STAMPA
HOMEPAGE
RELAZIONE
Vie
Ferrate
A.Vandelli-F.Berti
Anello del
Sorapiss
segnalate da
Davide De Nardi
- 2008
PERCORSO STRADALE
Il punto di partenza per l'itinerario qui
descritto è l’arrivo a monte della funivia San
Marco,parcheggio
auto a 5’ da
S.Vito di
Cadore-Bl
lungo stradello
belvedere,presso il rifugio Scotter-Palatini a quota
1580mt.Fin da subito non mancano suggestivi panorami sulla
valle d’Ampezzo e le cime circostanti come
la Tofana di Rozes.
AVVICINAMENTO 1°
GIORNO
Si prende il segnavia 228 verso sinistra
e si sale per boschi,di discreta pendenza,in circa 40’ al rifugio San Marco 1850mt,tappa d’arrivo o,come in questo caso,di partenza di
ben 3 Alte Vie Dolomitiche (n.3-4-5).Si sale senza indugi
per sv.226 alla Forcella Grande,2250mt,non però senza
fatica e soprattutto non senza ammirare il versante Nord di
sua “maestà” l’Antelao.L’arrivo alla forcella a 2.00h
circa dalla partenza (1.20h
dal rifugio San Marco) apre magnifica la vista sul versante
Sud del Gruppo di Sorapiss,imponente ed elegante allo
stesso tempo, si erge intorno l’antico ghiacciaio del Fond
di Rusecco,una muraglia interrotta dall’alta Valle di San
Vito e sulla destra,bellissima,dalla troneggiante Torre
Sabbioni.Da qui l’itinerario può continuare come
si preferisce:salendo verso sinistra sv.246 al Bivacco
Slataper per poi percorrere in discesa la Ferrata Berti,la Cengia del Banco e di nuovo
in discesa al rifugio Vandelli (circa 6.00h),oppure
scendendo verso destra sempre sv.226 per intraprendere il
sentiero Minazio fino al confortevole Bivacco Comici,salire
nuovamente il Col del Fuoco per poi scendere al rifugio
Vandelli lungo l’omonima ferrata (circa 7.00h).Scegliamo la
seconda opzione preferendo percorrere in salita
la ferrata Berti il giorno successivo;in
ogni caso lo sforzo risulta distribuito in modo equilibrato
considerando il nostro punto di partenza.Scendiamo quindi
sempre per sv.226 circa 200mt di quota trovando
l’incrocio che
ci indica a sinistra
sv.247 e quello che possiamo considerare l’anteprima del Sentiero Minazio che in realtà raggiungeremo poco
più in alto,al limite delle 3.00h di cammino e che porta sv.243
(alta Via n.4).Lungo e solitario,il sentiero Minazio è temibile
per i numerosi saliscendi,a volte strapiombanti,tra cenge e
mughi.Splendide vedute cominciano ad aprirsi
verso il Gruppo dei Cadini e più lontano sulle Dolomiti di
Sesto con le Marmarole a farci compagnia alla nostra
destra;dopo circa 2.30h raggiungiamo prima la Forcella Bassa del Banco e poi
per un breve e meritato riposo il bivacco Comici a 2050mt.Si riparte per affrontare ora la dura salita attorno alle Torri di Busa e al Col del
Fuoco che in circa un’ora e ancora con bellissimi panorami
su Marmarole,Cadini,Tre Cime e
Cristallo ci porterà a
2370mt in prossimità
dell’attacco della
ferrata Vandelli che affronteremo in discesa verso
l’omonimo rifugio ma,soprattutto,a 6.30h di cammino dal
punto di partenza si arriva finalmente ad ammirare uno tra i
più bei versanti dolomitici:il Nord del Sorapiss,con
incastonata ai piedi del “Dito di Dio” la spettacolare
macchia turchese del
Lago di Sorapiss.Se il versante Sud è
imponente,possiamo dire che oltre a soddisfare questa
caratteristica,il suo opposto appaga molto di più per
varietà, colore e vastità di paesaggio!…un vero spettacolo
che si teme quasi di disturbare.
LA FERRATA
La ferrata Vandelli
risale il versante occidentale del Col del Fuoco, che è una
delle ultime propaggini nord-orientali del gruppo,fino a quota 2370mt.Si tratta sostanzialmente
di una lunga cengia
frequentemente
intervallata da brevi
passaggi di 1° e 2° grado
e alcuni traversi abbastanza esposti
ma mai veramente strapiombanti.La
discesa finale al rifugio
Vandelli richiede circa 30' ai quali vanno sommate 2.00h
della via ferrata.Dopo 9.00h di faticoso percorso che ancora ci
riserva grandi panorami,giungiamo a conclusione
della prima tappa del giro.
AVVICINAMENTO 2°
GIORNO
Al rifugio Vandelli,1926mt,si
è nuovamente sull’alta Via n.3,sv.215 proveniente dal Passo Tre
Croci in circa 1.30h di cammino;da qui il sentiero risale
verso ovest
l’ampio vallone e ci porterà in 2.00h alla Forcella Sora la Cengia del Banco a 2450mt e quindi sul
versante ovest del Gruppo.Inizialmente attorno al lago, incantevole alla luce del mattino,poi risalendo
a destra il ghiaione ai piedi del Dito di Dio raggiungiamo i
Tondi di Sorapiss rimanendo sorpresi sia dai bizzarri
disegni delle rocce,in particolare la caratteristica Ra
Zesta,sia dall’ormai esiguo ghiacciaio
occidentale,uno degli ultimi delle Dolomiti,al centro della
sontuosa croda
principale del gruppo da cui emergono i 3205mt di Punta
Sorapiss.Arrivati alla forcella,superando un piccolo tratto non assicurato che richiede
piccole doti di arrampicata (1°-2° grado),si spalanca la vista sulla Valle d’ Ampezzo e in
modo straordinario verso il massiccio del Pelmo.
FERRATA
Cominciamo ora
la lunga Cengia del Banco
che percorre,tra strapiombanti pareti alte ben oltre i
1000mt sulla valle, tutto il versante occidentale
del gruppo e confluirà,dandone inizio, nella Ferrata Berti.In questo tratto è assolutamente necessario passo
sicuro e confidenza col vuoto per l’alta esposizione spesso
incombente e per il ridottissimo ricorso al cavo di
sicurezza.Il primo “chiodo” si trova a quasi 1.00h dalla
Forcella,ma è poco oltre che ne risulta evidente la
necessità in un esposto traverso che interrompe la cengia.Più
avanti si scende per scale per poi attraversare
e risalire faticosamente un costone fino all’attacco
dell’ascesa finale alla Forcella del Bivacco a
2670mt che sarà anche la massima altitudine raggiunta
durante la nostra escursione.Tra
stretti passaggi,strapiombanti scale
e vertiginosi vuoti si affrontano questi ultimi
200mt di salita.L’arrivo alla forcella ci riapre la vista
sul versante Sud del Sorapiss con vicino a noi,50mt più in
basso,il “vetusto” Bivacco Slataper,valido solo per
emergenza,e a fronte la degradante Costa bel Prà
sull’alta Valle di S.Vito.Siamo al bivacco poco oltre le
5.00h di cammino dal rifugio Vandelli.Ora
è solo discesa.
RITORNO
Lasciamo sulla sinistra il sv.247 che in
effetti sarebbe il percorso alto ovvero quello che porta
direttamente al
Minazio in caso si decidesse,o di compiere il giro in
giornata partendo dal rifugio Vandelli,o di sostare per la
notte al Bivacco (bisogna veramente adattarsi in
questo caso).Prendiamo sulla destra il sv.246 che in meno di 1.00h ci riporterà alla Forcella Grande permettendoci così di chiudere l’anello:Forcella Grande-bivacco Comici-rifugio Vandelli-bivacco Slataper-Forcella Grande,tempo
totale 13.00h.Torniamo quindi sui sv.226 e
successivamente
228,già percorsi in salita all’andata,e in 1.30h,passando dal rifugio S.Marco con ancora fantastiche vedute sull’Antelao,ritorniamo al nostro punto di partenza il rifugio Scotter.
CONSIDERAZIONI
FERRATA VANDELLI
Questa ferrata si può affrontare anche
senza effettuare il giro completo del Sorapiss,e in ogni
caso è possibile inserirla,con un dispendio d’energie poco
maggiore rispetto l’itinerario più
frequentato,in un circuito ad anello con partenza e
arrivo coincidenti.Proponiamo qui due opzioni.
1-La prima,e appunto la
più frequentata,è quella con partenza dal Passo Tre
Croci,(1800mt) sulla S.R. 48 che va da Cortina ad Auronzo di
Cadore, prevedendo un auto o comunque un mezzo che dal punto
d’ arrivo,sulla medesima strada ma a circa
15 km dal punto di partenza in direzione Auronzo
zona “Palus S.Marco-Ponte degli Alberi“ (1130mt), ci riporti
al punto di partenza.
2-L’alternativa è,come
accennato, compiere un circuito ad anello che abbia partenza
e arrivo medesimi, e in questo caso sarà la zona di “Federa
Vecchia-albergo Cristallo“ (1370mt), sempre sulla S.R.
48 a
circa 12 km
dal Passo Tre Croci, da dove parte con sv.217 il sentiero
che in 1.30h ci porta al rifugio Vandelli,lo
stesso tempo impiegato anche dal Passo Tre Croci.Dal rifugio quindi su sv.243 in circa 3.00h arriviamo,attraverso la via ferrata e l’ immediata discesa, al bivacco
Comici;prendiamo ora l’irto sentiero con sv.227 che tra non
poche difficoltà ci porta in 2.00h
in prossimità del Rio S.Vito dove a
quota 1175mt incrociamo una stradina forestale che
divide a questo punto
i due tratti finali d’arrivo.Fino a qui,da entrambi i
punto di partenza,tempo impiegato 6.30h.Per la prima opzione
si scende a destra costeggiando il Rio, attraversarlo,e poi
su sv.226 fino al nostro punto d’arrivo in massimo 30' per
7.00h totali di cammino.Per la seconda opzione si
sale a sinistra verso Nord per 200mt di quota costeggiando
il Fiume Ansiei verso il punto d’arrivo in massimo 1.15h per
totali 7.45h.
FERRATA BERTI
A differenza della Vandelli la Ferrata Francesco
Berti,che può essere raggiunta oltre che dal rifugio
Vandelli anche dal rifugio Tondi,stazione a monte della
Funivia Faloria che parte da Cortina sopra l’ Alpe di
Faloria,non è affrontabile all’ interno di un circuito ad
anello se non quello dell’intero Gruppo del Sorapiss.E’
necessario prevedere un mezzo di trasporto al punto d’
arrivo dell’itinerario,e questo potrebbe essere la stazione
a valle della Seggiovia San Marco partente da S.Vito di
Cadore oppure la vicina località Chiappuzza per chi volesse
scendere fino a valle sulla S.R.51.Nel
primo caso l’avvicinamento
alla
Forcella Sora la Cengia del Banco,che
consideriamo come inizio del sentiero attrezzato,avverrà su
sv.215 in 2.00h dal rifugio
Vandelli (3.30h dal passo Tre Croci) risalendo i Tondi di
Sorapiss fino l’incrocio con il sv.242 sul quale, lasciato a
destra il sentiero 215,si arrampica l’ultimo tratto fino
la Forcella.Partendo invece dal
rifugio Tondi prima su sv.213 poi dalla Forcella Faloria su
sv.215,si sale da Nord la Sella di Punta Nera (2740mt)
in circa 2.30h per poi scendere
dalla stessa sul
versante Sud,arrivare all’incrocio con il sv.242
sopramenzionato e arrampicare,comune al primo
avvicinamento,l’ultimo tratto fino la Forcella che in questo
caso raggiungeremo dopo 4.00h dalla partenza.
L'anello del Sorapiss sicuramente non è un itinerario adatto a
tutti per i svariati motivi già citati nella breve relazione.Si presuppongono in ogni caso buon
allenamento,predisposizione ai percorsi poco frequentati e
che richiedono passo sicuro,scorta d’acqua e ovviamente
attrezzatura da ferrata.Per i più sportivi “l’impresa” si
può compiere anche in giornata partendo dal Passo Tre Croci
e seguendo indifferentemente il senso del giro,calcolando a
seconda del passo 12-14.00h.
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