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Caratteristiche
- Moderatamente difficile.
- - 30' avvicinamento dal parcheggio auto all'attacco della via,presso il rifugio Pertica
- 3.30h il solo percorso attrezzato.
- 2.00h la discesa dal rifugio Fraccaroli attraverso la "direttissima" sentiero n.108 bis - 900mt.
- - rifugio Revolto
- rifugio Scalorbi
- rifugio Fraccaroli - STAMPA
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Media valutazioni
Difficoltà tecniche | 1.3 |
Esposizione | 1.5 |
Varietà passaggi | 1.3 |
Impegno fisico | 3 |
Interesse paesaggistico | 2.9 |
Numero votazioni | 34 |
Links
VALUTAZIONE FERRATA GOOGLE.MAPSSentiero Attrezzato A. POJESI
PASSO PERTICA
segnalato da ELIA TAVELLA - 2011
A destra della balconata che domina la Val di Ronchi inizia questo sentiero alpinistico che percorre il versante occidentale della Costa Media collegandosi al rifugio Fraccaroli -2230mt- in un ambiente selvaggio di alto interesse alpinistico.
PERCORSO STRADALE
Risalendo la Val d’Illasi dalla pianura tra Verona e Vicenza (uscite dell’autostrada A4 a Soave-Vr oppure Verona Est),si oltrepassa Giazza e ci si porta fino al rifugio Revolto (1322mt),che rappresenta il punto di partenza dell’itinerario; qui si abbandona l’auto.
AVVICINAMENTO
Da qui in 30 minuti seguendo la strada forestale che parte dalla sbarra posta alla fine della strada asfaltata a sinistra del rifugio Revolto,oppure dal rifugio Revolto in 20 minuti attraverso il sentiero nel bosco più ripido ma più diretto,si arriva al Passo Pertica e relativo rifugio.
LA FERRATA
Dal rifugio Pertica -1522mt- si scende per poche decine di metri lungo il versante di Ronchi Nord, obliquando sulla destra fino ad incontrare una cengia che incide orizzontalmente la rocciosa lastronata Ovest della Cengia di Pertica . Questo tratto è tutto attrezzato con fune metallica e scalette . Si giunge in un ampio vallone che si aggira in tutta la sua ampiezza passando alla base di alte pareti rocciose dove si superano alcuni passaggi artificiali (pioli,cambre) . Si prosegue su sentiero esposto e si raggiunge un erto pendìo nei mughi che si supera costeggiando le pareti stesse fino ad un costone aereo. Di qui si scende per circa 50 metri con l'aiuto di corde fisse per attraversare,nei pressi di tre pini isolati,due solchi fino ad immettersi in un canalone ripido e roccioso . Prima con divertente arrampicata e dopo con scalette e corde fisse si raggiunge il libretto delle firme ma non il termine della ferrata,infatti la via prosegue sul versante destro idrografico per evitare il fondo composto di roccette friabili risalendo,non senza fatica,l'ultimo canalone con l'aiuto di corde fisse e cambre . Una volta terminato questo canalone si entra nella parte mediana della conca di Malga Posta e con varie serpentine in direzione Est,si raggiunge il sentiero delle Creste (Bandierine e fine della ferrata). Qui si interseca l'itinerario n.108 che proviene dal versante opposto della Costa Media -2098mt-2,30h-. Questo itinerario,numero n.108,può essere scelto da chi vuole rientrare direttamente al punto di partenza senza raggiungere il rifugio Fraccaroli. Chi invece prosegue con l'itinerario proposto, continua a camminare sempre in cresta ,larga e senza nessun pericoli, abbassandosi di poco per salire a Cima Madonnina -2140mt- e scendere sulla Selletta di Costa Media -2109mt- dove si incrocia una traccia di sentiero che collega Campobrun a Malga Posta. Si risale nuovamente a quota 2236mt e toccando altre elevazioni tutte oltre i 2200 metri si arriva al rifugio Fraccaroli -2230mt-3,30-. Dal rifugio in pochi minuti è possibile salire a cima Carega -2260mt- ottimo panorama con Cima Posta a nord,Monte Baldo,Dolomiti Brenta a ovest,Lessinia pianura veronese e vicentina a sud/est.
DISCESA
Appena sotto il rifugio prendere il sentiero n.108 bis che scende nel vallone della teleferica e in 2.00h si ritorna al punto di partenza intersecando la strada sterrata che sale dal rifugio Pertica (itinerario 109) a quota 1661mt poco prima di due tornanti e una galleria.
CONSIDERAZIONI
L'itinerario,pur essendo agevolato da mezzi fissi di sicurezza (funi,scale,cambre e pioli), per la sua esposizione e la possibilità di caduta sassi (specie nei due canaloni) è consigliato a comitive ridotte fornite della necessaria attrezzatura. Data la lunghezza dell'itinerario,la mancanza assoluta di fonti d'acqua,l'esposizione al sole,e il repentino e possibile mutamento climatico (foschie e nebbie) è consigliata la partenza in orari molto mattutini.
Commenti
Scariche di sassi anche alla gola finale dovute ai numerosi camosci presenti in zona.
Pur non essendo difficile a livello tecnico questa via non va sottovalutata, il pericolo di piccole frane è reale.
Da oggi il CAI ha posto un cartello che la ferrata é da considerarsi CHIUSA per pericolo di frana nella parte iniziale, fino alla messa in sicurezza della via.
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