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Caratteristiche
- Facile,notevole interesse storico.
- complessivamente 4-5.00h.
- 450mt ca. di cui il tratto attrezzato 100mt.
- rifugio Toni Giuriolo al Passo Campogrosso
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Media valutazioni
Difficoltà tecniche | 1 |
Esposizione | 2 |
Varietà passaggi | 2.5 |
Impegno fisico | 1.5 |
Interesse paesaggistico | 3 |
Numero votazioni | 12 |
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VALUTAZIONE DELLA FERRATA GOOGLE.MAPSSentiero Attrezzato al MONTE CORNETTO
MONTE CORNETTO
segnalato da ALESSIO MAVAN
PERCORSO STRADALE
Giunti a Recoaro Terme si supera il centro cittadino e si prosegue a destra la strada che,attraversando il paese di Merendaore,sale al Passo di Campogrosso-1462mt- dove si trova il rifugio Toni Giuriolo.
AVVICINAMENTO
Dal Passo parte il sentiero n.170,che ci accompagna nel primo tratto del nostro cammino. Il sentiero costeggia il lato ovest del monte Boffelan dirigendosi verso nord in direzione della malga omonima. Nel primo tratto il percorso è molto turistico ,con un leggero saliscendi che invita comitive di famiglie e amici a passare una piacevole domenica in mezzo alla natura .Giunti in prossimità della malga il sentiero inizia ad inerpicarsi facendoci intuire che il tempo della scampagnata sta finendo. Dopo aver preso un pò di quota ci troviamo di fronte al bivio con il n.176 ,il sentiero che ci deve condurre al Passo degli Onari attraverso una serie di gallerie e tratti attrezzati. Dopo pochi minuti ci troviamo di fronte alla prima galleria ,iniziamo ad attrezzarci con le torce elettriche e procediamo,piccola e stretta molto diversa da quelle che si possono trovare sulla più famosa strada delle gallerie del monte Pasubio,subito a seguire la seconda,il sentiero si inerpica con pendenze non proibitive,anche se il fondo risulta molto friabile e in alcuni tratti franoso ,come franose sono le gallerie che a nostro giudizio richiederebbero una maggior cura,finalmente ci troviamo di fronte al primo tratto attrezzato.
LA FERRATA
Brevissimo e non difficile anche se il fondo umido consiglia cautela,avanziamo ammirando la vallata sottostante che ci regala di tanto in tanto scorci panoramici veramente suggestivi mentre il susseguirsi delle gallerie alleggerisce di molto la fatica della salita e quasi senza accorgerci arriviamo al passo degli Onari al bivio con il sentiero n.149.Prendiamo in direzione nord verso la forcella del Cornetto; l’umidità e l’afa iniziano a farsi sentire, come iniziano a far capolino le prime nubi che salgono dal fondo valle; mentre saliamo la visibilità diminuisce e ci impedisce parte della panoramica sul versante orientale del Cornetto. Arriviamo alla forcella-1825m-,dove incrociamo il sentiero n.175,qui scopriamo la parte più “impegnativa” della via attrezzata, proprio in direzione della cima del monte Cornetto: una costone roccioso da superare con l’aiuto di due catene metalliche,il tratto è però molto breve e si supera senza eccessivo impegno se non con la dovuta e sempre consigliata cautela; superato il breve tratto attrezzato si prosegue su un sentiero che si inerpica con buona pendenza verso la meta e in 10 minuti si giunge al bivio che precede l’ultima rampa che conduce alla cima,pochi metri ed è fatta,la croce è li di fronte a noi,fantastico,dalla cima -1899mt- si può godere di un panorama a 360° come poche montagne cosi facilmente accessibili possono offrire,peccato solo per la nebbia che ci toglie il piacere di poter ammirare gran parte della vallata ad est del monte Cornetto… la pausa pranzo di fronte ad un simile spettacolo è d’obbligo!.
DISCESA
A malincuore si riprende la via del ritorno,ripercorriamo i nostri passi fino al Passo degli Onari, dove proseguiamo lungo il sentiero n.149. Il percorso è un susseguirsi di saliscendi,tocchiamo prima Passo del Boffelan-1660mt- e poi la forcella omonima-1738mt-,attraversando alcune gallerie, curiosando in alcune postazioni della prima guerra mondiale e superando un paio di brevissimi tratti attrezzati . Dalla forcella inizia il tratto in discesa che conduce al rifugio Campogrosso,che noi abbiamo variato percorrendo un vecchio e franoso sentiero lungo un canalone che,con un notevole dislivello,conduce direttamente sulla strada del Re che porta al rifugio.
CONSIDERAZIONI
Il giudizio finale dell’escursione è buono; chi si aspetta un certo numero di sentieri attrezzati può rimanere deluso,perché in realtà di attrezzato c’è davvero pochissimo; chi vuole godere di panorami suggestivi e di un percorso vario e caratteristico può trascorrere una piacevole giornata (senza contare che i brevi tratti attrezzati sono una facile palestra per chi vuole iniziare ad impratichirsi con corde e moschettoni).
Commenti
Al passo del Baffelàn se si scende a SX per il Boale del Baffelàn (via più breve per tornare alla strada del RE vicino a ponte AVIS)... si incontreranno alcuni salti di roccia ed una catena che aiuta a calarsi per una decina di metri da muro di contenimento, passaggi non difficili ma non adatti a persone alle prime esperienze o poco sicure.
Partiti dal rifugio Toni Giuriolo il sentiero è molto bello e molto semplice, con indicazioni abbastanza complete (seguendo il sentiero 170 non viene specificato l'attacco della ferrata.)
La ferrata in sè è davvero semplice, adatta a chi è alle prime armi con imbrago e moschettoni, solo l'ultimo pezzo per raggiungere la cima è un pò atletico, in particolare se ripercorso in discesa.
Nel rientro (Passo del Boffelan) la relazione dice di passare dalla forcella del Boffelanl, si tratta di una gola ripida e con ghiaione, complessa per chi è inesperto, vista la possibile stanchezza,senza considerare le condizioni atmosferiche, una persona esperta lo affronta senza problemi,ma visto che il giro viene presentato come una gita per neofiti consiglio di passare dal alpe di Campogrosso(30 min) che conduce con un sentiero facile al rifugio Campogrosso.
Paesaggi meravigliosi
I tratti attrezzati sul sentiero 149 lungo il ritorno sono stati sostituiti con passerelle metalliche azzerando la difficoltà.
Rinnovo l'invito all'attenzione già indicato da qualcuno lungo il canalone franoso (177 canalone Boale del Baffelan), può mettere in difficoltà i meno esperti. In particolare l'unico pezzo di catena presente non è da sottovalutare necessitando buona forza nelle braccia. Nel complesso bel giro! Consigliato!.
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