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Caratteristiche
- Moderatamente difficile.
- Complessivamente 3-4.00h.
- 250m
- abitato di Foresto.
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Media valutazioni
Difficoltà tecniche | 2.4 |
Esposizione | 3.1 |
Varietà passaggi | 2.7 |
Impegno fisico | 2.9 |
Interesse paesaggistico | 3.1 |
Numero votazioni | 22 |
Links
VALUTAZIONE FERRATA GOOGLE.MAPSVia Ferrata ORRIDO di FORESTO
segnalata da ANDREA DENICOLO
PERCORSO STRADALE
La via,non è altro che la ricostruzione di un vecchio itinerario, attrezzato negli anni '60 da un gruppo di volontari,appartenenti al Club Alpino Italiano. Dal paese di Bussoleno dirigersi verso Susa lungo la S.S. 25 dopo 2 Km svoltare a destra verso l’abitato di Foresto.
AVVICINAMENTO
Raggiunto la piazza della Chiesa parcheggiare,ed imboccare la stradina a destra subito dopo il ponte sul rio Rocciamelone, seguirla fino al termine dell’asfalto, proseguire lungo la strada sterrata pianeggiante che porta fin dentro l’Orrido, a 10 minuti dall’auto. Oltrepassare la palestra di arrampicata ed affrontare il primo guado su di un minuscolo sbarramento, risalire facilmente il fondo del torrente fino a che la gola si stringe, quindi affrontare il secondo guado e portarsi all’attacco della Via Ferrata.
PERCORSO ATTREZZATO
Percorrerne il primo tratto, semplice e a pochi metri sopra l’acqua, fino all’inizio della prima cascata,superarla per facili scalinate,dopo di che iniziare il lungo traverso che,con percorso ascendente,si inoltra nella gola che diviene mano a mano più stretta fin nel caratteristico anfiteatro della seconda cascata, superarla lungo una scala verticale per oltre 30m. Quindi con percorso più agevole, ma molto suggestivo arrivare al terzo guado, che da accesso alla terza cascata, un primo tratto facile ma sovente bagnato porta ad un piccolo strapiombo superato il quale con un estetico traverso si raggiunge il quarto guado. Attraversato un minuscolo bosco all’interno della gola, si gira oltre uno spigolo e ci si immette nella bellissima Marmitta Dei Giganti che da origine alla quarta cascata; superata la quale l’ambiente cambia, diventando più ampio e luminoso. Si sale ora lungo un diedro inclinato,per poi scavalcare una piccola cresta e immettersi su di un ultimo muro verticale, oltre il quale si entra nel bosco per il momento ancora ripidissimo, si segue il cavo lungo una traccia di sentiero fino al termine delle difficoltà. Ancora un ripido sentiero che con alcune giravolte ci conduce nella parte superiore da dove si incontra la mulattiera di discesa. Itinerario d’ambiente, con alcuni brevi tratti strapiombanti, presentanti difficoltà tecniche.
CONSIDERAZIONI
Il percorso non deve assolutamente essere affrontato in presenza di piene o comunque quando il torrente ha una grossa portata d’acqua, in quanto sono obbligatori almeno 4 guadi che potrebbero diventare pericolosi; senza contare che nella seconda e terza cascata, l’itinerario si snoda molto vicino alla caduta stessa dell’ acqua obbligandoci ad una doccia forzata. Inoltre è consigliabile non avventurarsi in periodi piovosi o peggio ancora temporaleschi,in quanto diviene realistico il pericolo di caduta di pietre dalle pareti dell’Orrido.
Commenti
Ferrata meravigliosa per ambiente e attrezzatura, tecnicamente non difficile ma due passaggi lievemente strapiombanti vanno
Un po’ tirati di braccia. I ponti tibetani appaiono sicuri, il primo ponte traballa un po’ perché è lungo ma è perfettamente sicuro!
Consiglitissima!
Ancora tanta acqua nel letto del Rocciamelone. Guadi non agevoli (con acqua al ginocchio) e pareti un po' scivolose in prossimità delle cascate. Assolutamente necessaria giacca impermeabile per non farsi la doccia. Nell'anfiteatro delle marmitte dei giganti il fragore dell'acqua fa impressione e l'aerosol che si alza opacizza la visuale. Per i non esperti attendere che si abbassi la portata del torrente! Trovati diversi gradini appiattiti alla parete ed il primo ponte Tibetano davvero molto lasco!! Per il resto la ferrata è gradevole e divertente.
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