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Caratteristiche
- Moderatamente difficile ma estremamente esposta.
- - 50' la sola ferrata
- 1.30h l'intero percorso - 200m dei quali 150m la sola ferrata.
- abitato di Mese-So
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Media valutazioni
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VALUTAZIONE FERRATA GOOGLE.MAPSVia Ferrata G. SUCCETTI
PLACCHE di MESE
segnalata da BIANCHI D. - M. GAZZOLA - 2017
Via ferrata recente, realizzata nel 2016 dall'amministrazione comunale di Mese-So. L'attuale allestimento "alla francese" di questa brevissima ferrata (come la sua gemella dall'altra parte della valle "Pietro Basini" sul sench di Daloò) ha lo scopo di proporsi come percorso propedeutico per chi, incuriosito da questo genere di attività, voglia provare la verticalità: certamente non dà idea della progressione su roccia, che praticamente non si tocca dalla base alla cima.
PERCORSO STRADALE
A Novate Mezzola-So prendete la strada provinciale Trivulzia direzione Era, Mese, Gordona. Mantenete la direzione ignorando le deviazioni che riportano alla SS36. Passate Era e Gordona. Giunti a Mese attenti alle indicazioni a sinistra per "Campo sportivo, Ferrata". Parcheggiate al campo sportivo.
AVVICINAMENTO
Dal campo sportivo prendete a sinistra, la direzione ben segnalata da segnavia bianco-rossi: seguiteli. Dovete passare sotto una fune metallica (chissà perchè) poi salire a zig zag e ridiscendere un pochino fino all'attacco della ferrata . 10-15 minuti dalla partenza .
LA FERRATA
Ferrata ben verticale ed esposta con grandi vedute sul piano di Chiavenna. Facile perchè attrezzata con abbondanza di appigli artificiali. Porre solo un pò di attenzione nei traversi in aderenza. Si inizia con un traverso con buoni appoggi artificiali per i piedi e di qui si parte con la prima placca verticale, ben attrezzata . Un ulteriore traverso parzialmente attrezzato ci porta alla base di un'altra placca un po' appoggiata . Si prosegue su una cresta appoggiata ma senza appigli artificiali per i piedi. Grandi vedute sul piano di Chiavenna che ci terranno compagnia per tutto il tracciato . Si prosegue per placche verticali attrezzate e traversi con appoggio artificiale . Il tutto sempre molto esposto ma facile e in tutta sicurezza . Si giunge al passaggio chiave, uno splendido traverso esposto da percorrere in aderenza . Il gradino sottostante e' inclinato. Servono buone suole e clima asciutto . I cambi sono piuttosto vicini, ma in molti casi volanti, a volte e' utile sfruttare gli anelli per mantenersi in sicurezza prima di poter portare i moschettoni sul tratto successivo. Le placche successive sono ben attrezzate cosi come i traversi che non presentano difficoltà . Poi verso la fine della ferrata una sorpresa, una placca non proprio verticale ma senza appigli artificiali. Ottimi comunque quelli naturali . Superata questa placca siamo all'ultima parte del tracciato, anche questa ben attrezzata .
DISCESA
Proseguire seguendo i segnavia bianco-rossi e le frecce rosse salendo a destra per il sentierino che poi devia a sinistra e comincia a scendere, ogni tanto compiendo dei traversi verso destra. Ad un certo punto giunti ad un bivio seguire a sinistra per il sentiero che scende costeggiando la via Crucis. Quando raggiungerete la strada asfaltata prendete a sinistra in Via Madonna delle Grazie e poi ancora a sinistra in Via Cappella Grande. Costeggiate le centrali elettriche fino alla Chiesa. Attraversate la piazzetta della Chiesa e vi ritroverete al parcheggio del campo sportivo (5 minuti dall'uscita del sentiero della Via crucis).
CONSIDERAZIONI
Corta e facile, ben verticale ed esposta ma attrezzata in abbondanza con cambre, staffe e pioli per superare ogni placca verticale. C'é una attenzione ossessiva ai cambi, tutti molto vicini. Alcuni traversi sono da farsi in aderenza, compreso quello lungo, molto bello, così come una crestina appoggiata iniziale. Meglio affrontare quindi la ferrata con tempo asciutto. Adatta ai neofiti ma i traversi in aderenza non sono da sottovalutare.
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