Le vette gemelle d'Intermesoli

Percorsi non attrezzati con difficoltà tecniche contenute.

Le vette gemelle d'Intermesoli

Messaggioda dokkodo54 » 22/08/2019, 19:21

Per un amante dell'Appennino come me, era impensabile non salire la cima più alta di tutta la catena, la Vetta Occidentale del Corno Grande (2912m).
Tuttavia, pur giungendovi da una via non del tutto convenzionale :lol: l'affollamento trovato in cima mi aveva lasciato un retrogusto un pò amaro.
Avrei dovuto immaginarlo, vista la fila continua di persone in salita e in discesa sulla via normale. Un serpentone più fitto e più lungo di quello all'Hillary Step :lol:

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La fila sulla normale al Corno Grande (vetta Occidentale)
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Gente con ogni tipo di abbigliamento, calzature e preparazione alla Montagna. Qui l'accento romano fa da padrone, la scarpa da tennis è già considerata calzatura "tecnica" e gli sporadici passaggi di I grado "teribbili" :lol:
Roba da far inorridire i "parrucconi" del forum :lol:
Dopo aver visto ciò sul tetto del mio amato Appennino, necessitavo di far qualcosa di solitario, isolato e difficile da raggiungere.

Le cime gemelle del Pizzo d'Intermesoli (2635m) e della Vetta Settentrionale d'Intermesoli (2483 m) formano una coppia imponente che se ne sta un pò in disparte dalle vette più blasonate del Corno Grande e del Corno Piccolo (...a proposito, quest'ultimo ha una roccia da favola...).
Non ci sono impianti di risalita, queste Montagne bisogna guadagnarsele coi propri muscoli e col proprio sudore e, comunque le si guardi, per raggiungerle è necessario superare dislivelli importanti in zone totalmente prive di presenza umana.
Proprio quello che cercavo...

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Le cime d'Intermesoli (viste dal Corno Piccolo)
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Partenza di buonora dai Prati di Tivo in direzione della Val Maone: il giro è lungo e le temperature pomeridiane qui al centrosud sono piuttosto alte, quindi meglio sfruttare il più possibile le ore più fresche.
E poi, a quest'ora, quando non c'è ancora in giro nessuno, è più facile incontrare il Signore di questi luoghi: la Rupicapra pyrenaica ornata, detta volgarmente Camoscio d'Abruzzo.
Difatti già ne vedo uno che mi scruta dall'alto di una rupe alle pendici del Corno Piccolo.

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La prima sentinella
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La Val Maone, di chiara origine glaciale, è uno degli angoli più belli e intoccati di tutto il Gran Sasso. E' stretta fra le pendici del Corno Piccolo e le precipiti pareti del Pizzo di Intermesoli, che da qui sotto si mostra in tutta la sua imponenza.
Un sentiero - piuttosto semplice - la percorre tutta, dal borgo di Pietracamela fino alle Capanne, antichi ricoveri di pastori, e oltre.
Come tutte le valli glaciali, la pendenza è piuttosto contenuta eccezion fatta per qualche occasionale saltino, zone d'accumulo dell'antico ghiacciaio che l'ha modellata.

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La val Maone
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Salgo di buon passo ma senza forzare troppo, che per uno "stoppino" stanco come me le energie vanno centellinate con parsimonia :lol:
Il sentiero ufficiale per la Sella dei Grilli, prossima tappa dell'avventura, partirebbe proprio dalle Capanne, ma so che esiste una deviazione che sale più direttamente consentendo di risparmiare un pò di strada e anche di dislivello.
Difatti un ometto, defilato ma comunque visibile dal sentiero principale, mi segnala che è ora di imboccare questa traccia appena accennata e a volte un pò da interpretare.
Raggiunto il catino di ghiaie sotto al Pizzo d'Intermesoli si inizia a far sul serio. Ora occorre risalire il ripido versante erboso e ghiaioso che scende dalla Sella dei Grilli.

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Guardando indietro salendo alla Sella dei Grilli
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Re: Le vette gemelle d'Intermesoli

Messaggioda dokkodo54 » 22/08/2019, 19:28

Il sentiero traversa a lungo sotto una dorsale secondaria del Pizzo Cefalone per poi impennarsi decisamente lungo una lingua di ghiaie assai faticose da risalire.
Due passi avanti e uno indietro guadagno finalmente la sella. Qui si apre una vista spettacolare sulle vette circostanti, tutte abbondantemente sopra i 2000m.
Monte Portella, Pizzo Cefalone, Cima Wojtyla, Cima delle Malecoste, Pizzo di Camarda... tutte unite dalla lunga Cresta delle Malecoste.
Oltre naturalmente ai più conosciuti Corno Piccolo e Corno Grande.

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Il Corno Piccolo e il Corno Grande dalla Sella dei Grilli
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Una sosta qui è d'obbligo. Per il panorama e per rifiatare prima dello strappo finale.
Alla vetta del Pizzo d'Intermesoli mancano ancora circa 400m di salita su instabile ghiaione, oltre a un paio di ripidi camini rocciosi da risalire il primo in arrampicata (max I grado) e il secondo aiutandosi con la parete laterale, dato che il fondo frana solo a guardarlo.
Un tratto impegnativo, sia fisicamente che tecnicamente. Ci sono diversi punti piuttosto sdrucciolevoli ove una scivolata significherebbe ritrovarsi direttamente alla Sella dei Grilli o forse anche più in basso :lol:
Qualche camoscio monta la guardia anche qui, scrutando dall'alto quello strano essere che nonostante i ridicoli arti superiori riesce comunque il qualche modo a spostarsi in questo impervio ambiente.

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Altra sentinella
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Ci fossero i flagellanti ai lati del "sentiero" il quadro di sofferenza sarebbe completo :lol:
Ma, quando v'è la determinazione, l'esperienza e la conoscenza di sè stessi, qualunque salita finisce inevitabilmente per terminare. E così eccomi montare sulla cupola ghiaiosa del Pizzo d'Intermesoli.

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In vetta al Pizzo d'Intermesoli
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Vetta isolata che ripaga il raro salitore con un panorama eccezionale, privo d'ostacoli a tutto giro.
Ci si potrebbe anche accontentare così e ripercorrere il tutto a ritroso, ma sto bene e allora mi avvio verso l'anticima e inizio la discesa in cresta verso la vetta gemella. Cresta piuttosto larga e non difficile, in ambiente lunare.

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La lunga cresta verso la Vetta Settentrionale
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Giungo in breve alla sella fra le due cime, ove mi accoglie un intero branco di camosci. Piuttosto sorpresi dalla mia presenza, si lasciano abbastanza avvicinare prima di gettarsi giù per il versante quasi verticale del monte, per poi sparire in un lampo lungo una cengia da paura nota solo a loro.
Quello che riescono a fare questi animali in Montagna è veramente incredibile!

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Camosci sulla cengia da paura
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Re: Le vette gemelle d'Intermesoli

Messaggioda dokkodo54 » 22/08/2019, 19:47

Ora la traccia risale alla Vetta Settentrionale aggirandone sapientemente l'anticima con qualche semplice passaggio su roccia (uno un pò esposto: attenzione!).
Sul Pizzo d'Intermesoli si viene accolti da una piccola Madonnina, sulla Vetta Settentrionale da una croce di ferro minimalista.

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La Vetta Settentrionale d'Intermesoli
11.vetta.settentrionale.JPG (76.06 KiB) Osservato 7467 volte


Lungo il versante opposto inizia la lunga, lunga discesa che porterà nuovamente giù in in Val Maone a poca distanza da Pietracamela.
La prima parte attraversa una pietraia su ghiaie instabili, meno esposte di quelle in salita al Pizzo, ma che richiedono comunque la giusta dose d'attenzione (un passaggio in particolare, esposto, necessita di molta cautela).

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Tratto insidioso in discesa dalla Settentrionale
12.tratto.insidioso.JPG (107.03 KiB) Osservato 7467 volte


Superato questo tratto insidioso, si raggiunge una dorsale erbosa e qui ci si può in parte rilassare in quanto le difficoltà tecniche sono praticamente esaurite.
Occorre solo stare attenti a non perdersi. La traccia è spesso assente e la vegetazione a volte alta, ma viene in aiuto una segnatura abbastanza fitta che consente di mantenere la rotta.
Si cala ai margini della Conca del Sambuco, punto di raccolta delle ghiaie che si staccano da entrambe le cime e delimitato a est dal Picco Pio XI.

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La Conca del Sambuco
13.conca.del.sambuco.JPG (84.54 KiB) Osservato 7467 volte


La discesa continua a fianco del Picco dei Caprai attraversando la zona di frana del picco medesimo, montagna veramente rotta e pericolosa, fino a giungere, finalmente, ai margini del bosco.
Ora il percorso non presenta più alcun problema se non la gestione della fatica, che comincia a farsi sentire dopo il lungo cammino alle spalle.

14.retrospettiva.JPG
Retrospettiva della discesa, ma la strada è ancora lunga...
14.retrospettiva.JPG (79.42 KiB) Osservato 7467 volte


Si procede lasciando a destra il Colle dell'Asino e finalmente si cala nel torrente Arno, qui piuttosto vivace, che si attraversa su un ponticello di ferro.
Oramai siamo sulla strada di servizio della centrale idroelettrica che illumina Pietracamela. L'opzione più semplice sarebbe scendere a questo bellissimo borgo e da qui rientrare in auto ai Prati di Tivo.
Ma, essendo la mia auto ancora parcheggiata ai Prati :lol: mi tocca risalire per altri 300m di dislivello lungo la valle. Ne avrei fatto volentieri a meno, il giro sarebbe stato ugualmente lungo a sufficienza, ma la soddisfazione di aver compiuto questa avventura me li rende talmente leggeri che quasi non me ne accorgo.
Bilancio finale della giornata: rupicapre qualche decina, umani zero. Proprio quel che cercavo... :lol:

Alla prossima,
dokkodo

Qualche dato dal GPS.
Sviluppo totale: 18.5Km
Dislivello positivo: 1920m

Se vi serve la traccia GPS fatemelo sapere, ma non credo che ci sarà la fila a chiedermela :lol: :lol: :lol:
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Re: Le vette gemelle d'Intermesoli

Messaggioda Laustorre » 22/08/2019, 20:28

.....interessante,oltretutto per me gli Appennini totalmente sconosciuti(se non per qualche toccata e fuga a funghi....).
Provoco....
....organizza una Bradipata....però potrebbe chiamarsi....Bradokkata.....un giro di sabato sul medio facile,arrivo zona rifugio,pranzo,4 risate, ritorno....in giornata anche,cosi zona Lombardia,Toscana,Reggio Emilia,Veneto possono fare andata e ritorno e invece per chi vuole si fa anche la domenica....potrebbe essere Bismantova??...chi vuole ferra e chi vuole trekka, chi vuole arrampica...o chessò....pensaci.
Ciao
Laustorre
 
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Re: Le vette gemelle d'Intermesoli

Messaggioda gianverd » 23/08/2019, 11:14

Sky92 ha scritto:Solamente perchè l'Abruzzo è troppo lontano, sennò un pensierino prima o poi ce lo avrei fatto :lovemo:

Già anch'io..
saluti
GV
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Re: Le vette gemelle d'Intermesoli

Messaggioda Lariano » 23/08/2019, 14:55

ciao Dokkodo, guardo sempre con interesse i tuoi report in appennino, certo l'Abruzzo è distante ma una salita al Gran Sasso non dovrebbe mancare ad un buon escursionista, non solo per la salita, magari dalla direttissima che da sola vale il viaggio ma anche per vedere e "scoprire" posti nuovi .
Inoltre anche la fauna locale, intesa come umani, è una bella sorpresa se paragonata ad esempio a quella, molto competitiva di alcune zone della Lombardia...
Se organizzi una bradipata in appennino, magari più a Nord come suggerito da Laus, parteciperei volentieri.
Ciao e buone montagne.
Lariano
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Re: Le vette gemelle d'Intermesoli

Messaggioda dokkodo54 » 29/08/2019, 19:59

Un sentito grazie a tutti per i commenti al mio report.

No, non organizzerò alcuna "Bradokkata" in Appennino. La stagione in cui gestivo uscite di gruppo didattiche o anche solo ludiche post-corsi, per me è passata da un pezzo. E non tornerà.
Evito, inoltre, di far polemica esternando ciò che penso riguardo all'incontrare alcuni "personaggi" di 'sto forum.

Ma voglio ugualmente rivolgere a tutti un invito.

Vi invito ad andarci, in Appennino. Andate a visitarlo.
Ci sono zone splendide, dal Gran Sasso alla Laga, la Majella, i Sibillini e su su fino alle "mie" Montagne... Ci sono tante belle cose da scoprire, luoghi selvaggi ove restare a bocca aperta dalla sorpresa.
Le popolazioni di quei luoghi, in Appennino Marchigiano in modo particolare, sono ancora provate dagli eventi di tre anni fa, e hanno bisogno.
Hanno bisogno di turismo. Specialmente di quel turismo "di qualità" rappresentato dagli alpinisti, dagli escursionisti, dai "veri" amanti della Montagna.
Il viaggio per molti di voi è lungo, è vero, però i prezzi sono bassi, la gente è ospitale e disponibile. Si mangia bene e c'è tanto da vedere.
Secondo me ne vale la pena.

Buone Montagne,
dokkodo
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Re: Le vette gemelle d'Intermesoli

Messaggioda Laustorre » 29/08/2019, 21:31

Vedi Dokkodo, i problemi di pianerottolo tuoi sul forum, a me a Lariano e ad altri, non ce ne può fregare di meno.
Saremmo invece più interessati al Gran Sasso ad esempio...o a quell'escursionismo di solidarietà cui hai accennato.Mica ti si chiede tanto....noi ci si organizza un paio di macchinate...ognuno è responsabile delle chiappe sue ma tutti diligenti e allineati....suvvia....detto da uno che guarda l'uomo con ribrezzo ma apprezza molto l'uomo di montagna,quello che suda ma non di performance, quello che fatica ma non di gps e cronometri, quello che non fa selfie con la cima dietro e 2000 metri sopra di lui ma quello che si fa il selfie con la croce di vetta.....quello li....
....pensaci....
Laustorre
 
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Re: Le vette gemelle d'Intermesoli

Messaggioda Campioncino » 29/08/2019, 22:52

Occhio Dok... :nooemo: :lol:
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