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S I C U R E Z Z A
V I S I B I L I T A'
La causa che limita la visibilità è la presenza di pulviscolo,liquido o solido,nell'aria come la nebbia o foschia (goccioline o cristallini d'acqua),la precipitazione (gocce o fiocchi neve),il fumo (fuliggine) ,ed in presenza di molto vento,la polvere (sabbia o neve) sollevata e trasportata.
La nebbia è sicuramente la causa più frequente che limita la visibilità in montagna. La nebbia altro non è che una nuvola bassa e quindi le montagne alte sono più frequentemente avvolte dalle nubi rispetto a quelle più basse. Prevedere la visibilità in montagna è piuttosto difficile e spesso le nebbie si formano su alcune montagne e non su altre. Nella stagione calda,una giornate di bel tempo è spesso caratterizzata dalla formazione,nella tarda mattinata,da cumuli sui rilievi la cui base tende ad alzarsi con il salire della temperatura durante le ore più calde. Va però ricordato che al pomeriggio sono più probabili i temporali. In generale la visibilità in montagna è ottima al primo mattino per poi peggiorare nelle ore più calde e migliorare successivamente in serata con la dissoluzione dei cumuli. Alle quote inferiori è tuttavia frequente osservare un'evoluzione diversa della nuvolosità specie in primavera ed in autunno o dopo una giornata di pioggia. In questo caso l'aria umida che ristagna nelle valli,a causa del raffreddamento notturno,può dar luogo alla foschia o nebbia. Con il levar del sole la foschia tene a dissolversi e si osservano le nuvole "salire" sulle montagne per formare dei cumuli già in mattinata. Se l'umidità in quota è bassa i cumuli si dissolvono presto. Quando si verificano queste condizioni,in montagna la visibilità sarà ottima al mattino e poi peggiorerà temporaneamente in tarda mattinata per poi ritornare successivamente ottima. In condizioni di cielo nuvoloso o prima del passaggio di un fronte freddo vi è solitamente un aumento della foschia e la quota delle nuvole tende ad abbassarsi. Solitamente dopo il passaggio di una perturbazione la visibilità migliora nettamente: in questi casi l'aria è tersa e solitamente spira un freddo vento da Nord quindi bisogna stare attenti ai raggi ultravioletti ed al freddo più ache alla nebbia. Se il flusso settentrionale non è molto forte e l'atmosfera instabile,bastano poche ore di sole perchè il cielo si annuvoli e si verifichino rovesci e temporali post frontali che possono limitare nuovamente la visibilità. Altri casi di scarsa visibilità sono rilevanti durante le forti precipitazioni nevose o piovose oppure quando c'è forte vento che solleva la neve o la sabbia. Quest'utlimo fenomeno avviene soprattutto nelle zone esposte a solitamente in prossimità delle vette. In caso di cielo nuvoloso anche in assenza di foschia o nebbia la luce diffusa rende diffcile riconoscere le asperità del terreno specie se innevato. Se la nuvolosità è compatta l'irraggiamento è molto ridotto e può essere necessario utilizzare l'illuminazione artificiale. La nebbia,fitta ed improvvisa,può disorientare anche l'escursionista più esperto.