Utilizzando come avvicinamento il percorso
descritto in questa relazione è necessario raggiungere la nota località
turistica di Corvara-Bz in Val Badia.
AVVICINAMENTO
Da Corvara tramite la cabinovia del Boè al Crep de Mont
-2198mt- più la seggiovia Vallon-2537mt. Da quest'ultima, una prima segnaletica,
indica la direzione per sentiero lungo un facile ghiaione verso il vicino
rifugio Kostner . Ad un successivo bivio si prosegue come da seconda segnaletica
in direzione "Valun". Si procede verso lo splendido circo glaciale del Vallon
attraverso una salita mai particolarmente ripida transitando prima davanti ad un
grosso masso indicante la nostra via. A pochi minuti si trova l'inizio delle
attrezzature.
LA FERRATA
Si "attacca" la via -2650mt- con facile progressione in
diagonale ed utilizzando il cavo come semplice scorrimano, ed anche il tratto
successivo della ferrata si presenta particolarmente gradinato non provando così
mai la sensazione di vuoto. Qui il cavo rappresenta veramente solo una sicurezza
in caso di caduta in quanto per la progressione risulta probabilmente più comodo
e divertente cercare appigli con le mani. Un facile salto roccioso e si esce su
fondo detritico dove si prosegue fondamentalmente camminando su roccette
utilizzando il cavo come indicatore di direzione in rapido avvicinamento alla
strapiombante paretone. Una comoda cengia "taglia", a destra, la parete
guadagnando così nuovamente facili roccette in diagonale mentre guardando in
direzione della forcella del Vallon si possono vedere eventuali escursionisti
impegnati a superare gli ultimi tratti della via con passaggi sicuramente più
verticali ed "ariosi" . Le roccette comunque si superano in pochi minuti per
giungere così presso una comoda balconata in un tratto sicuramente molto
suggestivo dell'escursione in quanto ci si ritrova a superare un profondo
intaglio con l'ausilio di un robusto ponticello in ferro alla sinistra del quale
si trova una piccola cascata originata da residui nevosi presenti anche in tarda
stagione nel pianoro sommitale alla sinistra della quale si può notare il
vecchio tracciato della ferrata che veniva però spesso interessato dall'acqua di
caduta della cascata stessa. Superato il ponte ci si trova alla base degli
ultimi 15 metri circa che rappresentano sicuramente una piacevole sorpresa
rispetto al resto della ferrata in quanto nonostante la sensibile verticalità ed
esposizione del tratto in questione è possibile avanzare, senza fretta,
studiando con attenzione i vari appigli presenti. La verticalità del tratto lo
rende in effetti più impressionante del dovuto ma durante la progressione ci si
accorge che risulta essere più arrampicabile del previsto pur aumentando
notevolmente l'esposizione rispetto al resto della Via appena percorso. Si parte
allora inizialmente su aperta parete trovando da subito discreti appoggi per i
piedi mentre poi nella parte alta si incontra una fessura gradinata di modeste
difficoltà ed in pochi metri si esce sul terrazzo panoramico finale -2750mt ca.-
presso la forcella del Vallon racchiusa tra il Sasso delle Nove e la cima del
Vallon.
DISCESA
Poichè la ferrata in questione non raggiunge al suo
termine nessuna vetta, per quanto riguarda il ritorno o la prosecuzione
dell'escursione si presentano alcune alternative:
1- proseguire
costeggiando inizialmente il margine destro di un laghetto, che rappresenta poi
la sorgente della cascata incontrata durante la via ferrata, in lieve salita poi
in direzione della forcella -2800mt- racchiusa tra il Sasso delle Nove e la Piza
Longata. Si inizia ad aprire il panorama sulla splendida valle di Mezdì ed il
sottostante rifugio Boè mentre i segnavia rossi portando a sinistra in direzione
della via di discesa con brevi tratti attrezzati e denominata ferrata
Lichtenfels-2795mt. A questo punto la discesa verso il rifugio Kostner è
abbastanza rapida, inizialmente appunto lungo alcune roccette attrezzate con un
vecchio cavetto metallico, poi su terreno ghiaioso quando ormai il rifugio è a
vista .
2- proseguire come
l'itinerario 1 ma invece di deviare per la discesa Lichtenfels proseguire
seguendo i molteplici segnavia in vernice per il Piz Boè -n.672- lungo l'ariosa
cresta Strenta con alcuni metri di cavo scorrimano oltretutto neppure nei tratti
più esposti. Il ritorno dalla cima del Piz Boè -3152mt- avviene poi a ritroso
lungo la stessa cresta Strenta fino al bivio di salita dove la via Strenta
prosegue diritto in direzione del Vallon e quindi del rifugio Kostner sempre
comunque attraverso i tratti attrezzati della via Lichtenfels.
CONSIDERAZIONI
Da alcuni anni la via risale sulla destra della cascata in
quanto il vecchio tracciato ancora visibile alla sinistra di quest'ultima
superava un tratto di roccia umida e scivolosa a causa appunto dell'immediata
vicinanza della cascata. Gli infissi metallici sono ancora presenti mentre è
stato eliminato il cavo. Terminata la ferrata vi è la possibilità di proseguire
alla sinistra del laghetto lungo una traccia segnalata con sbiaditi bolli rossi
che però poi sormonta un pendìo franoso quindi non consigliata. Tuttavia si
consiglia invece la prosecuzione per la cima del Piz Boè attraverso la cresta
Strenta.