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Caratteristiche
- Facile nei passaggi attrezzati ma ambiente talvolta severo con caratteristiche alpinistiche.
- - salita:
2.30h-3.00h dal rifugio
- discesa:
2.00h al rifugio. - salita dal rifugio 900mt più
avvicinamento al rifugio stesso. - rifugio Chiggiato
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Media valutazioni
Difficoltà tecniche | \ |
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Interesse paesaggistico | \ |
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VALUTAZIONE FERRATA GOOGLE.MAPSSentiero Attrezzato degli ALPINI "JAU TANA"
Forcella FROPPA
segnalato da MICHELE MARTIN - 2012
La zona delle Marmarole,molto frequentata sul versante meridionale,offre interessanti e panoramici itinerari sulla catena centrale e sul versante settentrionale dove i punti d’appoggio sono solo alcuni bivacchi; qui l’isolamento dei lunghi e spesso faticosi tracciati garantisce un approccio alla zona ancora selvaggio.
PERCORSO STRADALE
Al rifugio Chiggiato -1911mt- si arriva con tempi da 1.30h a 2.30h. Le 2 località di partenza dei vari sentieri possibili sono Lozzo di Cadore-Bl e Calalzo di Cadore-Bl. Nel sito del rifugio è possibile reperire dettagliate informazioni riguardo i percorsi possibili.
AVVICINAMENTO
Alle spalle del rifugio,il sentiero n.260 AV5 prosegue a nord verso la vicina forcella Sacu dove devia a sinistra tagliando il versante ovest della montagna su esigue cenge da affrontare con cautela . Dopo un primo tratto costantemente in diagonale,la risalita di un canalino terroso ed una successiva cengia,si scende brevemente in un vallone e si risale tranquillamente il ghiaione successivo-1.40h.
LA FERRATA
Ci si porta sotto alcuni salti rocciosi che si superano addentrandosi tra le pareti sempre più vicine a cui seguono brevi tratti appigliati o di facili attrezzature ed una corta scala . Oltre le funi ancora con facili tornanti entrando nella sempre più stretta gola con la Val d’Oten lontana alle spalle. Si resta sempre sulla parete destra fino alla forcella Jau De La Tana (2650mt-2.40h) . Si aprono a nord Cristallo, Piz Popena ,Tre Cime e Dolomiti di Sesto . Da qui è possibile scendere a sinistra tramite sentiero n. 260 AV5 verso il visibile bivacco Tiziano. Dalla forcella a destra dapprima in diagonale a tagliare larghi ghiaioni quindi a risalirne il tratto terminale dell’ultimo su un fondo infido e in alcuni punti pericoloso per l’instabilità delle rocce. Dopo un breve tratto attrezzato un’ultima cengia diagonale porta al punto più alto: forcella Froppa (2790mt-1.00h) poco al di sotto della base del Cimon del Froppa .
DISCESA
Dalla forcella si scende sul versante opposto con cautela e prestando attenzione a non scaricare sassi fino alla ben visibile sottostante forcella Marmarole (2660mt-10’) . Inizia ora con un salto attrezzato di pochi metri la discesa nel Vallon del Froppa dove per almeno una decina di minuti bisogna prestare la massima attenzione per l’inevitabile smottamento e instabilità di tutto il terreno sotto i piedi; successivamente la discesa diventa più tranquilla lungo tutto il vallone su tracce e alcuni segnavia fino ai primi mughi a congiungersi al sottostante sentiero n.262 AV5 che collega i rifugi Baion-Boni a sinistra e Chiggiato a destra (1920mt-40’) .
CONSIDERAZIONI
Siamo nella zona centrale delle Marmarole probabilmente sul più bel balcone di tutto il gruppo: il rifugio Chiggiato. Punto di incontro tra vari sentieri di collegamento e ideale partenza/arrivo per la traversata sud-nord della catena. Il tracciato presenta modeste difficoltà e semplici attrezzature ma faticoso e disagevole nel tratto intermedio poco prima della forcella Froppa ed infine infido nella prima parte della discesa lungo il Vallon del Froppa. Questo tratto iniziale del Vallon del Froppa rimane uno dei peggiori fin qui visti e va prestata particolare attenzione ad eventuali escursionisti in senso contrario.
Commenti
la fatica si sente tutta anche se non si toccano grandi altezze e il vallon Froppa e' proprio come lo hai descritto. ..
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