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Caratteristiche
- Facile,ideale per principianti.
- 2.00h
- 200mt
- - rifugi ai Piani di Artavaggio
- Piani di Bobbio - STAMPA
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Media valutazioni
Difficoltà tecniche | 1 |
Esposizione | 1.7 |
Varietà passaggi | 1.3 |
Impegno fisico | 1 |
Interesse paesaggistico | 2.6 |
Numero votazioni | 13 |
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VALUTAZIONE FERRATA GOOGLE.MAPSSentiero Attrezzato degli STRADINI
ARTAVAGGIO
segnalato da LUCA CALVI - 2008
AVVICINAMENTO
Dai Piani di Artavaggio (1650mt),raggiungibili in funivia da Moggio,seguire la sterrata e, prima che questa risalga ai rifugi Nicola e Cazzaniga-Merlini,seguire la strada fino alla Malga Campelli (1782mt) e da qui, seguendo l'evidente segnaletica ,portarsi in meno di un'ora alla Bocchetta del Faggio (1839mt),dove il percorso ha inizio. Per chi intendesse percorrerlo in senso inverso, da Barzio salire con la cabinovia ai Piani di Bobbio (1640mt) e poi, passando per il rifugio Lecco (1777mt),portarsi alla Bocchetta di Pesciola (1784mt,circa 45 min.).
PERCORSO ATTREZZATO
Dalla Bocchetta del Faggio il percorso diventa estremamente evidente e traversa,in quota, con qualche minimo sali-scendi,i fianchi dello Zucco di Pesciola con alcuni tratti aerei e panoramicamente entusiasmanti . Dopo un primo breve tratto in costa, praticamente pianeggiante,incontriamo le prime corde fisse e qualche staffa supplementare che ci permettono di superare un primo tratto esposto per poi guidarci lungo una ampia ed aerea cengia . Il sentiero,sempre molto aereo,prosegue con un tratto quasi in piano ad aggirare un costone per poi andare a prendere un'altra valletta . Incontriamo ora un altro tratto attrezzato che dapprima in piano ci porta ad aggirare uno spigoletto ,per poi scendere,ampiamente assicurati alle attrezzature ,ad attraversare il fondo del canale . Superato il canalone, le attrezzature accompagnano l'ascesa lungo una sorta di cengia a gradoni ,la cui percorrenza è resa anche troppo sicura,oltre che dal cavo,anche da staffe e perfino da una scaletta ridotta .Il sentiero prosegue,sempre aereo e panoramicamente favoloso ,a superare un'ulteriore bocchetta ed a trovare ancora uno spezzone di corda che ci permette di aggirare un ennesimo spigoletto . A questo punto le “difficoltà” del percorso sono terminate: resta da percorrere un bellissimo sentiero che, in lieve salita ,passa sotto la frastagliata parete Sud dello Zucco di Pesciola ,vicino all'attacco della Ferrata CAI Barzio (segnalata),per prendere poi l'ultimo, mai troppo ripido strappo che porta alla Bocchetta di Pesciola ,da dove,in pochissimi minuti,si giunge al rifugio Lecco ,al cospetto del meraviglioso e dolomitico anfiteatro dello Zuccone Campelli e del Vallone dei Camosci.
DISCESA
Il Sentiero degli Stradini è un percorso attrezzato in quota di collegamento che permette ampia scelta dell'itinerario all'escursionista. Oltre a poterlo fare in ambo i sensi,si presta benissimo ad escursioni ad anello attorno al gruppo dello Zuccone Campelli o come variante di ritorno ai Piani di Bobbio o di Artavaggio dopo altre e più lunghe escursioni od ascensioni.
CONSIDERAZIONI
Il Sentiero degli Stradini,facile,aereo e panoramico,sembra fatto su misura per introdurre i principianti al mondo dell'esposizione negli itinerari attrezzati. Nonostante l'assenza di difficoltà tecniche,tuttavia,in presenza di persone particolarmente sensibili all'esposizione,sarà necessario prestare la massima attenzione e non pensare due volte a provvedere all'assicurazione delle stesse. In particolare,suggeriamo di usare il Sentiero degli Stradini dopo aver compiuto l'ascensione allo Zuccone Campelli per la ferrata Minonzio o la salita allo Zucco di Pesciola per la ferrata CAI Barzio ed essere discesi per la via normale dello Zuccone al rifugio Cazzaniga,compiendo così un interessante e molto panoramico giro ad anello attorno a questo gruppo dal carattere meravigliosamente dolomitico.
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