita in vetta lungo la via normale (sentiero).
ferrata non banale a causa di 3 passaggi dove la forza e l'uso dei piedi è fondamentale quindi sconsigliata a chi non arrampica o a chi non ha un buon stato fisico. Per il resto è ben protetta e roccia molto buona. Ferrata molto aerea. Di grande interesse storico, paesaggi mozzafiato. Consigliata a chi ama un ambiente solitario. STUPENDA
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