STAMPA
HOMEPAGE
RELAZIONE
Via
Ferrata G. Olivieri
Punta
Anna
2015
La Punta Anna è il primo contrafforte
del massiccio della Tofana di Mezzo verso sud-est. Questo spallone
roccioso in realtà ha una vetta di rilevanza secondaria rispetto al
restante gruppo delle Tofane ma si è ritagliata nel tempo una certa
fama grazie alla costruzione di questa bellissima Via ferrata che ne
risale in gran parte lo spettacolare spigolo sud.
PERCORSO STRADALE
Lungo la strada che da Cortina d'Ampezzo-Bl
sale al passo Falzarego, si trova a destra la deviazione per il
rifugio Piètofana -1675mt- tramite stretta strada asfaltata e poi su
fondo sterrato (cartelli con indicazione) dal quale è possibile
risalire tramite una prima seggiovia al rifugio Duca d'Aosta
-2098mt- e da questo, attraverso una seconda seggiovia, si raggiunge
la stazione a monte coincidente con il rifugio Pomedes -2303mt. E'
anche possibile portarsi in auto direttamente al rifugio Duca
d'Aosta, evitando cosi il primo troncone della seggiovia, salendo in
questo caso in auto sempre lungo la strada in direzione del passo
Falzarego ed a monte dell'abitato di Pocol deviare a destra in
direzione dei rifugi Dibona-Duca d'Aosta. Ad un successivo bivio si
prosegue a destra per il rifugio Duca d'Aosta ma da questo bivio in
poi la strada (2km ca - pista sci) è piuttosto dissestata e ripida
quindi è necessario, per questa alternativa, possedere un auto con
un minimo di caratteristiche da fuoristrada.
AVVICINAMENTO
Dal rifugio Pomedes, appena scesi dalla
seggiovia, appare una chiara indicazione per la Via, ci si lascia
alle spalle il rifugio e si sale inizialmente per prati poi per
traccia di sentiero in tornanti, a tratti lungo ripido ghiaione,
seguendo alcuni segnavia rossi ed una ulteriore chiara indicazione
fino all'evidente attacco a quota 2450mt presso una forcella
detritica.
LA FERRATA
Subito in ripida salita, ma non verticale,
sulla parete est del costone di Punta Anna su roccia salda e ben
gradinata poi a sinistra in traversata lungo facili roccette un po'
esposte fino ad una piccola cengetta dove un saltino verticale
conduce presso un pulpito dove attualmente sono presenti resti di
vecchie funi. Si attraversa una forcelletta e tramite alcune innocue
roccette si aggira la base del torrione di Punta Anna guadagnando
così l'inizio dello spigolo circa a quota 2550mt dove in verticale
sotto di noi appare il rifugio Dibona. Si attacca dunque lo spigolo
composto però da roccia molto frastagliata e quindi ricca di appigli
alternando salti verticali mai particolarmente lunghi a brevi
interruzioni, pulpito o traversi, fino alla base di una sezione
piuttosto "affilata" dello spigolo e stavolta anche di lunghezza
superiore. Ci si porta sulla "lama" in forte esposizione con roccia
che mantiene costantemente caratteristiche di grande arrampicabilità
e si risale questa linea elegante guadagnando rapidamente metri
uscendo su cengia che traversa a sinistra in direzione di una
sezione della Via caratterizzata da una lunga successione di
roccette, sempre assicurate , per buona parte con esposizione
contenuta sfruttando alcune provvidenziali fessure fino ad un
semplice tratto dove il cavo utilizzato come scorrimano raggiunge
nuovamente, anche se per pochj metri, la linea di salita affilata
dello spigolo aumentando così parimenti anche l'esposizione. Dopo
alcuni metri si esce a sinistra dallo spigolo e si "taglia"
orizzontalmente la parete oltrepassando da prima un canalino poi
risalendo in direzione di alcune fessure che passando per un pulpito
conducono alla base di un tratto verticale circa a quota 2690mt non
lontani ormai da Punta Anna. In divertente arrampicata si risale
quindi in verticale inizialmente lungo una parete poi, aggirato uno
spigoletto, alcuni gradoni dove termina momentaneamente il cavo
iniziando cosi un lungo trasferimento fondamentalmente attraverso
traccia di sentiero che solo in alcuni passaggi richiede la presenza
temporanea del cavo; di fronte a noi svetta la massicciata della
Tofana di Rozes mentre più in basso si nota l'ex rifugio Cantore e
l'attuale Giussani. Si è giunti ormai presso la spalla di Punta Anna
- 2730mt- ed un breve sentiero , che evita alcuni spuntoni rocciosi
in avvicinamento verso la parete strapiombante della Terza Torre di
Pomedes, raggiunge il bivio presso il quale è possibile interrompere
la salita scendendo, come da indicazione , verso il rifugio
Giussani. A destra si prosegue invece seguendo i vari segnavia in
vernice rossa tra i quali la scritta "cima" e lasciandosi alle
spalle Punta Anna attraverso alcuni gradoni di scarso rilievo fino
ad una forcelletta dove parte una serie di ripide placche inclinate,
probabilmente insidiose in caso di pioggia, da risalire non senza un
certo affanno poi un diedro inclinato ed infine una lunga cengia
fino al Dos de Tofana -2850- dove in pratica termina la Via ferrata
Olivieri in quanto un bivio, attualmente con segnalazione sbiadita,
indica le 2 possibilità ovvero proseguire per la cima (Via ferrata
G.Aglio alla Tofana di Mezzo) oppure chiudere ad anello l'escursione
scendendo al rifugio Pomedes tramite il facile sentiero attrezzato
Olivieri .
DISCESA
Come detto si scende in direzione Ra
Valles (stazione intermedia Funivia Freccia del Cielo) attraverso il
lungo dosso detritico deviando poi a destra in direzione del rifugio
Pomedes, tramite il sentiero attrezzato Olivieri che attraverso
alcune scale metalliche ridiscende i passaggi più delicati,
arrivando a destinazione in circa 1.30h. Dal Pomedes è poi
raggiungibile seguendo la pista da sci il rifugio Duca d'Aosta e
successivamente il Pie Tofana raggiungibili ovviamente anche con la
seggiovia. Da notare che se l'avvicinamento è stato fatto partendo,
a piedi o con gli impianti, dal rifugio Pie Tofana è possibile,
invece che deviare tramite sentiero attrezzato Olivieri per il
rifugio Pomedes, proseguire per la stazione intermedia funivia
Freccia del Cielo (partenza da Cortina D'Ampezzo) e scendere con
questa alla stazione sottostante -Col Drusciè- e da qui a piedi
lungo comoda strada carraia raggiungere in 20' il rifugio Piè Tofana.
CONSIDERAZIONI
La ferrata Olivieri contrariamente a quanto
scritto in alcuni testi, non è mai particolarmente impegnativa dal
punto di vista tecnico se non alcuni passaggi un pò delicati ed
esposti tuttavia può diventare piuttosto impegnativa fisicamente se
prolungata verso la vetta della Tofana di Mezzo unitamente alla Via
ferrata G. Aglio. L'attacco qui descritto e raggiunto per comodità
tramite impianti di risalita può, a seconda delle necessità
logistiche, essere raggiunto senza eccessivo dislivello anche dal
rifugio Dibona peraltro raggiungibile a sua volta comodamente in
auto.
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