Martedì, approfittando della giornata splendida a dir poco (almeno fino alla tarda serata), ho deciso di fare questo itinerario sulle montagne che adoro di più in assoluto: le Marmarole.
Partenza ore 5.00 da Casa, arrivo a San Vito ore 7.45 e partenza per il rifugio san Marco.
Da San Vito al Rifugio San Marco per chi cammina bene è circa 1 ora, quindi ho intrapreso il sentiero che conduce a forcella piccola, abbandonandolo poco prima di giungere in forcella per risalire il ghiaione che scende dalle pareti dello Scotter.
Risalito il ghiaione, molto molto friabile, si giunge (poco prima della fine) ad una larga cengia indicata con il disegno di un camoscio in vernice rossa.(l'itinerario è tutto abbondantemente segnalato da bolli rossi).
Percorsa la cengia, si aggira la parete dello Scotter con qualche passaggetto molto semplice di arrampicata fino ad avere una vista magnifica sulla Val D'oten e sul Rif. Galassi.
Da qui si risalgono 2 cengie (qui ho trovato differenze rispetto alla guida Berti, che dice di risalire direttamente un camino con un masso incastrato [questo passaggio è dopo...]) molto friabili e anche piuttosto esposte, fino a giungere su un camino (probabile II° grado), ed uscire ormai in prossimità del passo. Mancano poche roccette da fare alcune in salita altre in discesa.
Dal passo del camoscio si potrebbe anche provare la cima dello scotter con passaggetti di I°+ o al massimo II°, ma devo dire che il marciume della roccia in questo ultimo tratto è veramente evidente e la successiva discesa potrebbe risultare alquanto problematica, perchè anche avendo la possibilità di fare una doppia, dove la attacchi su roccia del genere?.....
Dal passo del camoscio al bivacco Voltolina, la discesa si sviluppa dapprima su roccette poi, su sfasciumi di vario genere. Io sconsiglio vivamente di fare il passo del camoscio in discesa verso San vito, non tanto per le difficoltà, alquanto contenute, ma per la roccia veramente molto, molto friabile.
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Dal bivacco Voltolina, ritorno per la cengia del doge al Rif. San Marco, itinerario tranquillissimo, se non per 2 passaggetti oggettivamente esposti, ma purtroppo attrezzati con cordino metallico. Se non ci fosse penso che si potrebbe parlare di I+° grado.
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Vista dalla parte finale della cengia del Doge verso forcella grande:
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I bastioni su cui vi sono alcune bellissime vie che sono in programma per il prossimo anno....:
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