Cerca

Caratteristiche

  • Moderatamente difficile.
  • Partenza da:
    - Capanna Alpina 7.15 / 7.45h
    - rifugi Fanes 6.00 / 6.30h
    - Cortina Fiames 8.45 / 9.00h
  • Partenza da:
    - Capanna Alpina 1100mt ↑e 1100mt ↓ di cui ferrata: 300mt ↑ e 200mt ↓
    - rifugi Fanes (da Pederu 500mt in più) 820mt ↑e 820mt ↓ di cui ferrata: 300mt ↑ e 200mt ↓
    - Cortina Fiames 1700mt ↑e 1700mt ↓ di cui ferrata: 300mt ↑ e 200mt ↓
  • - rifugio Capanna Alpina
    - rifugio Fanes
    - rifugio Lavarella
    - bivacco della Pace
    - malga Fanes
  • STAMPA
  • versione PDF
  • Seguici su Facebook

Media valutazioni

Difficoltà tecniche \
Esposizione \
Varietà passaggi \
Impegno fisico \
Interesse paesaggistico \
Numero votazioni \
VALUTAZIONE FERRATA GOOGLE.MAPS 1 GOOGLE.MAPS 2

Via Ferrata "della PACE" - 1a parte

FURCIA ROSSA III

segnalata da PAOLO CORENGIA - 2008

Breve percorso dal punto di vista delle attrezzature metalliche ma ben più lungo dal punto di vista storico e dello sviluppo generale. Si snoda in parte attraverso un ambiente notevolmente isolato rispetto ai frequentatissimi percorsi dolomitici.

PERCORSO STRADALE

Lungo la strada per il passo di Valparola fino al ponte rio Sarè -1652mt- a 6.5 km da La Villa-Bz in Val Badia -1420mt- passando prima per S.Cassiano e l’Armentarola; oppure scendendo per 9km dal passo Falzarego verso la Val Badia, in direzione del passo di Valparola. Al ponte rio Sarè indicazioni per Capanna Alpina a 1.5 km. Parcheggio.

In alternativa, con accesso più lungo, si può arrivare da Pederu -1548m- (situato sul versante nordovest del Parco Naturale raggiunto a sua volta attraverso la Val di Rudo/ Rautal, che da San Vigilio/ St. Vigil, nel comune di Marebbe-Bz, conduce verso sud-est per 12 km. Parcheggio.

Lungo la strada Dobbiaco-Cortina (Statale 51 d'Alemagna) in località S. Uberto a quota 1.421m, da Cortina d'Ampezzo poco dopo il km 11. Parcheggio.

AVVICINAMENTO 1

Da Capanna Alpina:
Dal ristorante Capanna Alpina a 1726m si segue il segnavia n.11 e ci si incammina sulla sinistra orografica del Plan de Furcia, sotto le pareti delle Cunturines. Lasciato dopo qualche minuto a destra il sentiero per il rifugio Scotoni si continua sulla traccia di sinistra che, attraversato un boschetto di mughi ed un ponticello, prende a salire decisamente lungo la ripida costa boscosa. Con una serie di erti e faticosi tornanti il sentiero raggiunge una piccola ed invitante radura erbosa -1890mt. Seguono una serie di tornanti che ci portano rapidamente alla base delle rocce basali della Cima del Lago-2654m. Su terreno roccioso assicurati da parapetti ed aiutati da scalini di legno ed intagliati nella roccia , un cancello ci segnale che possiamo meritarci la splendida balconata erbosa del Col de Locia (2069m-50'). Una breve discesa , un piccolo guado e ci si inoltra in una ameno alpeggio a quota media di 2100m (sullo sfondo il Col Becchei-2794m). Passati sull'altro versante della valletta e superato un tratto ghiaioso, si tralascia a destra il bivio per la Forcella del Lago -2117mt- e sempre seguendo il segnavia n.11, in questo tratto comune a quello dell’Alta via n.1, si arriva al Plan de Sumorones un vasto ripiano erboso in cui indugia pigramente il bestiame al pascolo . Attraversato il ripiano, una breve salita porta alla verde insellatura del Passo Tadega (o Forcella da l'Ega-2157m-1.30h) che si apre ai piedi della vasta parete Nord Occidentale, segnata da ciclopiche frane di enormi massi precipitati dal Piz de Ciampestrin Nord. Ignorato il sentiero che a sinistra si inoltra nel vallone delle Cunturines si nota in lontananza la Malga di Fanes Grande . Prima di questa, in corrispondenza di un caratteristico pino cembro si trovano le indicazioni per la via della Pace a destra (1.30-2.00h) da Capanna Alpina. Seguendo le indicazioni ci si inoltra lungo un vecchio sentiero militare ripristinato nel 1973 . Dopo circa 20 minuti si esce dalla zona boscosa per risalire una zona rocciosa e riuscire in una bella radura prativa . Sullo sfondo a destra le Cime di Campestin, sulla sinistra le Cime di Furcia Rossa. In circa 30 minuti dal bivio siamo a quota 2250mt in presenza di un ulteriore bivio . Si tiene la sinistra seguendo le indicazioni VB -Vallon Bianco- e contornando la schiena settentrionale della cima di Furcia Rossa III (un bivio poco visibile a destra risale con qualche attrezzatura un canale che successivamente per terreno più facile risale la lunga dorsale settentrionale portando direttamente in cima) si entra nel Valun del Fosso . La strada segue sempre il percorso della bella mulattiera della prima guerra guadagnando quota con belle e decise serpentine . A quota 2402m un bivio importante in prossimità di una piccola sorgente (ex cucina) : a sinistra il sentiero VB per il monte Vallon Bianco (in caso di necessità seguendo questa strada in circa 30 minuti si arriva al bivacco Baccon-Barborka 2620m tra Cima di Furcia Rossa I e II dove durante la prima guerra vi era un osservatorio dell’artiglieria austriaca dotato di cupola corazzata, a destra quello FR per la ferrata di Furcia Rossa (1.00h circa da Fanes Grande). Si segue per la nostra destra una bella cengia larga anche se a tratti un pò franosa . Lo splendido percorso, a tratta incassato nella roccia , a tratti su ghiaia taglia in quota le cime di Furcia Rossa I e II (a sinistra salendo) e porta in una mezz’ora a quello che possiamo considerare l’attacco .

AVVICINAMENTO 2

Da Pederu:
Questo avvicinamento conviene in genere per chi preferisce alloggiare ai rifugi e spezzare l’escursione. Da Pederu -1540m- si sale al rifugio Fanes seguendo per circa 6km la lunga strada forestale (segnavia n.7) e le varie scorciatoie che vengono proposte sino all’Alpe di Fanes piccola dove sono situati i due rifugi Fanes e Lavarella-1.45h. D'estate è attivo un servizio di trasporto in jeep per gli ospiti dei rifugi. Dal rifugio Fanes -2060m- si seguono le indicazioni per il Passo di Limo 2172m che si raggiunge in circa 15/20 minuti. Sempre seguendo la strada si scende per poi guadagnare i magnifici prati dell'Alpe di Fanes Grande, si arriva in poco tempo alla Malga di Fanes Grande (2102mt-1.00h dai rifugi), in splendida vista delle Cime di Ciampestrin, delle Cime di Furcia Rossa e dei Monti Castello e Cavallo,che racchiudono il selvaggio e solitario Vallon Bianco . Da qui si prosegue come da Capanna Alpina.

AVVICINAMENTO 3

Da Cortina-Fiames:
Infine un lungo accesso, che permette un bel giro circolare scendendo poi dalla forcella Casale, si ha partendo da Cortina, località FIames e rientrando dalla forcella Casale per la val Travenanzes (pernottamento al bivacco della Pace). Ci si inoltra immediatamente nello splendido bosco e, dopo pochi minuti, ci si trova a transitare su di un ponte sopra una bella forra del Rio Felizon che, impetuoso, sfocia di lì a poco nel Torrente Boite. Proseguendo sulla strada forestale dopo suggestivi scorci e validi motivi fotografici si passa sul torrente Boite proprio dove in quest’ultimo sfocia il Rio Fanes, imboccando l’omonima valle. Si passa dalla località balneare Piani di Loa. Incalzando la carrareccia si giunge al Ponte Outo (ponte Alto). E’ questo uno dei punti panoramici più spettacolari della zona. Il ponte pare sospeso sopra il canyon profondamente incassato (poco meno di 100m) del Rio Travenanzes che confluisce nel Rio Fanes. Dopo un centinaio di metri, imboccando una traccia di sentiero segnalata, una cengia attrezzata porta sul bordo di una superba forra nella quale scorre la cascata di Fanes-1.00h. (Chi vorrà percorrere anche la facile ma scivolosa ferrata aggiunga ai tempi 45'). La carrareccia sale moderatamente con poche svolte, portandoci ad una diramazione. Superato il bivio a destra per il percorso attrezzato possiamo proseguire con il sentiero che taglia i tornanti della strada forestale, oppure seguire quest’ ultima a sinistra (segnavia n.10). Sentiero e strada si ricongiungono a quota 1679m. Entriamo ora in quella che è una tipica valle di erosione, il Rio Fanes forma in questo punto un’altra fragorosa e bella cascata (cascata Sbarco de’ Fanes) raggiungibile mediante un facile sentiero attrezzato. Proseguendo sulla carrareccia, ora in moderata pendenza, troviamo resti di quello che in guerra era un trincerone,passava infatti proprio qui il fronte austriaco (masso con epigrafe). Superato il piccolo e talvolta asciutto lago di Fanes -1832m- valichiamo un ponte che ci conduce in una riposante radura prativa. Superata una staccionata che segna il confine tra il parco Regole d’Ampezzo e quello di Sennes-Fanes-Braies, la strada aumenta di pendenza inoltrandosi nel bosco sempre costeggiando il rio. Continuando a salire la vegetazione si fa più rada, regalandoci scorci sul Vallon Bianco alla nostra sinistra, racchiuso ad anfiteatro dalle sei cime di Furcia Rossa -2806m- e dai monti Castello, Casale e Cavallo, per le cui creste passava il fronte austriaco. Con poche svolte la forestale ci porta in prossimità di un bivio a 2050mt di quota: a sinistra per l’Alpe di Fanes Grande, a destra sentiero per il passo di Limo. Sin qui 2.45h 700 metri di dislivello. L’itinerario ci porta a svoltare per l’Alpe di Fanes che raggiungiamo in un altri 15 minuti di marcia. Da qui si prosegue come da Capanna Alpina.

LA FERRATA

La corda fissa permette di abbassarsi ad "acciuffare" due belle scale verticali . Ne seguono altre 2 inclinate sempre in discesa , grazie alle quali, con l'aggiunta di un breve tratto di solo cavo si riesce su ghiaia e da qui rapidamente con salita un pò affannosa alla forcella fra Furcia Rossa II e Furcia Rossa III . Si passa accanto all'incavo rimanendo sul fianco della montagna ed in pochi minuti si è circa a 2400m. Da questo punto si vede bene lo sviluppo della parte ripida o quantomeno in salita della ferrata che oltrepassa la parete di fronte . Si inizia superando una serie di facili roccette dove il cavo ha praticamente funzione di scorrimano arrivando così alle 3 scale metalliche che dal 2002 hanno sostituito quelle ormai precarie lignee installate da Schaumann nel 1975 separate fra loro da un breve tratto più verticale attrezzato anche con una cambra ed un breve passaggio su fondo detritico . Usciti dalle scale si raggiunge una terrazza detritica che va percorsa in salita verso destra sino a raggiungere un salto verticale che rappresenta un pò il passaggio chiave della Via più per conformazione che non per difficoltà. Per mezzo di cambre infisse nella parete si vince abbastanza agevolmente l’ostacolo prestando comunque attenzione visti i primi metri leggermente strapiombanti . Si esce in diagonale a sinistra da prima su un esposto traverso roccioso poi all'interno di un canalino che invita alla prudenza per non smuovere il numeroso materiale detritico presente per portarsi all'interno di un largo camino ben attrezzato con cavo e staffe si sbocca sulla schiena del monte, in vista della cima ormai prossima. Si contorna la montagna sul lato nord e si merita la vetta . Questa è adornata con una suggestiva panchina ricavata da un cannone e da un croce in legno molto semplice (come è giusto che siano in queste zone dove si svolsero aspri conflitti) . (4.00/4.30h da Capanna Alpina; 3.30h dal rifugio Fanes; 6.00h da Cortina-Fiames). Fra le tante vette spiccano imponenti e 3 Tofane . Dalla cima, mantenendo indossato l'equipaggiamento di sicurezza, si ritorna in direzione sud scendendo per serpentine nel ghiaino e ad una forcella tra la cima III e la cima IV a quota 2700m circa . Oltrepassata la forcella ci si porta sul lato occidentale della Cima di Furcia Rossa IV per scendere definitivamente. La discesa nel Vallon Bianco avviene attraverso uno strapiombo alto quasi 100 metri, percorso da un audace quanto spettacolare impianto di camminamenti militari rimesso in opera nel 1975. I passaggi non sono difficili ma solo esposti e comunque ben assicurati. Si discendono 2 scale appoggiate poi alcuni tornanti su terrazzone detritico raggiungendo così altre 2 scale più ripide verso sud ad imboccare la famosa traversata in parete che piega decisamente a nord sempre protetta da un diedro ben inclinato. Diverse scale a pioli sicure, ben appoggiate ed assicurate con doppio cavo permettono di scendere rapidamente ed in sicurezza fino ai piedi della parete, 2570m, che si raggiunge per un ultimo tratto attrezzato con corda . Da qui è inevitabile uno sguardo verso l’alto per apprezzare il percorso di discesa appena intrapreso .

PAGINA 1 >>2

Commenti   

+1 #3 Silvio 2022-07-04 10:24
Percorsa il 01/07/2022 partenza da capanna alpina ore 4.45 raggiunta la cima del Vallon Bianco, poi percorso tutto il sentiero "ferrata della Pace" con sosta al bivacco della Pace a mezzogiorno. Poi cima del M. Cavallo e discesa lungo il canalone che si raggiunge proseguendo la cresta. Discesa fattibile che fa risparmiare un ora e mezza. Un rivolo di acqua lo si trova al bivio tra il vallon bianco e l'inizio della ferrata della pace. Giro lungo 10.30 ore 25 km ambiente stupendo.
Citazione
+7 #2 Daniele 2017-07-16 12:48
Percorsa il 14/07/2017 all'interno di un giro di 2 giorni con notte al bivacco della pace che ci ha portato a scoprire diverse cime del parco. Tecnicamente ferrata facile, direi più simile a un sentiero alpinistico attrezzato, per questo non consigliata a inesperti (per alcuni passaggi non protetti ma tecnicamente semplici) ma il discorso cambia per il valore storico immenso e il contesto paesaggistico di prim'ordine con viste su molti gruppi dolomitici e in primo piano le imponenti Tofane dal loro versante meno turistico. Obbligatoria più che consigliata la salita alla Croda del vallon bianco per il suo valore soprattutto storico. Percorso lungo ma appagante in un contesto bello e poco frequentato! Vivamente consigliata.
Citazione
+11 #1 Giampaolo Peccolo 2016-08-15 09:47
Percorsa il 14/8/2016. Se solitamente 3 ore di avvicinamento sono un elemento poco allettante, questa escursione rappresenta l'eccezione. Grandi scenari, sempre diversi, alpeggi con cavalli liberi al pascolo, torrenti, cenge vertiginose, ghiaioni da scendere di corsa. Di fronte a tanto spettacolo, la facile ferrata che sale alla cima passa quasi in secondo piano, non essendo migliore di tante altre, se non fosse per la curiosa panchina ricavata da un vecchio cannone in cui posare per la foto. Ma qui sono tutte le 8 ore ad essere una continua scoperta. Queste sono le ferrate più vere a mio avviso: quando la ferrata è un "mezzo" per vivere da vicino la montagna, e non il "fine". Sontuosa giornata, in un angolo tutto da scoprire nel cuore del Fanes-Sennes.
Citazione

Aggiungi commento