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Caratteristiche
- Ferrata atletica su modello francese, con due passaggi su strapiombo, difficile, ma corta ed assicurata egregiamente. Esposta.
- - avvicinamento con seggiovia 10'
- avvicinamento a piedi 50'
- ferrata da 1 a 2.00h secondo l'affollamento
- discesa sino all'attacco ferrata 30'
- discesa sino alla macchina 30' - - dal Forni all'attacco 400 metri
- ferrata 200m ca.
- sviluppo ferrata 300m. - rifugio Som Picol - 1445m
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Media valutazioni
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VALUTAZIONE FERRATA PHOTOGALLERY Relazione PHOTOGALLERY EsternaGOOGLE.MAPSVia Ferrata ADVENTURE CLIMB
Cima CLAP VARMOST
segnalata da PAOLO CORENGIA - 2012
La ferrata percorre la parete di sinistra del Clap Varmost (Gruppo Giogaia del Bavera) in ombra esattamente al centro per guadagnare uno spigolo di destra, riportarsi quindi a sinistra e risalendo la fessura canale al centro della parete portarsi sulla cresta erbosa.
PERCORSO STRADALE
Punto di partenza dell’escursione è Forni di Sopra-907mt, raggiungibile lungo la strada statale che da Tolmezzo e Villa Santina conduce verso il passo della Mauria.
AVVICINAMENTO
Per dirigersi all’attacco della ferrata è necessario raggiungere la stazione a monte del primo tratto della seggiovia del Varmost. In alternativa si percorrere la strada sterrata (segnavia n.207) che parte dalla località di Chianeit e che si imbocca arrivando da Udine sulla destra poco dopo aver lasciato alla propria sinistra il locale Comune. La strada è bella e larga, un po’ ripida, e per raggiungere la stazione a monte della seggiovia si impiegano circa poco più di tre quarti d’ora minuti per coprire gli oltre 400 metri di dislivello. Giunti alla stazione di arrivo della seggiovia a Som Picol - 1445mt, sulla parte anteriore della stessa troviamo le indicazioni per raggiungere la ferrata (guardando la stazione a destra di questa). Le indicazioni ci portano all’interno del bosco di conifere e latifoglie ed un bel sentiero ci fa raggiungere la base delle pareti rocciose del Clap Varmost. La base della parete è percorsa da un sentiero sul quale ci innestiamo e seguiamo a destra mentre a sinistra è quello di ritorno. Qui un cartello con il logo della ferrata ed una scritta “start” danno inizio alla salita vera e propria per la quale bisogna essere dotati di attrezzatura idonea.
LA FERRATA
Nei pressi della parete si scende alcuni metri per immettersi, attraverso un ponte in larice , nella stretta spaccatura tettonica molto suggestiva che separa l’avancorpo dalla massa rocciosa del Clap Varmost. Dall’interno della cavità si inizia a sinistra la salita : alcune staffe ci fanno raggiungere una scala a pioli con la quale ci si porta in vetta ad una guglia sulla quale è possibile fare una sosta (rimanendo però assicurati alla fune). Questo è un bellissimo punto panoramico del percorso, dal quale è possibile ammirare la valle e la parete sud del Varmost, scoprendo gran parte del percorso che si andrà a compiere. Dalla guglia si attraversa il vuoto lungo un traballante ma sicuro ponte sospeso di 8 metri (la corda di sicurezza alla quale assicurarsi è sempre presente e bisogna attaccarsi, come ricordato dalle tabelle), raggiungendo la parete principale. Dopo il ponte, un facile tratto diagonale porta ad un bivio dove è possibile valutare se si è in grado di proseguire la salita sul tratto più impegnativo, oppure decidere di rientrare al sentiero lungo una breve discesa attrezzata. Sino qui circa 15 minuti dall’attacco. Da qui inizia la parte più impegnativa: si salgono un paio di metri in verticale e si trova subito un breve tratto piuttosto sporgente dove è necessario farsi forza sulle braccia per superare il breve passaggio. Inutile indugiare! Una doppia fune permette di assicurarsi e di aiutarsi, anche con l’ausilio di indispensabili staffe per i piedi. Successivamente, sempre attrezzata perfettamente, la via ferrata ci fa superare una parete in verticale , per poi tagliare dapprima verso destra e successivamente verso sinistra (staffe e corde fondamentali e ben posizionate). Incontriamo a questo punto un altro breve tratto più sporgente del primo, tuttavia molto breve e quindi meno difficile. Lo superiamo usando la forza di braccia. Si prosegue vero destra su di una cengia fortemente inclinata ma munita di cerchi diagonali per i piedi. Qui la parte del leone la fa solo l’esposizione , perché la difficoltà non è certo elevata. La cengia finisce su di uno spigolo esposto sul vuoto. Si prosegue su terreno meno difficile, ma sempre con concentrazione causa l’esposizione. Superato questo passaggio si esce in un canale erboso . Da qui si prosegue per pendii erbosi e rocciosi sempre assicurandosi al cavo ma senza nessuna difficoltà sino alla croce di vetta (poco più di un’ora dall’attacco se non c’è nessuno, ... anche 2 ore se si trova fila!!). Da qui si gode un panorama incomparabile a 360° che spazia dalle Alpi Carniche, alle Giulie, alle Dolomiti e alla sottostante valle del Tagliamento.
DISCESA
Un sentiero scende verso nord nel bosco fino all’accesso alla stazione superiore della seggiovia che si raggiunge in meno di trenta minuti.
CONSIDERAZIONI
Da qui alla vetta -1751mt- con un dislivello in ferrata di 250 metri. Di questi un centinaio piuttosto difficoltosi, da affrontare di forza. L’esposizione è piuttosto accentuata, tuttavia le attrezzature sono ottime ed eccellentemente posizionate. Nel complesso una breve ferrata acrobatica con accesso immediato e rientro su sentiero.
Commenti
bella ferrata con forte esposizione, nessun passaggio veramente impegnativo. Lunga quanto basta visto il tipo di percorso. No principianti.
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