Il dissipatore

Argomenti vari legati al mondo della montagna.

Re: Il dissipatore

Messaggioda Storm Sentry » 11/04/2014, 12:09

Daryo ha scritto:Esempio: la domanda iniziale di questo thread (lacerazione vs. altro sui set da ferrata).
E' meglio il gri gri, il cinch, il clickup, l'alpine up, l'ATC, l'otto, il secchiello, il brek, il mezzo barcaiolo, il reverso o scegli tu quale ? O quando sei pippa van tutti bene purchè tu stia attento e blocchi le cadute, il resto vien dopo? Con gli spit meglio uno, in ambiente un altro, con corde più sottili/spesse meglio un altro ancora, e in discesa in doppia un altro ancora?

Questo tipo di domande è affrontabile almeno parzialmente secondo me, ed è naturale che un principiante le faccia, anche solo per cercare una conferma a un'idea che si è fatto autonomamente (per il motivo che dici tu stesso e dice Storm: qualcuno dice qualcosa, e ci si rimugina sopra... ma poi serve una conferma o una smentita).


provo a risponderti io...e cerco di farti capire del perché Filippo risponde così...
se uno chiede "è meglio il carro armato, la bicicletta o il razzo interspaziale?" dipende da cosa ci devi fare....se devi andare in guerra, non puoi andarci in bicicletta, come non è il massimo andare dal panettiere con una torretta mitragliatrice e i cingoli

fuori di metafora...quelle cose che hai segnato tu sono diverse tra loro sia come utilizzo che come attrezzatura che prima di tutto occorre avere ben chiaro COSA fare...
a quel punto ci sono delle cose che vanno meglio, cose che vanno peggio, cose che NON vanno usate, cose che DEVONO essere usate.
Il concetto di "meglio" non esiste...oppure, è relativo....c'è chi dice che il meglio è il grigri perché va solo in falesia e ha sempre usato quello...
c'è chi proviene dall'alpinismo storico...e un po' per inerzia usa l'otto (per l'amor di dio "c'è chi gira in 126 e nessuno glielo vieta" [cit. altro forum])
c'è chi come me usa il reverso perché è uno dei pochissimi strumenti che vabnno bene in (quasi) qualsiasi situazione....ed è semplicissimo come dinamiche e meccaniche
c'è chi usa l'autobreak perché probabilmente è lo strumento migliore in assoluto...e l'alpine up di riflesso, ma c'è anche chi lo usa perché non sa o non vuole farsi un autoblocante...
c'è chi usa il grigri o il click up...salvo poi dover acquistare altri congegni quando devono fare una doppia

le variabili sono talmente tante (dimensione della corda, scorrevolezza del rivestimento esterno, lunghezza, esperienza di chi fa sicura, ambiente in cui ti trovi, condizioni della corda...soprattutto come uno si trova con i singoli strumenti....etc) che è impossibile consigliare..

anche perché alla fine quello che va bene per me non va bene per te...e viceversa
so di averti fatto ancora più confusione...è normale che si rimugina alla fine...
e l'importante è sempre provare sul campo...veramente, credimi, non puoi consigliare se va meglio uno strumento o un altro...specialmente in un forum o per mail.


E' vero, ma a volte ci si può arrivare da soli ed è il modo migliore come dici tu, a volte no, quando stai imparando; ma a volte pensi di aver capito e invece ti sei dato una motivazione sbagliata che rischia di metterti nei guai.
Non vado a destra o a sinistra: lo chiedo a te (generico) che mi stai insegnando, il perchè.
Se non lo capisco diventa una meccanicità cui rischio di non attribuire la dovuta importanza.
Sapere i perchè aiuta a dare la giusta importanza/priorità alle cose, e a metterci la testa quando le si fa; perchè le cose meccaniche sono le prime che smetti di fare, quando più o meno inconsciamente pensi di essere bravo (guarda il casco, o il nodo in fondo alle corde).
Posto che, in uno scenario "operativo" con rischi oggettivi per la sicurezza personale qualcuno comanda (l'esperto) e qualcuno ubbidisce senza fiatare (la pippa ovvero io), e punto, e sono assolutamente d'accordo.
Ma qui sul forum non siamo in tale scenario ;)
Ciao!


ecco...occorre fare uno sforzo, che è quello di cercare di NON arrivarci da soli....
non a caso Filippo quando ha iniziato, la prima cosa che ci ha detto è "dimenticatevi TUTTO quello che sapete....TUTTO....ma PROPRIO TUTTO.
poi è ovvio che se il nodo barcaiolo lo sapevi già fare prima del corso, ben per te...non vai a dire all'istruttore "eh ma io lo so già fare"...lo fai e basta
i "perché" si capiscono mano a mano...e non sempre si capiscono tutti...anche perché alle volte un "perché" non c'è...


mi viene sempre in mente il dialogo dell'Andrea, quando si calava con i boce; un tipo vicino gli fa:

"ehi, dovresti calarti con il prusik..."
Andrea gli risponde: "e perché?"
e l'altro: "e...perché si fa così...fanno tutti così"...

molti "perché" saranno alle volte soggettivi...ma spesso sono oggettivi, e sono relativi a cose che si capiscono neanche dopo mesi di prove...


ti faccio un altro esempio: per giuntare due corde c'è chi usa il nodo galleggiante...altri usano il doppio nodo inglese...quale va meglio? ognuno ti darà una risposta diversa...e c'è gente pronta a scannarsi per questo. io ho una mia opinione, ma la tengo per me

altro esempio: ci si lega alla corda con il doppio otto o con il bulino ripassato? (c'è qualcuno anche che si lega con il bulino singolo)...ognuno ti dirà il proprio "perché"...ma un vero perché non c'è...non dimentichiamo che ogni nodo, tutti...riducono la resistenza della corda. di quanto? dipende....

io penso che sia meglio conoscere più tecniche possibile...ma alla fine usarne solo una...usare quella e sempre quella...

sempre per il motivo per cui un nodo, un attrezzo, una tecnica occorre saperla fare sia quando sei a casa e la stai provando, sia quando sei in parete, su una sosta a 200 metri d'altezza, con le scarpe che fanno male e che scoppi dal caldo...fidati...non riesci neanche a fare un bachmann se non lo sai fare a menadito


credimi, le variabili sono talmente tante che è impossibile dare delle direttive precise (anche perché io non ne ho le competenze)...esiste la pratica sul campo...
so che purtroppo non sempre si riesce a fare, ma in questo campo è la miglior maestra....anzi, è l'unica.
Ultima modifica di Storm Sentry il 11/04/2014, 12:13, modificato 1 volta in totale.
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Re: Il dissipatore

Messaggioda Storm Sentry » 11/04/2014, 12:11

per tornare in tema ferrate....

l'argomento lacerazione è uno di quelli fisicamente e tecnicamente più complessi...
soprattutto perché dipende sia dal peso, sia dal fattore di caduta, da tantissimi fattori, non ultimo le caratteristiche fisiche del materiale, compresa la resistenza alla torsione, alla tensione e allo strappo.
quando avvengono tali sollecitazione, ogni singolo set si comporta in maniera diversa...
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Re: Il dissipatore

Messaggioda fedipos » 11/04/2014, 12:12

Allora, Ezio e c. ,cominciamo a darci una mossa'? Proposta:un'intera settimana al rif. Madone de Fenetre nelle marittime francesi. Ci si arriva in auto e quindi possiamo portarci scorte di tutto, dai viveri al materiale senza dover fare 2/3 ore solo per il rifugio. Poi abbiamo il mondo: io manco da trent'anni, ma il quel massiccio ho salito oltre 150 vie e ho portato la moglie in viaggio di nozze a fare Il Couloir nord del Ponset. Logicamente: sono vecchio, ho seri problemi,dico seri, a scendere,nel senso che impiego più a venir giù che a salire, per il resto come metto le mani sulla roccia fino al 3° da primo vado come un proiettile, se poi posso scendere a doppie ci vado a nozze.Se pensate che possa essere un'idea, soprattutto quella di sopportare il vecchio, fatevi avanti.
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Re: Il dissipatore

Messaggioda ezio1961 » 11/04/2014, 13:01

Se si parla di agosto la "cosa" non e' abortita in partenza ed e' gia' tanto in queste occasioni.
Ovviamente essendo ferie ... a rimorchio ....... la Lux ( consorte ) che potrebbe anche passare una settimana a prendere il sole ( o le nuvole) , ma potrebbe anche "decidi 'd rampigne'" (decidere di arrampicare )... e' fatta cosi' le cose le fa solo se le aggradano sul momento E IN QUESTO CASO TE LA AFFIDEREI PROPRIO VOLENTIERI PER UNA ... DESGAGIA'.
Stiamo in contatto.
e........ cmq grazie per la disponibilita' .... moneta rara.
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Re: Il dissipatore

Messaggioda fedipos » 11/04/2014, 13:08

Ad agosto non se ne parla nemmeno perchè ho i campi in Brenta con gli speleo. Tra impegni vari il periodo potrebbe essere dal 20 al 30 luglio,così dovremmo essere fuori dalla neve dove rompe le palle e giustamente compattata dove serve. Poi passiamo alle mail personali perchè sono discorsi che agli altri giustamente non interessano.Idem per tutti.
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Re: Il dissipatore

Messaggioda pudra » 11/04/2014, 15:12

Daryo, io un'occhiata ai Manuali del CAI "Alpinismo su Roccia" e "Alpinismo su Ghiaccio e Misto" ce la darei... se non vuoi acquistarli, perlomeno nelle biblioteche delle sezioni del CAI e in alcune biblioteche comunali si trovano disponibili al prestito...
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Re: Il dissipatore

Messaggioda fudos » 11/04/2014, 17:09

x un buon alpinista, la neve non rompe le palle... :nooemo: :arremo:
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Re: Il dissipatore

Messaggioda tanin » 11/04/2014, 20:52

Toc, Toc, toc, è permesso entrare? (con il capo chino)Filippo, se provassi a dire di ...trovarci già ai primi di giungo per un week end dal venerdì alla domenica (io non sono ancora in pensione!!!!!) senza aspettare fine luglio, cosa ne diresti?

N.B. Ho scritto: "se provassi a dire...." pertanto non l'ho ancora detto!!!! :) non arrabbiatevi in anticipo.
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Re: Il dissipatore

Messaggioda fedipos » 12/04/2014, 5:57

Per me va benissimo, il problema è:dove andiamo ai primi di giugno? Io, onestamente, in mezzo alle tutine e alle tette in tutina di Arco e dintorni proprio non me la vedo.Poi mi tocca mandare a fanculo qualche istruttore in compagnia di qualche guida e la cosa ormai mi ha rotto. Avanti con le idee furbe.
fedipos
 

Re: Il dissipatore

Messaggioda tanin » 14/04/2014, 19:46

Leggo adesso: beh, io onestamente in mezzo alle ... tette "nella" tutine ci andrei, sempre che loro vogliano!!! (lo so, lo so, fondamentalmente son ... un porco!!!)
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