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Sentiero Attrezzato dell' INFERNONE

VALLE ELVO

segnalato da MANCARELLA DONATO - 2010

Più che di una via ferrata vera e propria si tratta di un sentiero attrezzato che si sviluppa all'interno del torrente Elvo, in località Sordevolo,risalendo il tratto più affascinante del corso d'acqua denominato Infernone.

PERCORSO STRADALE

Sordevolo-Bl è raggiungibile utilizzando l'autostrada A4. Uscire a Carisio e seguire le indicazioni per Biella. Pochi chilometri prima di raggiungere Biella immettersi nella circonvallazione ovest e continuare seguendo le indicazioni stradali per Sordevolo.

AVVICINAMENTO

Attraversare il paese e dirigersi nel centro abitato,superata la piazza della chiesa seguire le indicazioni per la ferrata. Si consiglia di lasciare l'auto presso il parcheggio pubblico quando pochi metri più avanti la strada scende (via Bagneri). Parcheggiare e seguire la strada asfaltata, che in seguito diviene sterrata. Mantenere la strada sterrata evitando il primo bivio che porta a una cascina, scendere fino ad incontrare un pannello che indica l'inizio della ferrata (10-15 minuti dall'auto).

LA FERRATA

Si passa sotto il vecchio ponte di pietra per Bagneri  e si continua per un lungo tratto costeggiando il margine di una condotta idraulica assistiti da corde fisse . Continuando su sentiero tra corde fisse e cavi in acciaio si raggiunge così, il primo dei tre ponti tibetani. Questo ponte è molto aereo ed è lungo circa una quindicina di metri . Il percorso attrezzato ricomincia in discesa, si attraversa un ponte in pietra  che riporta sull'altro versante del torrente e si continua su comodo sentiero, che si segue sempre fra bolli, cavi e ometti in pietra fino a tornare sul greto del torrente. Attenzione che a un certo punto sulla sinistra si incontrano dei segnali gialli fuorvianti che inducono a scendere in direzione del torrente su terreno insidioso e non attrezzato; ignorarli e proseguire in salita sul ben marcato sentiero principale. Si supera un traverso a lato di una bellissima cascata di acqua cristallina   e in breve si raggiunge il secondo ponte . Superato anche questo ponte si entra nel tratto più interessante e relativamente più difficile del percorso. Qui il fiume scorre all'interno di una strettissima gola, in un ambiente di straordinaria bellezza    . Usciti dalla gola si prosegue per un lungo traverso aiutati da corde fisse    e poi su sentiero, inizialmente cedevole, fino a raggiungere il terzo e ultimo ponte tibetano . Si tratta di pochi metri di ponte, ma non per questo meno emozionate degli altri due. Un breve sentierino in salita porta al termine di questo entusiasmante itinerario .

DISCESA

Si risale il pendio su comodo sentiero fino a incontrare una mulattiera che sale dal paese. Continuare su strada asfaltata raggiungendo il punto di partenza.

CONSIDERAZIONI

La ferrata non presenta particolari difficoltà  tecniche, ma considerando l'ambiente in cui si svolge,la presenza di tre ponti tibetani, i lunghi tratti umidi e/o fangosi (attenzione a non scivolare!) e la non sempre facile individuazione della traccia del sentiero rendono questo itinerario riservato a escursionisti con un minimo di esperienza. Sono presenti diverse vie di fuga ben segnalate che in caso di necessità  portano rapidamente fuori dal letto del torrente. Assolutamente da evitare in caso di piena del torrente, possibilità  di piogge o temporali.

Commenti   

+4 #17 Davide Barberis 2020-08-15 16:13
Percorsa il 15/08/2020 Un percorso stupendo attraversando i bellissimi ambienti creati dal torrente, soprattutto le gole rocciose. In diversi punti ci si può fermare a riva a rinfrescarsi. I tratti di ferrata sono talvolta molto semplici, quasi non servirebbe la corda (a volte metallica a volte tessile), altre volte più esposti ma comunque senza problemi. Il primo ponte è il più spettacolare per la lunghezza e le vibrazioni nel punto centrale, forse non adatto se siete di bassa statura perchè i cavi di assicurazione sono alti. Nell'ultimo tratto trovate un'enorme roccia nel mezzo del torrente attrezzata con scalini ed una fune, quasi fosse un bivio prima dell'ultimo tratto, ma in realtà non porta da nessuna parte, serve solo se volete osservare meglio la gola. Stampatevi una mappa di Sordevolo perchè al rientro non vi sono indicazioni per il parcheggio ed è facile perdersi.
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+3 #16 Vasco 2019-03-31 16:22
Percorsa il 31/03/2019, bellissima per la parte naturalistica, canyon con acqua turchese e in questo periodo di primavera con tutti i fiori.Di media difficoltà, i travisamenti sono la parte più emozionante ma per chi soffre di vertigini o non se la sente ci sono alternative oppure vie di uscita dal sentiero attrezzato.I complimenti per chi ha steso tutte le sicure, abbondanti e nuove per tutto il percorso, oltre al cavo di acciaio ci si può aiutare con l'aggiunta di una corda.Sconsiglio da farsi nei periodi di pioggia per il pericolo di scivolare.
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0 #15 Luca 2017-10-17 18:58
Percorsa il 16/10/2017. Giornata calda per la stagione. Ferrata molto semplice, come giustamente descritta, attrezzature in buone condizioni. Davvero molto molto bello il percorso che avrà poca valenza "fisica" ma degli scorci dell'elvo molto affascinanti. Sicuramente la ripeterò anche in altre stagioni, magari con un bel tuffo e un bel bagnetto! Direi adatta anche a bimbi non troppo piccoli per l'altezza dei cavi nei ponti tibetani che risulta essere perfetta per gli adulti.
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+1 #14 Lamberto Rosselli 2017-06-04 16:50
Percorsa il 03/06/2017... ferrata senza vere difficoltà alpinistiche, si può forse considerare un interessante e coinvolgente trekking naturalistico con una utile e necessaria assicurazione. Belli e ovviamente non banali i ponti tibetani, che sono forse gli unici punti, assieme a un tratto verso la fine a essere in un certo senso "esposti" e che a qualche neofita possono disturbare un pochino. Una ferrata consigliabile a tutti (muniti ovviamente di adeguata attrezzatura e accompagnati da almeno una persona un po' più esperta in materia.
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0 #13 Daniele Zanotti 2017-03-29 17:53
Percorsa il 29/03/2017.
Paesaggio veramente molto bello!
Con un po di neve diventa moderatamente difficile, ma tutti possono farla.
Il ponte tibetano è in luogo stupendo !
Comunque bellissima.
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+7 #12 Sergio Staffiere 2016-05-25 13:17
Percorso il 14/05/2016 come prima escursione didattica su percorso EEA nell'ambito del 13° corso di escursionismo avanzato organizzato dalla Scuola "Giulio Ottolini" della sezione di Bergamo del CAI. Il sentiero, accessibile anche agli escursionisti meno esperti, si snoda lungo un percorso di grande fascino, mantenendo costantemente in sottofondo il fragore dello scorrere impetuoso delle acque. Per quanto facile dal punto di vista tecnico, nasconde tuttavia qualche insidia residua in alcuni passaggi in traverso su roccia, nel tratto iniziale e finale del percorso, e nel costante stillicidio delle pareti che rendono particolarmente scivolosi i manufatti attrezzati (staffe e pioli) e i passaggi di raccordo, anche in piano. Particolarmente belli e suggestivi i tre ponti su fune, di diversa lunghezza ed altezza, da attraversare in scioltezza con piede fermo.
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+3 #11 Maurizio Suppo 2015-05-26 19:58
Percorsa il 909/05/2015. Prima ferrata in assoluto che ho fatto (ma vedo che in realtà non merita neanche il nome di "ferrata" ma quello più appropriato di "sentiero attrezzato".
Comunque l'abbiamo (mia moglie ed io) l'abbiamo trovata bellissima e ci ha stupito che un posto così stupendo non fosse pieno di persone. Abbiamo incontrato solo un'altra coppia.
Il primo ponte di funi che si incontra è quello più lungo e può intimorire soprattutto chi (come noi) non ne aveva mai fatti in precedenza. Comunque basta prendere un po' di coraggio, non guardare in basso e poco a poco si arriva dall'altra parte. Gli altri due ponti sono molto più corti e si fanno senza alcun timore. Tanto di cappello a chi l'ha attrezzata tutta con cavo e gradini di acciaio inox.
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+3 #10 Fabio Calzeroni 2015-05-22 07:22
Percorsa il 17/05/2015 Con la mia compagna cercando una meta x fare la nostra prima ferrata, ci siamo orientati su questa, e devo dire che se il buongiorno si vede dal mattino l'attività di frequentatore di ferrate è davvero dura...ma non demordiamo. Il posto è bellissimo ma oltre ai già citati tibetani che paralizzano (e specie il primo crea una sorta di imbuto con attese molto lunghe ora che passano tutti) ci sono alcuni tratti dove gli appigli sono davvero tosti, e l'onnipresente torrente impetuoso ti suggerisce di non sbagliare mai. I sentieri sono spesso scivolosi, ed in alcuni tratti di difficile individuazione, fra alberi schiantati e scarsa segnaletica, se non ci fossero i classici ometti sarebbe facile sbagliare e avventurarsi verso false piste scavate dall'acqua o dagli animali. Nel complesso bella esperienza, anche se fra ferrata, attese e ritorno, le ore sono state SEI e la fame ... si faceva sentire :-) ! alla prossima, ciao
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+1 #9 Carolina e Maurizio 2015-05-10 18:27
Percorsa il 09/05/2015. La ferrata é in un contesto naturale molto bello e selvaggio, con splendide pozze e cascate, tutta riparata tipo canyon. Di per sé abbastanza facile, ottima per prime esperienze (tranne il primo ponte tibetano, "shock" iniziale). Consigliamo di percorrere velocemente la prima parte del percorso, di tipo prettamente escursionistico (sentiero, scarsamente attrezzato), per dedicare maggiore attenzione e tempo all'ultima parte, quella più ferrata, decisamente più bella e impegnativa. Rispetto alla descrizione principale del tracciato, là dove si riferisce dei "segni gialli", basta proseguire dritti per il percorso, senza salire per uno dei sentieri che sembrano andare a monte. Attenzione ai cavi, sono un po' laschi su tutto il tracciato, e alle rocce umide, non solo quelle di ferrata ma in generale su tutto il percorso. Al ritorno, non lasciate la strada asfaltata per non perdervi.
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+2 #8 Rudi Rosselli 2015-01-23 00:00
Percorsa il 05/2014. Percorso molto semplice, anche se a tratti umido. La sensazione di esposizione si ha forse solo nel I tibetano. Molto bello l'ambiente. Ideale come primo approccio per fare pratica con il set.
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