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Caratteristiche
- Difficile.
- - salita 1.50h
- discesa 45' - complessivamente in salita 270m ca.
- abitato di Pontresina
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Media valutazioni
Difficoltà tecniche | 3.5 |
Esposizione | 3.5 |
Varietà passaggi | 3.2 |
Impegno fisico | 3.2 |
Interesse paesaggistico | 3.8 |
Numero votazioni | 36 |
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VALUTAZIONE FERRATA GOOGLE.MAPSVia Ferrata " La RESGIA"
MAERINS
segnalata da MANCARELLA DONATO - 2009
Si tratta di una via ferrata inaugurata recentemente in alta Engadina, nel cantone dei Grigioni-CH. Si trova sul lato destro orografico della Val Bernina, in prossimità della cascata Languard.
PERCORSO STRADALE
Raggiungere St.Moritz e seguire le indicazioni per Pontresina. Superare il paese e continuare per alcune centinaia di metri sulla strada principale fino ad incontrare sulla destra il parcheggio comunale Seiler . Qui è possibile lasciare l'auto (a pagamento).
AVVICINAMENTO
Puntare a sinistra della cascata dove si incontra subito un sentierino con cartello informativo . Passare sotto il traliccio dell'alta tensione e continuare a seguire il ripido sentiero (segnavia bianchi-azzurri) che in 10/15 minuti porta all'attacco della via ferrata .
LA FERRATA
La ferrata si sviluppa per 480m lungo le placche compatte alla destra orografica della cascata. Si inizia a salire per alcuni gradini metallici e si raggiunge una strana scaletta metallica a forma di V . Si continua verso sinistra lungo un traverso umido e scivoloso . Questo tratto iniziale si può evitare prendendo il sentiero a sinistra dell'attacco . Si riprende a salire abbastanza verticalmente seguendo il cavo per roccia a tratti frastagliata fino a raggiungere una corta scala in metallo ma nettamente strapiombante . Ora il tracciato si fa più verticale , si rimontano quindi le ripide placche sbucando su una cengia verso destra . Qui si deve affrontare un breve ma vertiginoso ponte tibetano e subito dopo il tratto chiave della via ferrata. Questo è rappresentato da un faticoso spigolo in forte esposizione e piuttosto strapiombante, alto una quindicina di metri che si supera inizialmente sul lato destro, dopo alcuni metri si gira sul lato sinistro per uscire infine sulla parte destra. Vinto questo tratto tutt'altro che banale si prosegue la salita, con un percorso più semplice,per arrivare ad un lungo traverso umido verso destra , il quale termina in un anfratto dove sono presenti una cassetta per le donazioni destinate alla manutenzione della ferrata, un contenitore con dentro dei bollettini postali prestampati - per donazioni successive- e il libro delle firme . Per proseguire è necessario ora risalire una curiosa rete metallica, detta la "ragnatela", alta circa 7-8m . Una breve cengia esposta conduce verso una bella placca appoggiata, piuttosto umida, alta 20-25m da superare con l'ausilio di numerosi, ma necessari, gradini metallici . Si è ormai prossimi al termine della via ferrata, è necessario però risalire ancora alcune paretine, talvolta strapiombanti, intervallate da tratti di sentiero, prima di raggiungere il pianoro sommitale .
DISCESA
Imboccare subito il sentiero a sinistra (Ròntgenweg) e in circa 45 minuti di piacevole camminata in un bosco di larici e pini cembri si ritorna all'auto. Consiglio però, prima di scendere, di proseguire verso nord-est entrando così in un bellissimo vallone verde , dove è anche possibile raggiungere in 20 minuti il rifugio.
CONSIDERAZIONI
L'ambiente è davvero maestoso, con un panorama unico sul massiccio del Bernina e scorci stupendi sul Piz Palù. Benchè la via ferrata sia attrezzata complessivamente bene, si segnala la presenza di tratti dove il cavo è inspiegabilmente molle e la distanza tra gli infissi talvolta sembra eccessiva. Inoltre, appare discutibile la presenza di numerosi gradini scavati nella roccia. E' necessario affrontare questo percorso ben allenati e muniti di equipaggiamento canonico per le vie ferrate.
Commenti
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