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Sentiero Attrezzato Leva

Gruppo Montasio

segnalata da Enrico Tomasin

 

Il sentiero Leva unisce la Forca del Palone alla via normale allo Jôf di Montasio,offrendo un’interessante variante di salita o discesa;indifferente il senso di percorrenza,il sentiero presenta attrezzature sempre sicure e continue;le lunghissime cenge sospese sul vuoto lungo cui si svolge consentono sempre una buona autoassicurazione;assolutamente da non sottovalutare il pericolo di caduta di sassi,smossi anche dai numerosi ungulati che popolano queste zone.Propongo un itinerario completo che abbina la salita alla vetta principale del gruppo per una facile via alpinistica non attrezzata,la discesa lungo l’impressionante scaletta Pipan sulla via normale,il sentiero Leva fino alla forca del Palone.

PERCORSO STRADALE

Punto di partenza del percorso è l’ampio parcheggio alla base dei piani del Montasio (1502mt) raggiungibile in circa 10 minuti di automobile da Sella Nevea (frazione di Chiusaforte).

AVVICINAMENTO

Saliti per carrareccia sino al rifugio Di Brazzà (1660mt) si piega a occidente seguendo la traccia che attraversa i pascoli in leggera salita e poi si inerpica con pendenze via via maggiori sino alla forca dei Disteis (2201mt).Dalla forca (si consiglia di indossare il casco a partire da questo punto) si seguono le tracce che su terreno roccioso ma privo di difficoltà conducono alla grande cengia sul versante occidentale del Montasio,sino al bivacco Suringar (2430mt),nido d’aquile sospeso nel vuoto;sino a questo punto 2,45h.Poco prima del bivacco si intravedono alcuni segnavia che salgono in direzione del canalone Findennegg,che si supera interamente sino alla cresta,seguendo la quale si sale alla vetta (2753mt;4,30h dal parcheggio).Il canalone presenta alcuni passaggi non particolarmente esposti di II°;fare attenzione a non perdere la traccia e soprattutto a non smuovere pietre e a far attenzione alla pietre smosse da altri escursionisti o da camosci.

LA FERRATA

Indossata l’attrezzatura da ferrata in vetta,si prosegue lungo la cresta orientale per circa 30',calandosi poi lungo la scala Pipan (espostissima,pericolo di caduta sassi);in circa altri 30' di ghiaie e tracce di sentiero si raggiunge il bivio col sentiero attrezzato Leva,segnalato da una tabella metallica (2405mt).La prima parte del percorso,la più spettacolare,consente di passeggiare in tutta comodità lungo cenge dall’esposizione vertiginosa.Alcuni passaggi su verdi pendii ripidi,canalini e larghe cenge conducono verso la forca del Palone;la discesa verso quest’ultima costituisce la parte più impegnativa del percorso:una discesa lungo un colatoio quasi verticale seguito da alcune paretine,il tutto sempre ottimamente attrezzato;la successiva risalita offre ancora alcuni passaggi su una scala di corda strapiombante,per concludersi infine su prati sempre meno ripidi.Si raggiunge così il trivio (2320mt) da cui si può proseguire per la cima di Terrarossa (2420mt),verso la forca de lis Sieris e il sentiero Ceria Merlone,oppure verso valle (1.30h dall’inizio del sentiero);scegliendo quest’ultima alternativa una comoda mulattiera di guerra conduce in circa 2.00h con numerosi tornanti al rifugio Di Brazzà e di lì al parcheggio.

CONSIDERAZIONI

Chi volesse abbreviare l’itinerario potrà affrontare solo il sentiero attrezzato combinandolo con la panoramica cima di Terrarossa,allungando così il tempo di percorrenza del sentiero di poco più di mezz’ora.Il sentiero attrezzato è tecnicamente abbastanza facile ma notevolmente esposto;pericolo caduta pietre su tutto il percorso.Seguendo l’itinerario qui suggerito bisogna affrontare passaggi non protetti di II° lungo il canalone Findennegg.