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Caratteristiche
- Moderatamente difficile anche se i passaggi attrezzati sono molto brevi.
- - salita al Cornetto 2.45h.
- discesa 1 1.30h
- discesa 2 3-4.00h - - alla cima Cornetto 750mt.
- discesa 1 750mt
- discesa 2 750mt + alcuni saliscendi. - Pian delle Fugazze
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Media valutazioni
Difficoltà tecniche | \ |
Esposizione | \ |
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Interesse paesaggistico | \ |
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VALUTAZIONE FERRATA GOOGLE.MAPSSentiero Attrezzato del VAJO STRETTO
MONTE CORNETTO
BY - VIEFERRATE.IT - Settembre 2012
"ATTENZIONE SENTIERO ATTUALMENTE CHIUSO DA ORDINANZA COMUNI ALTA VAL LEOGRA"
Originale itinerario attrezzato, caratterizzato dal superamento di una verticale strettoia che si affronta attraverso uno angusto pertugio munito di scala e funi metalliche. La prosecuzione della gita attraverso il sentiero d’arroccamento, non presenta particolari difficoltà, ma si svolge su di un percorso grandioso per il panorama offerto e per l’arditezza delle opere di guerra tutt’ora presenti. L’itinerario, intagliato nella roccia, venne costruito dal Genio Militare Italiano negli anni della Grande Guerra, ed era una munita opera difensiva a ridosso del conteso Gruppo del Pasubio. Sulla cima del Monte Cornetto era stato costruito un osservatorio del quale non rimane alcuna traccia.
PERCORSO STRADALE
E' necessario raggiungere in auto il Pian delle Fugazze (ampio parcheggio),valico alpino a 1.163mt situato ai confini delle province di Vicenza e di Trento, che separa le Piccole Dolomiti dal massiccio del Pasubio e funge da spartiacque fra la Val Leogra e la Vallarsa. Mette in comunicazione le due province attraverso la ex strada statale 46 denominata "del Pasubio", che ricalca il tracciato dell'antica via Regia. Dal Vicentino si sale attraverso i comuni di Valdagno-Vi o Schio-Vi mentre dal Trentino si giunge da Rovereto-Tn. Dal Pian delle Fugazze è possibile risparmiare alcuni minuti di camminata proseguendo in auto in direzione dell'Ossario del Pasubio dove si abbandona l'auto in corrispondenza del parcheggio vicino a Malga Cornetto.
AVVICINAMENTO
Si segue il sentiero segnato che, inizialmente per pendii erbosi e poi per bosco, porta alla base delle pareti rocciose del Cornetto. Avanzando in direzione nord si giunge ad un primo canalone con un vistoso macigno incastrato . L'evidente sentiero prosegue alla destra aggirando le pareti rocciose in direzione di un secondo canale nel quale stavolta ci si addentra . Il sentiero alpinistico del Vajo Stretto inizia qua ed attraverso anche alcune facili roccette si raggiungono le prime attrezzature.
LA FERRATA
Presso una forcellina panoramica è possibile indossare l'imbrago a pochi passi dal primo "salto" attrezzato con catena fissa. La catena ha un infisso tranciato quindi l'assicurazione risulta essere piuttosto blanda . Sfruttando anche la presenza di una placchetta metallica si supera il salto,con discreta trazione sulla catena, raggiungendo un pulpito dal quale si fuoriesce attraverso una prima suggestiva strettoia . Ci si trova immersi in un ambiente caratterizzato da alte e strette pareti verso le quali conduce la via superando alcuni massi detritici raggiungendo il vicino attacco del secondo tratto attrezzato . Si superano rapidamente i massi e ci si addentra nello stretto canale detritico in direzione di enormi massi incastrati tra le pareti superandoli,alla destra, grazie all'indispensabile presenza di una scala metallica . All'uscita dalla scala,si entra nell'incavo creato fra i 2 massi , li si aggira fuoriuscendo da una seconda strettoia, ci si addentra nuovamente nello stretto canale ed in breve si ritrova un nuovo "salto" attrezzato creato dalla presenza di ulteriori massi. Cercando appoggi sicuri per i piedi , si superano rapidamente i pochi metri di catena ritrovando nuovamente il canale la cui parte alta, piuttosto franosa, si supera alla sinistra aiutati dalla presenza di una catena scorrimano che consente un avanzamento più sicuro. All'uscita dal Vaio Stretto-1560mt, ci si trova in mezzo al Vajo della Cassa da Morto, si mantiene da prima, come da segnavia, la destra costeggiando parzialmente la parete , poi si traversa a sinistra per risalire il ghiaione che conduce alla Selletta Emmele-1675mt. Si prosegue, come da indicazioni , percorrendo la stradina ex militare che con alcuni tornanti raggiunge in circa 15' la forcella del Cornetto dove un bivio permette di raggiungere passo Campogrosso attraverso alcune gallerie di guerra oppure di raggiungere la cima del Cornetto. In direzione della cima si incontrano da subito una decina di metri di parete attrezzata, di modeste difficoltà,molto ben appigliata dove la catena funge prevalentemente come scorrimano, si continua poi, per alcuni minuti,su comoda stradina sterrata fino ad un secondo bivio dal quale, a sinistra, una breve traccia di sentiero porta alla vicina croce di vetta-1890mt ca.
DISCESA
Si ritorna all'ultimo bivio incontrato, nel quale bisogna optare per due soluzioni principali:
1- scendere al Pian delle Fugazze attraverso la selletta Nord-Ovest -segnavia 45- ed arrivare cosi all'auto incirca 1.30h
2- al bivio,ridiscendere alla forcella del Cornetto e da qui, attraverso un percorso -Vedi- molto più lungo e vario del precedente (passo Beffelan-Campogrosso-strada del Re), che nel suo sviluppo offre ulteriori alternative, si ritorna all'auto.
CONSIDERAZIONI
Percorso piuttosto suggestivo dal punto di vista paesaggistico.I passaggi attrezzati sono veramente una minima parte dell'escursione tuttavia persone prive di un minimo di doti atletiche potrebbero aver bisogno di un aiuto. Attenzione al canale finale del Vaio Stretto dove si trova una gran quantità di materiale detritico instabile. I salti rocciosi creati dai grossi massi incastrati tra le pareti non permettono la necessaria visuale in caso di caduta pietre.
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