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Caratteristiche
- Facile, con un tratto Moderatamente difficile.
- - 2.00h ca. ferrata
- 40' ritorno. - 150 metri ca.
- abitato di Sordevolo.
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VALUTAZIONE FERRATA GOOGLE.MAPSSentiero Attrezzato dell' INFERNONE
VALLE ELVO
segnalato da MANCARELLA DONATO - 2010
Più che di una via ferrata vera e propria si tratta di un sentiero attrezzato che si sviluppa all'interno del torrente Elvo, in località Sordevolo,risalendo il tratto più affascinante del corso d'acqua denominato Infernone.
PERCORSO STRADALE
Sordevolo-Bl è raggiungibile utilizzando l'autostrada A4. Uscire a Carisio e seguire le indicazioni per Biella. Pochi chilometri prima di raggiungere Biella immettersi nella circonvallazione ovest e continuare seguendo le indicazioni stradali per Sordevolo.
AVVICINAMENTO
Attraversare il paese e dirigersi nel centro abitato,superata la piazza della chiesa seguire le indicazioni per la ferrata. Si consiglia di lasciare l'auto presso il parcheggio pubblico quando pochi metri più avanti la strada scende (via Bagneri). Parcheggiare e seguire la strada asfaltata, che in seguito diviene sterrata. Mantenere la strada sterrata evitando il primo bivio che porta a una cascina, scendere fino ad incontrare un pannello che indica l'inizio della ferrata (10-15 minuti dall'auto).
LA FERRATA
Si passa sotto il vecchio ponte di pietra per Bagneri e si continua per un lungo tratto costeggiando il margine di una condotta idraulica assistiti da corde fisse . Continuando su sentiero tra corde fisse e cavi in acciaio si raggiunge così, il primo dei tre ponti tibetani. Questo ponte è molto aereo ed è lungo circa una quindicina di metri . Il percorso attrezzato ricomincia in discesa, si attraversa un ponte in pietra che riporta sull'altro versante del torrente e si continua su comodo sentiero, che si segue sempre fra bolli, cavi e ometti in pietra fino a tornare sul greto del torrente. Attenzione che a un certo punto sulla sinistra si incontrano dei segnali gialli fuorvianti che inducono a scendere in direzione del torrente su terreno insidioso e non attrezzato; ignorarli e proseguire in salita sul ben marcato sentiero principale. Si supera un traverso a lato di una bellissima cascata di acqua cristallina e in breve si raggiunge il secondo ponte . Superato anche questo ponte si entra nel tratto più interessante e relativamente più difficile del percorso. Qui il fiume scorre all'interno di una strettissima gola, in un ambiente di straordinaria bellezza . Usciti dalla gola si prosegue per un lungo traverso aiutati da corde fisse e poi su sentiero, inizialmente cedevole, fino a raggiungere il terzo e ultimo ponte tibetano . Si tratta di pochi metri di ponte, ma non per questo meno emozionate degli altri due. Un breve sentierino in salita porta al termine di questo entusiasmante itinerario .
DISCESA
Si risale il pendio su comodo sentiero fino a incontrare una mulattiera che sale dal paese. Continuare su strada asfaltata raggiungendo il punto di partenza.
CONSIDERAZIONI
La ferrata non presenta particolari difficoltà tecniche, ma considerando l'ambiente in cui si svolge,la presenza di tre ponti tibetani, i lunghi tratti umidi e/o fangosi (attenzione a non scivolare!) e la non sempre facile individuazione della traccia del sentiero rendono questo itinerario riservato a escursionisti con un minimo di esperienza. Sono presenti diverse vie di fuga ben segnalate che in caso di necessità portano rapidamente fuori dal letto del torrente. Assolutamente da evitare in caso di piena del torrente, possibilità di piogge o temporali.
Commenti
Paesaggio veramente molto bello!
Con un po di neve diventa moderatamente difficile, ma tutti possono farla.
Il ponte tibetano è in luogo stupendo !
Comunque bellissima.
Comunque l'abbiamo (mia moglie ed io) l'abbiamo trovata bellissima e ci ha stupito che un posto così stupendo non fosse pieno di persone. Abbiamo incontrato solo un'altra coppia.
Il primo ponte di funi che si incontra è quello più lungo e può intimorire soprattutto chi (come noi) non ne aveva mai fatti in precedenza. Comunque basta prendere un po' di coraggio, non guardare in basso e poco a poco si arriva dall'altra parte. Gli altri due ponti sono molto più corti e si fanno senza alcun timore. Tanto di cappello a chi l'ha attrezzata tutta con cavo e gradini di acciaio inox.
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