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Via Ferrata Erminio Arosio

Corno di Grevo

2002

 

PERCORSO STRADALE

Arrivare a Cedegolo-Bs e deviare,per chi è giunto dal lago d'Iseo,a destra per Andrista,Fresine e dopo circa 15 km Valle superato il quale si arriva tramite stretta e ripida stradina asfaltata (5km) a Malga Lincino in valle Adamè.

AVVICINAMENTO

Prendere il sentiero,per rifugio Cai Lissone,n.15 che parte al di là del torrente Poia e si sviluppa lungo le cosiddette "scale di Adamè":che porta al  (2002mt) in circa 45'.Dal rifugio,dove oltretutto lo scenario è favoloso,proseguire per lo stesso sentiero che porta al Forcellino Rosso (segnavia n.24) fino ad un bivio segnato su una grossa pietra bianca e dove vi si trova a destra l'indicazione per il Forcellino Rosso a sinistra verso il monte roccioso di Grevo e già si intravede la targa bianca in metallo dell'attacco della ferrata.La deviazione a sinistra in effetti porta inizialmente su un sentiero e poi su grosse pietre dove è necessario proseguire a balzi fino a trovare nuovamente una breve traccia di sentiero poco sotto l'attacco della via.

LA FERRATA

La ferrata supera un dislivello di circa 500mt lungo una cresta che è formata da enormi massi granitici lisci con pochi appigli naturali mentre quelli artificiali sono una decina.All'attacco si incontra subito un bel salto verticale di 3-4mt con successiva deviazione a destra.Inizia la crestina vera e propria da superare con passaggi su placche a 45° con un certo sforzo di braccia,fortunatamente nonostante la carenza di appigli naturali la roccia,se asciutta,crea buona aderenza con i piedi.Superato il  primo tratto si scende in una breve ansa rocciosa per risalire immediatamente trovandosi ad  affrontare nuovamente una lunga placca inclinata sulla sinistra della cresta.La maggior parte di placche inclinate è terminata ed iniziano i tratti più verticali che costituiscono la parte destra (nel senso di progressione) della cresta,sono tratti simili tra loro ma la stanchezza inizia a farsi sentire.In una ferrata del genere non poteva mancare un camino dove è indispensabile non avere uno zaino ingombrante ed al termine del quale a sinistra si trova un passaggio su una stretta cengia molto esposta che porta ad un lungo traverso.Il traverso è reso ancor più impegnativo dalla sua esposizione e dalla presenza di un paio di chiodi di fissaggio del cavo tranciati che rendono quest'ultimo particolarmente "ondeggiante".Lo si supera comunque assistiti da 2 staffe metalliche che fanno parte di quella decina di appigli artificiali che si trovano complessivamente lungo la via.Il traverso conduce alla base di un lungo ed esposto salto verticale meno impegnativo di quel che sembra.Arrivati a questo traverso si è a circa 3/4 della via e forse è il caso di prendere fiato prima degli ultimi strappi in verticale da superare spesso in aderenza o con un pò di divertente arrampicata come nel caso dell'unico diedro.L'ultimo tratto della ferrata,circa 100mt di cavo,si percorre sulla sinistra della cresta,che a tratti si presenta come una lama di pietra,in aderenza ma praticamente in quota fino ad un ultimo facile salto verticale che porta al termine del cavo (circa 3.00h dall'attacco).Grandiosa la vista sul ghiacciao dell'Adamello.La ferrata non porta alla cima del Corno di Grevo (2827mt) ma alcune decine di metri più sotto,la salita al Corno tuttavia non è proibitiva è necessario solo un passo sicuro non essendo più attrezzate le roccette.

DISCESA

La discesa inizia 2-3mt più in là rispetto a dove è terminato il cavo.Sulla destra si vede la fune di discesa ancorata ad un grosso masso che scende rapidamente lungo roccette abbastanza insidiose ed instabili per circa 50mt.Terminato il cavo,a sinistra,si superano in discesa 2mt di roccia non attrezzata e ci si "incammina" sempre a sinistra per un ripido canalino di roccette che sembra con vista verso il lago di Malga Bissina ed in circa 20' si giunge sul sentiero che a sinistra porta al rifugio Val di Fumo mentre a destra per il nostro Forcellino Rosso (2621mt).Qui è d'obbligo una sosta per visitare i resti militari della Prima Guerra Mondiale quando il forcellino era zona di confine e prendere fiato in vista della discesa verso il rifugio,discesa che per i primi 200mt è faticosa ed impegnativa a causa della presenza di una ripida traccia lungo un canale molto franoso mentre poi su facile sentiero riporta al bivio segnalato su pietra ed incontrato alla salita e successivamente al rifugio Cai Lissone (1.30h dal Forcellino).

CONSIDERAZIONI

Attenzione alla discesa fino al Forcellino Rosso dove è richiesto buon senso d'orientamento visto le indicazioni carenti,in particolare agli ometti di pietra.Nell'estate 2002 le condizioni generali delle attrezzature metalliche lungo la ferrata sono in cattive condizioni.