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VALUTAZIONE FERRATA GOOGLE.MAPS

Via Ferrata delle GORGE

ATTUALMENTE CHIUSA DA ORDINANZA

DORIA RIPARIA

segnalata da MANCARELLA DONATO - 2010

L'itinerario attrezzato corre parallelamente al corso della Dora, inoltrandosi per circa due chilometri nella Gorge,fino a raggiungere la parete sotto il Castello di Giaglione,dopodichè con un bel percorso tra cenge e muri verticali si raggiunge l'abitato. L'intero percorso si svolge all'interno del canyon ed è presente una sola via di fuga, a circa 2/3 del percorso, verso Gravere. La ferrata si snoda in un ambiente selvaggio alternando tratti su sentiero,lunghissime cenge strette e placche ripide ed esposte, tutte attrezzate in modo sapiente con gradini metallici e cavo di sicurezza.

PERCORSO STRADALE

Da Torino raggiungere Giaglione-To, in Val di Susa, mediate l'autostrada A32,25 o la SS24. Parcheggiare nei pressi della scuola, dove si trovano anche un ristorante e dei giardinetti con una fontana di acqua potabile.

AVVICINAMENTO

Seguire la strada asfaltata verso destra (cartello indicatore) in direzione delle frazioni Piano e S. Giovanni. La strada ora diventa sterrata, passando attraverso vigne e boschi si raggiunge, in circa 30/40 minuti, una cabina elettrica e un tabellone informativo . A sinistra si stacca un sentierino che scende ripidamente verso il letto del fiume e in alcuni minuti si arriva all'attacco del primo cavo .

LA FERRATA

Si inizia subito scendendo in diagonale, in modo graduale ma continuo, seguendo l'andamento naturale della parete e oltrepassando diversi tratti esposti ma ben attrezzati     fino ad arrivare a pochi metri dall'acqua dove si incontra il primo aereo ponte tibetano,lungo circa 20/25 metri  . Si attraversa la Dora nel suo punto più stretto e si continua lungo la sponda opposta del fiume percorrendo un sentiero immerso in una fitta vegetazione,a tratti attrezzato con cavo metallico,fino ad incontrare una scala a pioli alta circa sei metri . Si scende la scala e con una galoppata si raggiunge il bivio della mulattiera che si inerpica sul versante fino a Gravere. Proseguendo oltre il bivio,il sentiero si abbassa ancora fino a toccare in un breve tratto l'alveo della Dora. Continuando per facile sentiero si arriva al secondo ponte tibetano, un pò più corto e meno aereo del primo . Attraversando nuovamente la Dora si affronta il tratto più interessante e relativamente più difficile del percorso. Si risale il paretone per circa 150 metri sfruttando cenge oblique,muri verticali e placche     fino alla paretina terminale dove è necessario superare un bel passaggio in strapiombo . Una serie di gradini in legno e terra conducono al termine del percorso attrezzato.

DISCESA

Attraversato un vigneto si sbuca su una carrozzabile che in pochi minuti riporta al parcheggio.

CONSIDERAZIONI

Complessivamente la via ferrata è stata attrezzata ottimamente,con cavo in acciaio e gradini metallici posizionati nei punti più critici per facilitare la progressione. Alcuni tratti si presentano bagnati e scivolosi e qualche piolo risulta piegato, ma si procede comunque senza particolari problemi. I due ponti tibetani sono ben saldi, quindi privi di fastidiose oscillazioni. La ferrata non presenta difficoltà tecniche rilevanti, anche se alcuni passaggi sono verticali ed esposti dove è richiesto un minimo di esperienza con le vie ferrate. Nel periodo estivo il microclima presente nella gorge è simile a quello di una foresta tropicale. Evitare di percorrere la ferrata in caso di piena del fiume ed in condizioni meteo sfavorevoli.

Commenti   

+2 #2 Carlo 2016-07-04 11:24
Son andato per farla il 03/07/2016
all'inizio del sentiero c'è un cartello che indica ferrata chiusa per frana.
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0 #1 Vincenzo Lofiego 2015-01-23 00:00
Poco tecnica ma abbastanza divertente.
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