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Caratteristiche
- Moderatamente difficile.
- 3.30h la ferrata.
- 550m
- abitato di santambrogio
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Media valutazioni
Difficoltà tecniche | 2.1 |
Esposizione | 1.9 |
Varietà passaggi | 2.6 |
Impegno fisico | 2.6 |
Interesse paesaggistico | 2.5 |
Numero votazioni | 28 |
Links
VALUTAZIONE FERRATA GOOGLE.MAPSVia Ferrata C. GIORDA
MONTE PIRCHIRIANO
segnalata da DAVIDE CARABETTA
PERCORSO STRADALE
Da Torino conviene prendere la tangenziale e poi l'autostrada Torino-Frejus, dopo il primo casello di ingresso proseguire ed uscire all'ultima di Avigliana-To. Dall'uscita seguire verso Susa ma al primo semaforo svoltare a sinistra (ponte sul fiume) e poi a destra in direzione Chiusa San Michele (Il tutto richiede circa 25/30 minuti di auto da Torino).
AVVICINAMENTO
L'attacco è a S.Ambrogio-To prendendo la stradina che va verso Chiusa San Michele (partendo da Torino in direzione Susa), all'altezza di una curva stretta a sinistra e prima del laghetto artificiale per la pesca (se arrivate al laghetto siete oltre di 50m) comunque alla base vi è un cartello indicatore in legno e le funi gommate che pendono sono abbastanza evidenti. Passando prima costeggiando un campo coltivato e poi attraverso il bosco; raggiunta la parete, la si costeggia verso destra fino ad un caratteristico avancorpo triangolare, all’inizio del quale è subito ben visibile il cavo metallico (10' dalla macchina).
LA FERRATA
La ferrata nella prima parte risale lo spigolo del Precipizio della Bell'Alda. Le roccette sopra l'attacco sono molto facili e percorribili (senza grossi rischi anche in libera). Poi leggermente a destra si attaccano i primi gradini di ferro ed in seguito 3 scale in successione e via via più esposte. Al termine delle scale finisce anche il primo salto. Qui è possibile ridiscendere sulla sinistra tramite sentiero che conduce a S.Ambrogio. Invece la ferrata va decisamente a destra (per chi sale), con un tratto di 250m in leggera ascesa su sentiero (questo in parte attrezzato, ma è davvero solo un sentiero senza nessun tipo di roccette). Si continua a destra facendo il giro della montagna e si ricomincia ad arrampicare sul secondo risalto. Prima in traversata facile e poi via via più ripida si giunge ad una crestina e presso a dei tratti pianeggianti dopodichè si attacca la scala (in realtà quelle che chiamo scale sono tutti gradini infissi nella roccia), dove la ferrata ritorna un pò aerea. Vi è ancora una possibilità di uscita prima della cima, sia verso S.Ambrogio che verso Chiuse (entrambe indicate con cartelli in legno). Questa seconda parte è complessivamente meno impegnativa della prima. Arrivati in cima alla ferrata proseguire sempre a destra contornando l'antica Abbazia della Sacra, quindi discendere per uno scosceso sentiero che prosegue, dopo ripida discesa, a mezza costa e leggermente in salita a sinistra riporta sulla carrozzabile. Di qui si è in vista dell'entrata all'Abbazia -600m- e si può entrare a visitarla (non tentate di entrare direttamente dalla fine della ferrata!!).
DISCESA
Per scendere, attraversare la carrozzabile e proseguire sulla mulattiera che in 45' vi porta alla piazza della chiesa di S.Ambrogio e di qui a sinistra (scendendo) all'auto.
Commenti
Il sentiero di discesa si è subito presentato mal gestito e segnalato..
In due, seppur brevi tratti (4/5 metri) per cause di frane “non recenti” il sentiero si è rivelato MOLTO PERICOLOSO.
Ho ritenuto necessari menzionarlo per chi come me si dovesse trovare nella stessa situazione
Appagante
A mio avviso anche per principianti anche se un po lunga
Non ha punti difficili e ben attrezzata
Il cavo lasco in alcuni punti meglio lasciarlo perdere e dedicarsi alla arrampicata
Paesaggio stupendo sulla valle
Un saluto a tutti
Per lo più semplice ad eccezione di tre passaggi nei quali ho avuto un po'di difficoltà: nell'ultimo ho patito molto la stanchezza alle mani. Lunga (3h40), ma stancante solo per via della mia mancanza di tecnica. Da non sottovalutare se non si ha esperienza e da percorrere, in quel caso, con accompagnatori capaci. Rocce molto scivolose a causa dei molti passaggi, al punto di essere lucide in alcuni punti.
Il cavo è totalmente inguainato, i due ponti tibetani sono molto belli, nei punti esposti ho quasi sempre notato gli occhielli di fine corsa del cavo (perdonate la nomenclatura inesatta) che dovrebbero evitare l'eventuale rottura dei moschettoni.
Attenzione al sentiero di discesa se visitate la Sacra: scendendo dalla mulattiera ad un certo punto è mal indicata.
La parte + tecnica (ma comunque semplice) è la fine del primo troncone. La ferrata è molto lunga e se fa caldo è meglio portarsi da bere!!.
Si informa che a partire dal 1° ottobre 2015 e fino a fine lavori non sarà consentita la fruizione della via ferrata “Carlo Giorda” causa lavori di manutenzione straordinaria nonchè realizzazione di un ponte in cavi di collegamento di una porzione della via ferrata stessa.
Gli interventi saranno concentrati nei mesi autunnali ed invernali, compatibilmente con le condizioni meteorologiche, al fine di consentire la fruizione di tutti i servizi durante stagione primaverile-estiva.
Comunque l'ho fatta in solitaria in 2h e 20' Sabato 23 Maggio 2015.
In diversi punti ho dovuto tirarmi su aggrappandomi al cavo fisso il che non è proprio il modo di fare una ferrata dove il cavo dovrebbe servire solo per assicurarsi. Ragione prima è ovviamente l'inesperienza ma anche la scivolosità delle rocce (anche se perfettamente asciutte) poiché "lisciate" dal passaggio di centinaia di scarponi. Comunque una bella soddisfazione quando si arriva alla Sacra. Peccato per il sentiero che dalla Sacra porta alla strada che è pieno di cocci di vetro. Fare attenzione!
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