Sentiero attrezzato GER Monte Coltignone segnalato da Luca Calvi - 2009
Il Monte Coltignone (1479mt),assieme al
Medale ed al San Martino si erge a bastione protettivo della
città di Lecco e costituisce una sorta di basamento
meridionale del gruppo delle Grigne.Se il versante che dà
sui Piani dei Resinelli è estremamente dolce ed è
frequentatissimo per il sentiero del Parco Valentino (oasi
naturale di rara bellezza),il versante meridionale offre un
itinerario di salita dal sapore decisamente più aspro e
forte,tale da soddisfare il palato raffinato degli
escursionisti che amano salire su pendenze accentuate e su
sentieri non particolarmente battuti ove incontrare un
camoscio è più facile che incontrare altri escursionisti.
Tale sentiero ha preso il nome di Sentiero GER,ovvero
“Gruppo Escursionisti Rancesi” e segue una linea molto bella
prima traversando dalla cima del Medale fin sotto le pareti
del Dente del Coltignone per andare a prendere il canalone
che,dopo un tratto attrezzato non lungo, deposita
direttamente sui ripidissimi prati sommitali al cospetto di
un belvedere tale da lasciare senza fiato. PERCORSO STRADALE
Il sentiero attrezzato GER al Coltignone prende avvio dalla
selletta posta immediatamente sotto (o dietro, a seconda dei
punti di vista) la cima del Medale che può essere raggiunta
in vari modi:
2-da
Lecco raggiungere il rione di Rancio e seguire il sentiero
per il rifugio Piazza,salendo poi al crocione del San
Martino o per sentiero normale o lungo il Sentiero Silvia.Seguendo la cresta verso destra,in direzione del
Medale,si arriverà quasi in piano alla selletta di cui
all'itinerario 1.
Calcolare circa 2.00h;
3-sicuramente
più appagante, ma anche ben più faticoso,è raggiungere il
Medale per la via ferrata degli Alpini al Medale e scendere
alla selletta di cui sopra.Da Rancio calcolare circa 2.30h. PERCORSO ATTREZZATO
Dalla
selletta, proseguire in direzione della possente mole del
Coltignone,seguendo una crestina che,in
salita,porta a scavalcare un primo cimotto
con qualche breve passo su roccette,per poi
discendere ad una seconda selletta dove incontriamo il
sentiero che giunge dal San Martino.Da qui, tenendo la
destra,in un ambiente sempre più avvincente,inizia un lungo
traverso sotto il Dente del Coltignone,con qualche piccola
risalita ma restando sostanzialmente quasi in piano.Dopo
aver attraversato una prima vallecola un po' esposta,
attrezzata con qualche metro di cavo
e catena,il sentiero prende a traversare in salita fino ad
infilarsi nel ripido canalone che scende direttamente dalla
cima del Coltignone.Il canalone,di rara bellezza, in uno
stupendo e solitario scenario dolomitico pur a due passi
dalla città di Lecco e dal caos dei Piani dei Resinelli,riserva
all'escursionista una risalita abbastanza lunga di un pendio
sempre più ripido,in direzione di una strozzatura che forma
una evidente caverna visibile già dalla prima parte del
canalone.Raggiunta, non senza fatica, tale caverna,ha inizio il percorso attrezzato vero e proprio
che,pur non presentando difficoltà tecniche
rilevanti,risulta abbastanza faticoso e richiede piede
sicuro e fermo.A parte una paretina di pochi metri
(mediamente difficile) che sale da sinistra a destra,anche il percorso attrezzato si svolge,come il resto del
canalone,su un terreno pietroso e franoso,che costringe le
gambe ad un esercizio supplementare di fatica per
l'equilibrio e la carenza di punti non franosi ove poter
tirare il fiato.Fortunatamente, dopo aver risalito
una specie di cengia e poi un canalino,un'ultimo canalino
ed un'ultima crestina
attrezzata depositano l'escursionista sui ripidissimi prati
sommitali,tramite i quali,in pochi ma sofferti
minuti,si raggiunge la panoramica e boscosa cima del Coltignone,dove i panorami ripagano abbondantemente delle
fatiche sostenute (calcolare circa 1.30-2.00h dalla selletta
retrostante il Medale fino alla cima). DISCESA
Per la discesa si segue il sentiero turistico che,quasi in
piano,passando per la vicina Cima Calolden, porta in una
ventina di minuti all'obbrobrio ambientale rappresentato dal
grattacielo dei Piani dei Resinelli,da dove,una volta
raggiunto il rifugio SEL;si prende il sentiero della Val
Calolden che,in meno di due ore di stupendo sentiero nel
bosco che costeggia un torrente, ci riporta al rione di
Laorca ed all'automobile (in totale calcolare dalla cima del
Coltignone circa 2.30h).Un'ulteriore
possibilità di discesa è rappresentata dal sentiero della
Val Verde “Riccardo Spreafico”:
dalla cima del Coltignone, seguendo i seganvia ed il
sentiero turistico del Belvedere,Invece di proseguire per la
Cima Calolden, prendere a sinistra per il Forcellino.Da
qui,seguendo la segnalazione (non sempre chiara), scendere
nella Val Verde per un sentiero ripido e rirara bellezza,con
qualche tratto attrezzato, fino ad un bivio che permette
(con qualche faticoso saliscendi) di tornare al rifugio
Piazza da dove si può tornare a Rancio di Lecco o a Laorca.Per
questa opzione calcolare almeno 3 ore. CONSIDERAZIONI Il Sentiero Attrezzato GER al Coltignone,più
che una via ferrata,è un sentiero per escursionisti esperti
con qualche tratto attrezzato che permette,magari unito al
Sentiero del Medale o alla ben più difficile ferrata degli
Alpini al Medale,di salire in linea diretta al Monte
Coltignone ed al suo ben noto Belvedere.Si presta benissimo
a molteplici concatenamenti di sentieri, con percorsi più o
meno lunghi,di difficoltà tecniche modeste (a parte
l'opzione per la Ferrata degli Alpini, ovviamente),ma di
sicura soddisfazione per l'escursionista amante dei grandi
panorami e dei luoghi non troppo frequentati.A dispetto
della facilità “tecnica” dell'itinerario,tuttavia,dobbiamo
far notare che non si tratta di un percorso adatto a
principianti,in quanto lungo,faticoso,con alcuni tratti
anche esposti privi di assicurazione e, soprattutto,con un
fondo franoso tale da richiedere un passo assolutamente
sicuro ed un buon allenamento. Particolare attenzione va
rivolta, da ultimo,ai non pochi fittoni, resti della
“sistemazione” a gradini di parte del sentiero,pronti a far
inciampare o,peggio,ad infilzare chi,
inavvertitamente,scivolasse sul sentiero stesso.Per quanto
riguarda,invece,il punto di vista panoramico e
paesaggistico,il sentiero GER è semplicemente una piccola
favola. |