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Caratteristiche

  • Difficile
  • Salita:
    - fino al bivacco Reali 3.30/4.00h ca.
    - dal bivacco alla vetta della Croda Granda (opzionale) 1.30h
    Discesa:
    - sentiero Vani Alti 3.15/3.30h
    - sentiero Scalette 4.30h
  • Salita:
    - da malga Canali al bivacco Reali 1.300mt.
    - dal bivacco alla vetta 200mt
  • - rifugio Treviso
    - bivacco Reali
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Media valutazioni

Difficoltà tecniche 2.7
Esposizione 2.1
Varietà passaggi 3
Impegno fisico 3.4
Interesse paesaggistico 4.2
Numero votazioni 33
VALUTAZIONE FERRATA GOOGLE.MAPS

Via Ferrata FIAMME GIALLE

CRODA GRANDA

segnalata da MICHELE MARTIN - 2011

PERCORSO STRADALE

Da Fiera di Primiero-Tn si imbocca la strada che porta verso il passo Cereda. Dopo pochi chilometri si gira a sinistra seguendo la strada che percorre la Val Canali. La si percorre tutta fino al punto in cui finisce, in prossimità della Malga Canali (parcheggio sul lato destro della strada).

AVVICINAMENTO

Dal parcheggio presso Malga Canali -1330mt- si segue la larga sterrata ignorando la prima deviazione a destra (Troi dei Todeschi - che porta sì al rifugio ma per via più ripida nel bosco e poi in falsopiano) e con segnavia n.707 attraversare il largo greto. Il sentiero segue dapprima il rio sulla destra per poi salire con diversi veloci tornanti nel fitto del bosco fino al rifugio (1630mt - 45’/1.00h).Dal rifugio seguire il sentiero numero n.707 verso nord inizialmente nel bosco in falsopiano poi in leggera ascesa. Si esce dalle ultime macchie alzandosi costantemente sulla fiancata destra sotto la Pala del rifugio. Si superano greti e ghiaioni fin sotto una spalla rocciosa con mughi, che si sormonta ripidamente contornandola sulla destra. Oltre si intravvedono già i due valloni paralleli obiettivi del percorso. Ancora in salita su comoda traccia a passare l’indicazione del sentiero che scende dal vallone Vani Alti -1960mt- fino a portarsi al successivo bivio del Vallon del Coro poco oltre (2040mt - 50’/1.00h dal rifugio - 2.00h ca. dal parcheggio). Si approccia il vallone,al centro,faticosamente,su strette e ripide serpentine con ghiaie e sfasciumi ma con buon passo, seguendo il sentiero sempre ben segnalato e marcato. Prima del suo culmine si devia a sinistra sormontando alcune balze rocciose giungendo ad un pianoro erboso con grossi massi a pochi metri dalla visibile targa dell’attacco (2350mt - 50’/1.00h - 3.00h ca. dal parcheggio).

LA FERRATA

Il tracciato presenta ora attrezzature rinnovate e ben disposte e, al mattino, rimane nell’ombra fino al suo termine presso la stretta forcella del Marmor. Si attacca un comodo traverso a sinistra   portandosi a destra del largo colatoio dove salgono le funi spesso in esposizione . Si risale una prima parete con divertente arrampicata   e brevi traversi. Dopo un’ altro traverso a sinistra ci si trova alla base di una non brevissima parete verticale  ben gradinata, lungo la quale alcune staffe possono agevolare alcuni passi . Al suo termine si aggira uno spigolo panoramico  e si accede ad un più stretto ma meno ripido colatoio  in vista ormai dell’intaglio della forcella di termine ferrata. Si aggira sulla destra il colatoio a portarsi sotto gli ultimi metri di uno stretto camino   che velocemente si arrampica fin sotto la stretta e panoramica forcella del Marmor-2600mt. Seguire i segnavia sulla destra che in modesta salita risalgono comode balze rocciose  in direzione Corda Grande, fino ad affacciarsi sul piano dove si trova il biv. Reali  (2650mt - 1.00/1.15h dall’attacco - 4.00h ca. dal parcheggio). Dal bivacco scendere su roccette in direzione Croda Grande  per una ottantina di metri verso l’intaglio di forcella Sprit,non ancora visibile dal bivacco. Dalla forcella si va oltre lungo l’evidente traccia diagonale che taglia tutta la base del contrafforte sotto la parete ovest. In costante salita si passa una cascatella e dopo pochi minuti ci si alza su roccette più marcate . Si devia ora a sinistra lungo una cengia solo per pochi passi esposta ma solida ed inclinata fino alla base dell’ultimo ghiaione del quale si seguono le evidenti tracce, con solo gli ultimi metri faticosi ed instabili, mettendo piede sulla stretta forcella . Ora a sinistra seguendo sbiaditi segnavia verdi poco al di sotto del filo di cresta lungo cengette ,salti di roccia e ghiaie, su buone tracce mai oltre alcuni passi di I°+. Dopo una prima visione sul sottostante pianoro del bivacco si ritorna sulle ghiaie fino alla croce della cima. Immensa visione sulle Pale di San Martino (2849mt - 50’/1.00h dal bivacco Reali) . Si ridiscende per la stessa via oppure si prosegue facilmente a nord toccando due cime secondarie, quindi a destra verso un piccolo laghetto  e su evidente comoda traccia alla forcella e quindi rientro al bivacco Reali (2650mt - 30'/40’ dalla cima).

DISCESA

Dal bivacco ci si alza lentamente per pochi metri verso SO seguendo i pochi segnavia su sassi  (attenzione in caso di neve o nebbia) poco al di sotto delle cime sulla nostra destra. Si sormonta un modesto spigolo e si scende leggermente verso un ampio circo  sul quale, su più accentuata pendenza, si tiene un ampio giro sulla destra verso l’ormai visibile tabella del bivio per le Scalette (sinistra) ed i Vani Alti (destra) -2530mt- . Da questo punto è possibile rientrare al rifugio Treviso e al parcheggio sia per il sentiero delle Scalette che per il sentiero dei Vani Alti. Il primo è più lungo e più faticoso (almeno un’ora in più con un ulteriore breve tratto in salita) ma più facile, benché presenti comunque alcuni passaggi di I grado. Il sentiero dei Vani Alti costituisce un tragitto più breve ma più difficile. Si tratta infatti di un percorso a carattere alpinistico,con tratti in marcata esposizione e nessuna attrezzatura fissa. Sono tuttavia presenti, su tutto il tragitto, diversi fittoni nei quali fare scorrere una corda per effettuare la discesa in sicurezza. Nella presente relazione descriviamo la discesa per il sentiero dei Vani Alti. Dal bivio si scende ora ripidamente su canalini e roccette  costeggiando la base delle Cime Vani Alti fino al primo grosso anello sulla roccia. Inizia qui la sequenza regolare di anelli ben fissati della parte più delicata della discesa: dopo una svolta a sinistra appare ora evidente la stretta cengia quasi sempre alquanto esposta,ora sulla nostra destra,peraltro sempre ben appigliata . Il fondo è ben scalinato ma alcuni passi con ghiaino o su corte placche obbligano ad un incedere attento . Contando sempre su ottimi appigli si termina la prima parte ad uno stretto ma comodo tornante dopo il quale si procede a destra. Pochi passi e la cengia diventa più comoda e poco meno esposta con alcuni salti su roccia da arrampicare in discesa . Oltre questi torna ad essere stretta e lineare fino al punto più basso poco sopra le ghiaie, una decina di metri esposti e con pochi appoggi; l’incedere è ora più tecnico e gli anelli possono essere sfruttati per assicurare il superamento dell’ultimo spigolo . Oltre questo,uno stretto ed instabile canalone di ghiaie porta con ripida e delicata (terreno instabile) discesa  in un punto spesso deposito di neve fino ad inizio stagione. Si taglia il canale sul nevaio o su ghiaie e costole faticose fino al normale sentiero che faticosamente e lungamente discende tutto il vallone Vani Alti  fino al bivio toccato in mattinata. Da qui al rifugio Treviso è solo l’ultima fatica (1630mt - 2.30/2.45h dal bivacco Reali). Per il percorso dell’andata infine scendiamo comodamente dal rifugio al parcheggio presso Malga Canali (40’ ca. dal rifugio Treviso - 7.30/8.00h dall’inizio dell’escursione).

CONSIDERAZIONI

Escursione lunga e molto bella in una parte delle Pale di San Martino non molto frequentata. La sola ferrata può considerarsi di difficoltà media o medio-alta. La lunghezza dell’intero percorso e il notevole dislivello rendono certamente la via delle Fiamme Gialle un itinerario difficile e da affrontare in buon condizioni fisiche, specie se si vuole anche salire in cima alla Croda Granda. Fare molta attenzione nel caso in cui si decida di scendere per il sentiero dei Vani Alti. Si tratta infatti,come già detto, di un itinerario alpinistico da affrontare con le dovute cautele e con l’attrezzatura necessaria. Benché più lunga e faticosa, la discesa per il sentiero delle Scalette (non descritta nella presente relazione) è da preferire nel caso in cui non si abbia la dovuta dimestichezza con i rudimenti dell’alpinismo.

Commenti   

+1 #19 Giulio 2019-08-18 18:00
Percorsa il 17/08/2019. Ottimamente attrezzata dall'inizio alla fine, più facile di quanto ci aspettassimo. Rientro al Rifugio Treviso dalle Scalette: sentiero non attrezzato ma poco esposto, può farlo anche un principiante, non pericoloso. La disarrampicata di 5/6 metri è un 2° grado ma non esposto. Attenzione se rientrate al Treviso dal sentiero 720 (Forcella delle Mughe), al principio della discesa ci sono tratti non attrezzati molto esposti, scomodi, alcuni addirittura da fare in disarrampicata semplice ma pericolosa perché, se si scivola, c'è il vuoto sotto. Tempi: siamo andati con calma ma abbiamo impiegato 1 ora in più nell'avvicinamento all'attacco della ferrata rispetto a quanto descritto nella relazione
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+1 #18 Fabrizio DAcapito 2017-08-26 14:18
Percorsa il 24/08/2017 da Cant del Gal al bivacco Reali con mia moglie ed i miei figli di 12 e 13 anni. Accesso alla ferrata Fiamme Gialle lungo e faticoso che presenta come ultimo ostacolo un ghiaione ripido e scivoloso (specie durante il ritorno). Ferrata verticale ma ben appigliata. Panorami splendidi dalla attacco sino all'arrivo della ferrata. Lungo il ghiaione e vicino al bivacco abbiamo incontrato almeno due gruppi di caprioli. Nel complesso molto bella e molto faticosa.
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+1 #17 Andrea Carta 2016-09-09 19:59
Percorsa il 08/09/2016. Salito alla Croda Granda per il sentiero dei Vani Alti (da Val Canali), in 4 ore. Poi sceso al Bivacco Reali e rientro per la Ferrata Fiamme Gialle fino al Rifugio Treviso per una fresca e meritata birra: magnifico itinerario da camosci (ferrata a parte), selvaggio e solitario (incontrato nessuno). Sentiero Vani Alti tranquillo in salita, la ferrata fatta in discesa per evitare di portare la corda per scendere i Vani Alti. Parecchi camosci con piccoli, noncuranti della mia presenza.
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+3 #16 Daniele Marton 2016-08-13 18:23
Percorsa il 12/08/2016. Sulla ferrata niente da dire, una bella ferrata classica, passaggi di arrampicata, non troppo lunga ne troppo difficile, divrtente. Il paesaggio selvaggio di quella parte delle pale è fenomenale. L'avvicinamento è devastante, ma la discesa lo è ancora di più: il sentiero della scaletta (divertentissimo, sicuramente di più fatto in salita) è praticamente una ferrata medio facile non attrezzata, mettilo assieme al 720 ed è devastante! meno male che ho rinunciato alla cima della Croda per questioni di tempo, sennò chissà come tornavo giù... Nel complesso un bel giro, molto impegnativo dal punto di vista fisico, ma che dà grande soddisfazione anche solo nel raggiungere il bivacco Reali. Da fare anche solo per l'ambiente meravigliosamente wild in cui ci si trova immersi.
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+2 #15 Mario 2015-11-02 08:32
Percorsa il 01/11/2015, una giornata fantastica, il canalone e la ferrata erano innevati, raggiunto il bivacco il panorama era indimenticabile da mozzare il fiato, la discesa fatta dai Vani Alti fortunatamente con poca neve.
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+4 #14 Andrea Magnani 2015-08-04 13:28
Percorsa il 31/07/2015 Itinerario: rif.Treviso, Vallon del Coro, Bivacco Reali (tramite via Fiamme Gialle), Croda Granda, Sentiero delle Scalette, rif.Treviso. 8,5 ore.
L'ascesa al Bivacco Reali tramite la ferrata Fiamme Gialle (45 min-1 ora) non presenta particolari problemi tecnici, se non per l'importante l'impegno fisico dovuto al dislivello. Lungo la via ferrata il cavo è ben teso, numerosi sono gli appoggi e le prese della roccia.
Ascesa alla Croda Granda faticosa (1 ora andata e ritorno dal biv. Reali),attenzione ai detriti smossi.
La discesa tramite il sentiero delle Scalette si presenta lunga ed impegnativa per i numerosi sali scendi, la traccia a volte poco chiara su terreno spesso scosceso e alcuni tratti in dis-arrampicata (la Scaletta, 2° grado).
Nel complesso una escursione molto impegnativa fisicamente e come concentrazione, la ferrata Fiamme Gialle rappresenta solo una piccola parte dell'intera escursione.Per persone esperte ed allenate
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-1 #13 Angelo Janez 2015-01-23 00:00
Percorsa il 14/09/2013.Sono con Lucio e Guido. Giornata fredda(7°C alla partenza)ma tersa ke ci ha permesso di gustarci la giornata ed il panorama.Una coppia di stambecchi all'attacco della ferrata,ci fanno compagnia mentre mettiamo l'imbrago.La ferrata risulta divertente e ben tenuta,difficile solo per alcuni brevi tratti verticali,ma nel complesso presenta molti appigli ke ti permette di salire usando il cavo solo per sicurezza.Il paesaggio è stupendo e si amplifica arrivati in cima.La discesa,quel giorno,è stata fatta dalla stessa della salita.L'avvicinamento è risultato piuttosto lungo(+/- ore3.30)
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+1 #12 Massimo Ribaudo 2015-01-23 00:00
Percorsa il 11/08/2013 Ferrata divertente e breve nel tratto attrezzato, molto ben tenuta. Avvicinamento faticoso e così' pure la discesa. Splendido panorama all'uscita della ferrata e dal bivacco Reali.
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+1 #11 Davide Zennaro 2015-01-23 00:00
Percorsa il 18/0672012 La ferrata non è per niente difficile, ma l'intero giro risulta lungo, soprattutto salendo anche la croda granda,,condigliato il pernottamento al bivacco Reali. Paesaggio stupendo.
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0 #10 Stefano Berlinghieri 2015-01-23 00:00
Percorsa il 21.06.2012 Sappiate che è probabile trovare nuvole in vetta, quindi nessun paesaggio da vedere, dipende dalla fortuna. Lungo il percorso per l'attacco, bella la ferrata che è stata da poco risistemata.
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