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Caratteristiche
- Via ferrata moderatamente difficile,ma l'intera escursione risulta essere molto lunga e spesso solitaria.
- - complessivamente 7.00-8.00h.
- via ferrata 1.00h. - - dalla località Reane: 1470mt
- da Padola: 1300mt
- la sola ferrata 110mt - bivacco Gera
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Media valutazioni
Difficoltà tecniche | \ |
Esposizione | \ |
Varietà passaggi | \ |
Impegno fisico | \ |
Interesse paesaggistico | \ |
Numero votazioni | 24 |
Links
VALUTAZIONE FERRATA GOOGLE.MAPSVia Ferrata MAZZETTA
Passo di TACCO
segnalata da ENRICO FONTANELLA - 2012
Breve ferrata dedicata alla scomparsa guida auronzana Francesco Corte Col. "Mazzetta". Il sentiero attrezzato fa parte di una grandiosa e faticosa escursione in ambiente selvaggio e isolato appartenente al meraviglioso gruppo del Popera.
PERCORSO STRADALE
- Salendo da Auronzo-Bl: giungere ad Auronzo zona Reane (di fronte agli impianti di risalita) parcheggiando nella piazza Regina Pacis e a piedi risalire la strada asfaltata Via Ambata fino al suo termine dove inizia il sentiero n. 123.
- Salendo da Padola-Bl: dalla piazza centrale passare a destra della chiesa e proseguire per Via Rodolfo Martini passando di fronte agli impianti di risalita. Lasciando la macchina lungo la strada proseguire a piedi fino a raggiungere l'inizio del sentiero n.151 nei pressi del lago di Campo.
AVVICINAMENTO
Come già sottolineato La ferrata può essere raggiunta sia salendo da Auronzo (loc. Reane-870mt) per la Val de Ambata sentiero n.123, sia da Padola (1200mt) con diverse opzioni,ma qui si suggerisce al fine di eseguire un percorso ad anello, di partire da Padola centro seguendo il segnavia n.151 e poi il n.126 per forcella Ambata nel periodo estivo è possibile anche accorciare l'avvicinamento utilizzando la seggiovia che porta al rifugio Col di Tenda presso la Rocca di Campo). In entrambi i casi,escludendo l'opzione seggiovia,si tratta di avvicinamenti lunghi e faticosi con oltre 1300 metri di dislivello in salita. La salita per la selvaggia Val De Ambata prevede un lungo sentiero in ambiente vario (bosco, torrente, prati) a volte poco evidente, ma sempre segnalato (ometti e bolli rossi), che impone qualche breve passaggio di arrampicata in particolare in corrispondenza di un grosso masso incastrato in una gola (3.30-4.00h). L'accesso da Padola presenta un dislivello inferiore, ma impone l'attraversamento della franosa e insidiosa forcella di Ambata 2413mt (4.00h). Per giungere alla forcella è necessario prima risalire in arrampicata un tratto su buona roccia poi, la parte più impegnativa, un canalino con rocce friabili e molto instabili.
LA FERRATA
Raggiunto il bivacco Gera a 2240mt puntando a sud verso le pendici della Croda di Tacco si raggiunge l'attacco della ferrata dopo aver percorso una breve cengia in alcuni punti stretta ed esposta. Le attrezzature risultano in ottimo stato (agosto 2010). Dopo i primi pochi metri verticali la ferrata alterna tratti attrezzati e non su ripidi prati fino a raggiungere un tratto in discesa su terreno instabile e franoso , ma mai esposto. Successivamente si risale in verticale con comode prese a appoggi per i piedi , si susseguono altri tratti attrezzati non particolarmente impegnativi . La salita termina al Passo di Tacco a m. 2347 poco più di un'ora dall'attacco: una minuscola forcella con un parapetto naturale di roccia rivolto verso Padola . La ferrata prosegue poi in discesa nel versante di Padola per poche decine di metri .
DISCESA
Il sentiero n.152 riporta rapidamente a Padola passando per casera Ajarnola.
CONSIDERAZIONI
L'escursione è da considerarsi nel suo complesso difficile per la lunghezza, i dislivelli e perchè si svolge in una zona isolata e poco frequentata anche in piena stagione.
Nel caso si opti di salire dal versante di Auronzo, per non dover ripercorrere il medesimo percorso a ritroso, si consiglia di organizzarsi con 2 veicoli di cui uno parcheggiato ad Auronzo ed uno a Padola od in alternativa al p.sso Sant Antonio avendo cura di deviare per il sentiero n. 164 nei pressi della Casera Ajarnola.
Commenti
L'ultimo tratto prima di f.lla Ambata è stato attrezzato nel 2017. Ad oggi le attrezzature si trovano in ottimo stato ad eccezione degli ultimi metri prima del valico, dove sono venute meno e occorre percorrere una specia di crestone che conduce alla forcella con pochi passi elementari ma un po' vertiginosi.
Percorso bellissimo, mai difficile (un solo passaggio appena prima dell'ultima risalita alla forc. di Tacco è un po' complicato ed esposto) e del tutto solitario: in tutto il giorno non abbiamo incontrato nessumo nonostante il periodo di generale affollamento. Decisamente consigliabile a chiunque abbia un buon allenamento, soprattuto nei periodi in cui gli itinerari più blasonati sono praticamente impercorribili.
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