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Caratteristiche

  • Ferrata A - Facile
    Ferrata B - Moderatamente difficile
  • - attacco: 5' dal parcheggio
    - ferrata A: 15'
    - ferrata B: 30'
    - rientro : 15'
  • - ferrata A :40m
    - ferrata B: 90m
  • abitato di Soverzene
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Media valutazioni

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VALUTAZIONE FERRATA GOOGLE.MAPS

Via Ferrata PALESTRA di ROCCIA VAL GALLINA

PALESTRA ROCCIA "VII REGGIMENTO ALPINI"

segnalata da STEFANO DE MARCH - 2013

PERCORSO STRADALE

Occorre arrivare all'abitato di Soverzene-Bl, raggiungibile sia da Cortina D'Ampezzo (lungo la SS51) o sia da sud, lungo la A27, uscendo al termine dell'autostrada e proseguendo in direzione Cortina D'Ampezzo. Poco dopo si trovano le indicazioni per Soverzene-Bl, si attraversa un lungo ponte sul fiume Piave, si curva a sinistra passando davanti alla centrale elettrica e si prosegue costeggiando il paese. Dopo circa 1 km e un paio di rotatorie (tenere sempre la sinistra) si arriva a un bivio a Y con un capitello. Continuare verso sinistra al bivio, scendere lungo la strada e girare a destra e entrando nel grande spiazzo sterrato dove ci sono le indicazioni “Palestra di roccia di Val Gallina” e parcheggiare l'auto.

AVVICINAMENTO

Dal parcheggio si prosegue a piedi nel bosco verso la parete, ben visibile dal parcheggio stesso. Dopo pochissimi minuti, attraversando il torrente, si arriva in uno spiazzo sassoso. Da qui è possibile vedere, sulla sinistra, la parte di parete dove si trova la ferrata "A e sulla destra il diedro sulla roccia dove si svolge la parte iniziale della ferrata "B .

PERCORSO ATTREZZATO

Ferrata - A
Dallo spiazzo, si prende sulla sinistra un comodo sentiero fra i cespugli che in un paio di minuti giunge all'attacco, a circa 20 metri di altezza dallo spiazzo. La ferrata parte in leggera salita con una cengia verso destra lunga circa 10 metri, si sale poi decisamente aiutati sia da numerosissimi appigli e appoggi naturali sia dai fittoni e da scalette. Si prosegue poi verso sinistra lungo una cengia decisamente esposta  fino ad arrivare ad un piccolo spiazzo. Da qui ci si può brevemente riposare, se necessario, prima di salire su un camino verticale di circa 5 metri, anch'esso ben fornito di fittoni, scalette e appigli naturali . Si prosegue poi sempre verso sinistra su una cengia molto esposta, larga a tratti meno di 15 centimetri   per arrivare a un altro piccolo spiazzo che precede un secondo camino (più semplice del precedente). Si traversa brevemente verso destra e, salendo ancora di pochi metri si raggiunge il termine della ferrata. Da qui si prende il sentiero che, verso sinistra, in circa 10' conduce di nuovo allo spiazzo di partenza.

Ferrata - B

Dallo spiazzo, verso destra si scende a livello del torrente, da cui si raggiunge l'attacco che, sin dalla prima occhiata, fa intendere una difficoltà ben superiore rispetto alla ferrata precedente. I primi 10metri, perfettamente attrezzati, salgono verticali, dapprima in strapiombo   e successivamente in un camino di roccia friabile (attenzione ai sassi!!!)  e occorre decisamente issarsi verso l'alto con le braccia per la progressione. Si giunge poi in un piccolo spiazzo, sempre esposto  che precede un tratto verticale attrezzato ottimamente con scalette  a cui segue una cengia verso sinistra sensibilmente inclinata verso l'esterno . Qui ci si può riposare prima di iniziare il tratto più faticoso: salendo ancora due metri, il cavo esce verso l'esterno , in esposizione estrema e la progressione avviene verso destra tramite dei soli fittoni infissi nella roccia   e appoggi naturali decisamente esigui . Superato questo tratto si risale ancora agevolmente verso destra,  sempre in esposizione    fino a giungere a un altro tratto verticale attrezzato con fittoni e scalette che poi traversa di nuovo verso sinistra . Si giunge ora alla parte finale della ferrata che, salendo verticalmente dapprima su roccia e poi con l'ausilio di due gruppi di scalette attrezzate , arriva in cima dove le attrezzature terminano proprio in corrispondenza dell'inizio del sentiero. Tale sentiero (che collega il termine di questa ferrata con il termine della ferrata - "A") permette di raggiunge comodamente lo spiazzo, in 15' circa.

CONSIDERAZIONI

Recentemente ri-attrezzate, le due ferrate presentano caratteristiche fondamentalmente diverse. Le accomuna solamente l'esposizione, che può mettere in difficoltà chi soffre di vertigini. In particolare, la ferrata "A", per le sue peculiarità (il dislivello non eccessivo, la varietà dei passaggi, l'avvicinamento molto breve, la quota non elevata, impegno fisico limitato, attrezzature perfette, il rientro in sicurezza nel bosco, la ricchezza di appigli, l'esposizione, la possibilità di essere percorse in sicurezza praticamente tutto l'anno) costituisce sicuramente un percorso attrezzato ideale per il neofita che voglia approcciarsi alla via ferrata, sperimentandone tutte le caratteristiche di base, compresa l'esposizione. Se ne consiglia quindi la percorrenza a chi deve “rompere il ghiaccio” o ha appena acquistato l'attrezzatura ma non se la sente di forzare su dislivelli più impegnativi. La ferrata "B", invece, è molto più tecnica, richiede maggior impegno fisico e costituisce un'ideale preparazione a chi ha come obiettivo le grandi “classiche” dolomitiche. Pertanto, pur con breve dislivello, i frequenti passaggi strapiombanti e in esposizione estrema ne consigliano la percorrenza a chi ha già un po' di esperienza e, soprattutto, assenza di vertigini. Entrambe le ferrate possiedono, come detto,un rientro comodo con un sentiero che solo a tratti un po' esposto  ma comunque molto panoramico sulla valle sottostante .

Commenti   

+3 #14 SILVESTRO CESCHIN 2020-11-16 13:00
Fatte varie volte in ottobre 2020.Le ferrate sono tre ferrata A,B,C, appena si arriva abbiamo la "C" tutta a sinistra guardando in alto, la "A" un po' piu' a destra e la "B" di fronte :
Ferrata "A" è facile con un passaggio un po' esposto secondo me giusta per iniziare.
Ferrata "B" va su tutta verticale ci sono due tratti molto esposti da passare comunque si trovano sempre gli appoggi anche perchè ci sono molti scalini, pero' da non sottovalutare.
Ferrata "C" è cortissima si inizia con un traverso iniziale e poi si arriva subito al punto critico una parete verticale che butta in fuori con occhielli piantati nella roccia per appoggiare i piedi in quanto non ci sono appigli, monostante questo bisogna fare molta forza nelle braccia per tirarsi su la consiglio solo a gente esperta con un buon allenamento.
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+1 #13 Francesco 2018-09-17 20:12
Percorsa il 16/09/2018 nuovamente, a distanza di pochi giorni insieme ad alcuni amici.
Ferrata A: facile ma esposta, ottimamente attrezzata, si percorre comodamente in 20/30 minuti, utile ai neofiti per "rompere il ghiaccio".
Ferrata B: simpatica, molto esposta, due traversi che mettono alla prova chi non è abituato all'altezza ma nel complesso abbastanza fattibile anche da chi ci prova per le prime volte, si percorre comodamente in 40 min.
Scoperta: esiste una terza via, tutta a sinistra, molto breve; si inizia percorrendo una cengia in lieve salita e si arriva alla base di una parete da paura... 10/12 metri in tutto che iniziano con un tratto strapiombante di circa 2/3 metri per poi continuare in perfetta verticalità; un punto poco dopo metà in cui riprendere fiato e forze e poi ancora verticalità fino alla fine... In tutto 15 minuti di pura adrenalina! Da provare per i più esperti...
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0 #12 Francesco 2018-09-10 14:43
Ferrata B fatta il 10/09/2018: corta, verticale, ben attrezzata ed esposta. Salendo senza usare gradini, cambre e pioli vari sarebbe da considerare molto difficile. Da non fare se si soffre di vertigini e assolutamente da non prendere sotto gamba! I picchetti sono molto vicini, anche troppo a volte, per cui la fune è tesa e da sicurezza; ci sono due o tre passaggi strapiombanti che possono mettere in difficoltà chi non è pratico.
La userò insieme alla ferrata della Memoria sul Vajont come palestra invernale in preparazione alle "classiche" nere ad alta quota. Nei giorni non affollati è interessante usare la A per scendere in alternativa al sentiero.
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0 #11 Giorgio Munaretto 2018-04-08 12:54
Attenzione su ferrata B, a 3/4 di percorso quando la ferrata si sposta sul lato in ombra (parete esposta a nord), prima delle scalette, si è staccato un pezzo di roccia (circa 50 cm x 30 cm), cui è attaccato un ancoraggio della ferrata (con la corda che ci passa in mezzo). Si trova su una cengia in posizione poco sicura.
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+3 #10 Fabio De Rossi 2016-12-07 05:52
ATTENZIONE FERRATA A: all'inizio della ferrata a metà del traverso iniziale verso destra si è staccato un grosso pezzo di roccia 3 metri cubi altri pezzi sono ancora su ma attaccati in maniera precaria e estremamente pericoloso passare lungo la cengia il cavo è parzialmente schiacciato !!!!!!!
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0 #9 Davide e Martina 2016-09-20 14:14
Percorsa il 19/09/2016
Due ferrate per allenarsi e divertirsi in un ambiente piacevole. Nessun incontro con le zecche fortunatamente!!
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+3 #8 fabio 2015-04-11 15:31
Percorsa il 04/2015 ferrata "A" facile ma non banale ottima per principianti per abituare all'esposizione passaggio chiave a circa metà percorso. Ferrata "B" breve(30 minuti)ma impegnativa con passaggi che richiedono buona tecnica di arrampicata e abitudine all'esposizione.
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0 #7 Endri Boscolo 2015-01-23 00:00
Percorsa il 12/10/2014 ferrate belle visto che si possono fare quasi tutto l'anno bassa quota buone anche x i principianti o x fare allenamento....
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+9 #6 Andrea Campioni 2015-01-23 00:00
Percorse il 05/09/2013. Una precisazione per chi arriva dal termine dell'autostrada A27 non bisogna seguire i cartelli per Cortina d'Ampezzo in quanto il raccordo con la SS51 avviene oltre il bivio per Soverzene. Prendere invece le indicazioni per Ponte nelle Alpi, portandosi così subito sulla SS51. Solamente dopo aver attraversato il paese Ponte nelle Alpi si trova la prima indicazione per Soverzene. A mio giudizio le difficoltà per queste due ferrate sono leggermente sottostimate. La ferrata A ha un passaggino moderatamente difficile. Lo strapiombo della B è classificabile almeno come difficile. Dopo queste due ferrate si può prendere in considerazione di salire anche quella della Parete dei Falchi.
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0 #5 Nicola S. 2015-01-23 00:00
Percorsa il 06/06/2013. Belle e brevi ferrate con tratti non banali ed esposizione anche molto pronunciata. ATTENZIONE alle zecche!.
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