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Caratteristiche
- Moderatamente difficile.
- Complessivamente 3.00h ca.
- circa 150mt.
- abitato di Giaglione.
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Difficoltà tecniche | \ |
Esposizione | \ |
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VALUTAZIONE FERRATA GOOGLE.MAPSVia Ferrata delle GORGE
ATTUALMENTE CHIUSA DA ORDINANZA
DORIA RIPARIA
segnalata da MANCARELLA DONATO - 2010
L'itinerario attrezzato corre parallelamente al corso della Dora, inoltrandosi per circa due chilometri nella Gorge,fino a raggiungere la parete sotto il Castello di Giaglione,dopodichè con un bel percorso tra cenge e muri verticali si raggiunge l'abitato. L'intero percorso si svolge all'interno del canyon ed è presente una sola via di fuga, a circa 2/3 del percorso, verso Gravere. La ferrata si snoda in un ambiente selvaggio alternando tratti su sentiero,lunghissime cenge strette e placche ripide ed esposte, tutte attrezzate in modo sapiente con gradini metallici e cavo di sicurezza.
PERCORSO STRADALE
Da Torino raggiungere Giaglione-To, in Val di Susa, mediate l'autostrada A32,25 o la SS24. Parcheggiare nei pressi della scuola, dove si trovano anche un ristorante e dei giardinetti con una fontana di acqua potabile.
AVVICINAMENTO
Seguire la strada asfaltata verso destra (cartello indicatore) in direzione delle frazioni Piano e S. Giovanni. La strada ora diventa sterrata, passando attraverso vigne e boschi si raggiunge, in circa 30/40 minuti, una cabina elettrica e un tabellone informativo . A sinistra si stacca un sentierino che scende ripidamente verso il letto del fiume e in alcuni minuti si arriva all'attacco del primo cavo .
LA FERRATA
Si inizia subito scendendo in diagonale, in modo graduale ma continuo, seguendo l'andamento naturale della parete e oltrepassando diversi tratti esposti ma ben attrezzati fino ad arrivare a pochi metri dall'acqua dove si incontra il primo aereo ponte tibetano,lungo circa 20/25 metri . Si attraversa la Dora nel suo punto più stretto e si continua lungo la sponda opposta del fiume percorrendo un sentiero immerso in una fitta vegetazione,a tratti attrezzato con cavo metallico,fino ad incontrare una scala a pioli alta circa sei metri . Si scende la scala e con una galoppata si raggiunge il bivio della mulattiera che si inerpica sul versante fino a Gravere. Proseguendo oltre il bivio,il sentiero si abbassa ancora fino a toccare in un breve tratto l'alveo della Dora. Continuando per facile sentiero si arriva al secondo ponte tibetano, un pò più corto e meno aereo del primo . Attraversando nuovamente la Dora si affronta il tratto più interessante e relativamente più difficile del percorso. Si risale il paretone per circa 150 metri sfruttando cenge oblique,muri verticali e placche fino alla paretina terminale dove è necessario superare un bel passaggio in strapiombo . Una serie di gradini in legno e terra conducono al termine del percorso attrezzato.
DISCESA
Attraversato un vigneto si sbuca su una carrozzabile che in pochi minuti riporta al parcheggio.
CONSIDERAZIONI
Complessivamente la via ferrata è stata attrezzata ottimamente,con cavo in acciaio e gradini metallici posizionati nei punti più critici per facilitare la progressione. Alcuni tratti si presentano bagnati e scivolosi e qualche piolo risulta piegato, ma si procede comunque senza particolari problemi. I due ponti tibetani sono ben saldi, quindi privi di fastidiose oscillazioni. La ferrata non presenta difficoltà tecniche rilevanti, anche se alcuni passaggi sono verticali ed esposti dove è richiesto un minimo di esperienza con le vie ferrate. Nel periodo estivo il microclima presente nella gorge è simile a quello di una foresta tropicale. Evitare di percorrere la ferrata in caso di piena del fiume ed in condizioni meteo sfavorevoli.
Commenti
all'inizio del sentiero c'è un cartello che indica ferrata chiusa per frana.
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