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Caratteristiche
- Facile,attacco moderatamente difficile con difficoltà superiore al resto della Via.
- - salita 3.30h
- discesa 1.30h - Complessivamente in salita 800mt.
- - Comune di Magrè
- abitato di Favogna - STAMPA
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Media valutazioni
Difficoltà tecniche | 1.3 |
Esposizione | 2.2 |
Varietà passaggi | 2 |
Impegno fisico | 3.2 |
Interesse paesaggistico | 1.9 |
Numero votazioni | 36 |
Links
VALUTAZIONE FERRATA GOOGLE.MAPSVia Ferrata di FAVOGNA
ALTOPIANO di FAVOGNA
BY - VIEFERRATE.IT - 2014
PERCORSO STRADALE
Al casello autostradale S.Michele all'Adige -A22- uscire e proseguire in direzione Salorno e successivamente Roverè della Luna della Luna. Oltrepassare quest'ultimo ed al bivio Caldaro-Salorno (poligono di tiro) proseguire a sinistra per il primo dove dopo circa 4km si trova lungo il margine sinistro della strada il cartello indicante la via ferrata della Favogna ma attenzione che il posto auto è ridotto.
AVVICINAMENTO
Il sentiero conduce ripidamente all'attacco in 10', anzi, alcune decine di metri prima dell'attacco vero e proprio si superano pochi metri di facile roccia con l'ausilio di un cavetto oltre il quale si può apprezzare un bel panorama sulla Piana Rotaliana . In un nascosto anfratto troviamo poi la targa indicante l'inizio della ferrata-Alpenverain 1976.
LA FERRATA
Subito il punto più impegnativo della ferrata rappresentato da un camino verticale di una decina di metri superabile grazie a cavo, staffe e vari appigli naturali . Dopo questo brusco "salto" verticale, che può impensierire i più inesperti, ci si addentra in un canale con presente parecchio materiale detritico e ciò ne raccomanda attenzione nella progressione visto che siamo ancora sulla linea d'attacco della Via. Dal profondo solco se ne esce sulla sinistra -freccia rossa- e dopo pochi passi nella vegetazione ci si trova di fronte alla grande placconata che si supera tramite una comoda serie di staffe metalliche , alle quali ci si assicura direttamente non essendom presente il cavo metallico, eccetto i primi 2mt dove bisogna affrontare 2 passaggi in arrampicata -I° grado- abbastanza facili . Dalla placca si esce a destra, si percorre una breve cengia panoramica , e si raggiunge una vicina scala inclinata che permette di raggiungere rapidamente il margine superiore della parete. A destra, si scavalca un intaglio attrezzato con cavo e si prosegue lungo un breve sentiero tra arbusti per scendere leggermente in una stretta gola attrezzata dove parte la seconda scala stavolta leggermente strapiombante al termine della quale si procede poi lungo alcune facili roccette dove il cavo viene utilizzato come scorrimano . Si rimonta il solco seguendo la fune sulla destra , su roccia più solida rispetto al fondo del valloncello. Poco oltre traversiamo verso destra una paretina esposta fino al termine del primo settore di ferrata, in coincidenza dello splendido terrazzo panoramico soprastante (550mt - grande vista sulla Val d’Adige e sulla Paganella - 45' dalla partenza). Dopo una eventuale pausa si riparte percorrendo un lungo sentiero , a tratti boschivo, di trasferimento in direzione della grande parete giallastra che ci sovrasta raggiungendo circa quota 900mt. Inizialmente la si aggira, alla basa, verso sinistra con il sentiero che si riduce ad una cengia rocciosa, poi si entra in una profonda fessura che si trova improvvisamente sulla destra e, sovrastati da imponenti strapiombi , si rimonta la parete con percorso che traversa continuamente verso destra arrivando ad un pulpito presso il quale si trova il libro delle firme - 980mt. Nonostante il libro la Via non è ancora terminata in quanto per raggiungerne la fine è necessario aggirare uno spigolo piuttosto esposto ma di difficoltà contenute e quindi superare alcune roccette che si "fondono" parzialmente nella boscaglia . La ferrata è finita, bisogna solamente spendere ancora un pò di fiato per superare un ultimo tratto di sentiero fino ad entrare nel bosco di Putzwald dove una precisa e continua segnalazione del sentiero porta in circa 30' alle prime case del piano sommitale di Favogna-1100mt.
DISCESA
Terminata la ferrata (quando dal sentiero si vede il Lago Caldaro), si prosegue lungo il sentiero segnato bianco-rosso AVS (sulla carta Tabacco è segnato come K) che porta all'interno del bosco prima con una leggera salita poi in discesa, si passa in una gola attraverso il bosco alla cui sinistra si vede una casa e alcuni recinti e poco più avanti sulla sinistra una malga in cattivo stato di conservazione e un'insegna commemorativa scritta in tedesco. Proseguendo si sale di fianco alla casa e si arriva a un piccolo borgo di case, su strada asfaltata (una delle quali ha due meridiane), si scende per 5' poi sulla sinistra della strada si incontra un cartello indicante See- Lago e segnavia (3) si prosegue in questa direzione e si arriva di nuovo ad una strada asfaltata dalla quale si scende a sinistra e si arriva dietro al ristorante Plattenhof. Dal Plattenhof si prosegue a sinistra sempre su strada asfaltata sino ad arrivare a Favogna di Sotto dove inizialmente troviamo delle case e a sinistra l'edificio dei vigili del fuoco, invece sulla destra più avanti si scorge il lago e la chiesa. Proseguendo la strada asfaltata segnata come sentiero 519 per un breve pezzo (circa 1km), dopo di che si arriva a un bivio, proseguire a destra dove si trova un cartello indicante la via più breve per Roverè della Luna: il sentiero 502B per circa 1.30h. Poco più avanti si trova una piccola cascatella, la si attraversa con un ponticello e il rio rimane così alla nostra sinistra per il primo tratto della discesa. Scendendo si perde velocemente quota, fino a d arrivare ad un punto nel quale incontriamo 2 metri di roccette facili in discesa,avanti 10 metri ci si rincontra con il rio e lo oltrepassiamo come da indicazioni guadandolo solo per un metro e mezzo ( due salti). Seguiamo il sentiero 502B e ci ritroviamo alla destra del rio e tra i vigneti a monte di Roverè. Scendendo si incontra una strada asfaltata un cartello indica Friederich -390mt- e un ponte ci riporta a sinistra del rio fino a Roverè. E' necessario oltrepassare l'intero abitato per poi raggiungere, in circa 4km di strada asfaltata, l'auto - 40'.
CONSIDERAZIONI
Parcheggiando, è possibile decidere se avere l'auto più comoda all'andata od al ritorno, nel secondo caso bisogna oltrepassare Magrè. Lasciata l'auto è necessario però ridiscendere in paese e dirigersi verso l'attacco come descritto nella relazione. Arrivati in cima alla ferrata e percorso il bosco, quando si giunge sulla strada asfaltata e 200mt prima del ristorante Plattenhof a sinistra c'è il sentiero di rientro per Magrè che può essere considerata come seconda alternativa di rientro rispetto alla prima per Roverè della Luna.
Commenti
Altre due note che possono rendere l'esperienza un po' meno piacevole a chi si cimenta per la prima volta con le ferrate, sono il cavo molto lasco (al punto che anche il mio compagno di ferrata lontano 3/4 metri se lo tirava lo faceva "ballare" anche a me e in alcune situazioni non è stato piacevole) e la parte in mezzo nel bosco abbastanza esposta senza cavi o forme di assicurazione.
Nel complesso bella ferratina, bellissimo il paesaggio sulla vall'Adige e l'arrivo a Favogna. Consiglio di farla in primavera o autunno in quanto tutta esposta al sole e d'estate questo potrebbe causare problemi.
Giornata leggermente ventosa quindi il sole non a dato fastidio.Ferrata abbastanza semplice, a parte il primo camino e il tratto di scalata prima delle staffe. Ho parcheggiato la macchina vicino agli impianti sportivi di Roverè. La discesa in Val Inferno nel bosco è piacevole ma piuttosto ripida (consigliabile usare un paio di bastoncini da trekking). Come da cartello all'inizio della ferrata, attenzione alle zecche.
Panorama assolutamente degno di nota.
A mio avviso, che sono un principiante, la via non sarebbe da consigliare ai neofiti. Alcuni passaggi sono piuttosto esposti e taluni "salti" da chiodo a chiodo al cordino potrebbero essere ridotti.
Ci sono parecchi passaggi non assicurati dove probabilmente la corda non sarebbe superflua. Molto ripida la discesa
Davvero bel percorso, lunghetto ma da soddisfazione. Forse non proprio per principianti ma facile tutto sommato.
Il cordino spesso è davvero molle.
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