STAMPA
HOMEPAGE
RELAZIONE
Via Ferrata A. Roghel
Forcella delle Guglie
segnalata da
Michele Martin - 2016
La ferrata Roghel
costituisce il primo tratto di collegamento tra il rifugio
Berti in Vallon Popera ed il rifugio Carducci che si
raggiunge proseguendo per la ferrata Cengia Gabriella.
Originariamente il tracciato risaliva un franoso e delicato
canale sino alla forcella Piccola di Stallata ma lungo il
quale gli infissi (parecchie scalette) venivano spesso
danneggiati dalle scariche. Il nuovo tracciato risale poco
più a sinistra e conduce alla forcella delle Guglie con
divertente progressione decisamente più solida. La discesa
sul Cadin di Stallata si conclude poco sopra il bivacco
Battaglion Cadore dal quale è possibile scendere lungamente
verso la Val Stallata e lungo la Val Giralba Bassa verso
Auronzo-Giralba. La digressione intermedia al bivacco può
essere evitata se si intende proseguire direttamente per la
Cengia Gabriella.
PERCORSO STRADALE
Dal paese di Padola in
Comelico-Bl ci si porta alla frazione di Valgrande quindi si
prosegue sulla stradina che termina al parcheggio presso il
rifugio Lunelli - 1568mt.
AVVICINAMENTO
Ci si dirige ad Ovest
sul n.101 verso la bastionata rocciosa solcata dal copioso
corso d'acqua inizialmente su comoda mulattiera che diventa
ben presto un largo sentiero con pendenza costante e qualche
facile saltino roccioso. Con rapide svolte ci si alza sulla
valle e dopo aver attraversato il torrente ci si avvicina al
soprastante rifugio Berti posizionato in strategica e
panoramica posizione (1950m - 1.00h). Senza passare
necessariamente per il rifugio, evitando quindi la
successiva breve discesina intermedia, si devia a sinistra
nei pressi di un ponticello di legno imboccando una chiara
traccia. Poco sopra questa incrocia il n.152 che si segue
brevemente verso Sud in direzione "forcella dei Camosci" per
lasciarlo quasi subito a destra per l'avvicinamento alla
ferrata. Con ripidità lungo le ghiaie si risale il pendio
che si dirige verso la base della parete sotto le "Guglie di
Stallata" per deviare più sopra verso sinistra ad
attraversare un canalino di sfasciumi. Ci si inerpica oltre
sino a montare sulla spalla macchiata di verde sotto i
"Campanili di Popera" e risalire un ultimo canale su rocce e
sassi quasi sino al suo limitare, dove un evidente bollatura
segna l'inizio della ferrata Roghel (2320mt - 1.00h).
LA FERRATA
Si parte con un facile
traverso verso destra su buoni appoggi, caratteristica
comune della prima metà del tracciato. Dopo un terrazzino si
devia a sinistra superando una paretina più verticale per
riprendere la diagonale verso destra avvicinandosi
all'oscuro canale che scende dalla forcella delle Guglie.
Una facile cengia è eccessivamente bollata e traversa in
piano portandosi all'imbocco del canale sul limitare destro.
Ci si alza ora con più decisione su un caminetto ed un
traverso su parete che deposita presso le ghiaie basali del
canale che qui si restringe. A seguire la seconda parte
della ferrata più impegnativa talvolta su placche e roccia
umida. Una verticale sequenza rimonta una paretina seguita
da un traverso ascendente a destra ad aggirare una costola.
Ancora a sinistra su rocce più gradinate e qualche passo in
discesa traversando quasi verso il fondo del canale da cui
un impegnativo salto bagnato - leggermente strapiombante -
aiutato da alcune staffe e gradini metallici oltre il quale
la roccia migliore concede appena una tregua su una breve
cengetta. Il percorso riprende a salire alternando alcuni
brevi traversi a tratti più diretti sin sopra un ballatoio.
Con un ultima ascesa discretamente verticale ci si avvicina
al soprastante intaglio che si raggiunge con l'ultimo facile
traverso ascendente verso sinistra e concludere con una
breve cengia detritica sino alla stretta e spettacolare
forcella delle Guglie (2540m - 1.00h).
DISCESA
Dalla forcella uno
stretto canalino attrezzato divalla per un centinaio di
metri seguendo la parete quindi le attrezzature svoltano a
destra e seguendo una larga rampa discretamente scalinata
conducono con decisione la discesa. Una facile sequenza di
funi, seppur in discreta inclinazione, percorre la parete
con qualche breve traverso sino a calare ben più sotto su
uno stretto canale di rocce e massi dove terminano le
attrezzature (2380m - 30'). Si discende il selvaggio canale
con attenzione ma su discreta solidità sino a dove questo si
allarga sopra un vasto conoide di ghiaie. Dove la traccia devìa a destra -linea diretta per la Cengia Gabriella- si
prosegue sulle evidenti tracce a sinistra perdendo
decisamente quota verso le macchie verdi sottostanti. Queste
si raggiungono ben presto e dove la pendenza scema, tra
grossi massi e verdi pascoli, si riprendono i bolli del 109
che in breve portano al vicino biv. Battaglion Cadore,
splendido balcone sulla Val Stallata contornato da un
ambiente magnifico (2219m - 20'). Per il prosieguo sul 110,
e per il quale non è obbligatoria la discesa intermedia al
bivacco, si avanza contornando il circo inferiore del Ciadin
de Stalata sin sotto le prime attrezzature della Cengia
Gabriella che tagliando il monte Giralba di Sotto conduce
magnificamente al rifugio Carducci (2297m - 4.30/5.00h).
Come alternativa diretta di discesa verso Auronzo, dal
bivacco ci si dirige verso Sud seguendo il segnavia n.109
che lungamente, pur con qualche breve tratto attrezzato,
cala verso la Val Stallata restandone peraltro sempre ben
più alto. Raggiunto il Pian de le Salere sul 109 segue in
discesa la Val Giralba sino al paese di Auronzo (950mt -
3.00h). Val Fiscalina (1454m - 1.40h). Essendo, come già
specificato sopra, questa Via attrezzata parte di un
itinerario che collega fondamentalmente 2 rifugi e quindi
ben inseribile in un classico trekking dolomitico può essere
sicuramente consigliabile il ritorno al rifugio Berti e
successivamente al parcheggio del Lunelli percorrendo il
giorno successivo la storica e caratteristica "Strada degli
Alpini". In questa caso, dal rifugio Carducci presso il
quale si ha eventualmente pernottato, si valica la forcella
Giralba portandosi nel circo della "Busa di Dentro" ove si
trova il rifugio Comici e si intercetta il sentiero che
giunge da quest'ultimo portando all'attacco della "Strada
degli Alpini". Si percorre quest'ultima fino alla breve
risalita finale al suggestivo e storico "Passo della
Sentinella". Da qui si scende nel "Vallon Popera" in
direzione appunto del rifugio Berti prima e Lunelli poi.
CONSIDERAZIONI
Non sottovalutare
l'approccio all'attacco, non eccessivamente lungo ma
faticoso nella parte superiore. Il percorso attrezzato
risulta ben attrezzato anche se i fittoni, in qualche tratto
verticale possono forse risultare troppo distanziati. Nel
complesso un bel percorso, più facile nella prima parte,
impegnativo nella seconda sino in forcella. La discesa
attrezzata sino al canale di sassi è ben scalinata e
tracciata e va comunque seguita con attenzione. Da evitare
assolutamente la salita lungo la ferrata con tempo incerto.
Per la prosecuzione diretta alla Cengia Gabriella seguire la
prima deviazione bollata poco sotto il canale mentre per
arrivare al bivacco direttamente proseguire in discesa verso
il pianoro seguendo le tracce e riprendere i segnavia poco
più sotto. Bivacco in ottime condizioni con acqua presente
accanto alla costruzione.
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