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RELAZIONE
Via Ferrata Cengia Gabriella
Dolomiti di Sesto
segnalata da
Michele Martin - 2015
La cengia Gabriella collega il Ciadin de Stalata al rifugio
Carducci in Val Giralba Alta. E' la naturale prosecuzione
della ferrata Roghel che dal rifugio Berti traccia un
diretto superamento tra le Guglie di Stalata ed i Campanili
di Popera con ripida discesa nel Ciadin di Stalata ad
incrociare il sentiero n.109 che sale dal sottostante
bivacco Battaglion Cadore. Il percorso asseconda una larga
cengia che costeggia il fianco est del monte Giralba di
Sotto per contornarne la propaggine meridionale e portarsi
nel versante ovest a collegare sfalsate cenge intermedie per
scendere infine nella parte alta della Val Giralba Alta,
poco sotto il rifugio Carducci. Pur non presentando
eccessivi dislivelli il tracciato comporta diversi
saliscendi e va tenuto in considerazione l'approccio alla
ferrata che implica in ogni caso una precedente fatica.
PERCORSO STRADALE
Due le opzioni per l'accesso alla ferrata:
1- dal rifugio Berti e la ferrata
Roghel, ci si porta dal Comelico a Padola quindi in
direzione Valgrande sino al termine della stradina al
parcheggio presso il rifugio Lunelli.
2- da Auronzo si esce di poco dal
centro paese sino alla deviazione a destra per Pian de la
Velma; sino al termine della stradina, sterrata nel tratto
finale, agli spiazzi terminali dove si parcheggia.
AVVICINAMENTO
1- dal rifugio Lunelli si sale in
1.00h ca. al rif. Berti quindi a risalire il ghiaione per la
ferrata Roghel che sale tra le Guglie di Stalata ed i
Campanili di Popera in ambiente suggestivo fino alla
forcella delle Guglie Oltre questa si scende sul versante
opposto lungo le attrezzature ad incrociare nel Ciadin
sottostante il sentiero che proviene dal vicino bivacco
Battaglion Cadore. Al bivio si prosegue in quota verso la
parete del monte Giralba di Sotto dove, nei pressi di un
colatoio di sfasciumi e neve residua, si trovano le prime
attrezzature 2400mt - 3.00h .
2- si risale tutta la Val Giralba
Bassa sino al Pian delle Salere - 1365mt - quindi si
traversano le larghe ghiaie del Rio Giralba verso est ad
approcciare la parte finale della Val Bastioi. La si lascia
subito a sinistra su ripido pendio di mughi e si risale la
fiancata destra della Val Stalata con almeno tre brevi ma
facili tratti attrezzati in ambiente grandioso. Sopra lo
sbarramento roccioso finale si tocca il biv. Battaglion
Cadore 2219mt ed a seguire la breve risalita ad incrociare
il sentiero di discesa della ferrata Roghel. Al bivio a
sinistra brevemente sino all'attacco della ferrata nei
pressi di un colatoio di sfasciumi e neve residua 2400mt -
4.00h .
LE FERRATE
Ci si alza sulle prime funi a superare un canalino ed a
seguire una facile cengia che aggira uno spigolo . La
cengia, in falsopiano, contorna la parete di destra
alternando tratti attrezzati ad altri sprotetti ma facili.
Si scendono alcuni metri su ghiaie meno stabili ma su passi
relativamente sicuri anche dove la traccia appare più esigua
. Una lunga cengia orizzontale si delinea alla vista sulla
precipitante parete a sinistra anche se il colpo d'occhio fà
più impressione che nel percorrerla. Ancora qualche
contenuto saliscendi meno lineare ma nel complesso non
difficoltoso e la spettacolare cengia continua il suo lungo
aggiramento delle verticali pareti. In questo tratto non ci
sono attrezzature ma la percorrenza non presenta esposizioni
particolari. Le funi si ripresentano su una breve placca da
traversare per terminare presto prima dell'ennesima cengia
in falsopiano dalla quale si apre la veduta su un torrione
tra la parete a destra ed una cima secondaria a sinistra. Si
scendono alcuni metri sulle funi, quindi si asseconda una
cengia in una rientranza per traversare ora su tratto
attrezzato più esposto ma singolare, inizialmente sotto il
tetto della parete su rocce e sabbie scure. A seguire un
traverso su facili placche e cengette che si alzano
lasciando a sinistra il singolare torrione avvistato in
precedenza. Si risale un pendio erboso sin sotto la chiara
parete che si contorna ancora sotto i tetti spioventi
seguendo le attrezzature. E' questo il tratto più
spettacolare, esposto e precipitante seppur sempre ben
assicurato. Lo si termina aggirando uno spigolo ed a
risalire ancora le funi assecondando una successiva
rientranza con alcuni passi tecnici su cengia rocciosa. Le
funi riprendono il traverso e quindi in decisa salita su
facili roccette appigliate a riprendere una successiva e più
alta cengia. Questa conduce alla base di un camino scalinato
dove le funi guidano la risalita sul soprastante colle
erboso dove apre il panorama verso la Croda dei Toni ed il
rifugio Carducci 2450mt ca. - 1.50h. Si asseconda la parete
basale su comoda e panoramica cengia in falsopiano per un
lungo tratto e ci si porta sopra un rilevante salto di
roccia dove riprendono le funi . Con tratti verticali e
brevi traversi si scendono diversi metri sino ad un marcato
intaglio da cui parte l'ultima discesa su un largo seppur
ripido canale di sassi e ghiaie spesso ancora innevato,
magari parzialmente, ad inizio stagione. Dopo i primi metri
è possibile aiutarsi nella discesa con l'aiuto di una corda
ancorata sul lato sinistro del canale, utile soprattutto nei
tratti dove il terreno risulta più infido e sconnesso sino
al termine del faticoso canale 2200mt ca. - 0.50h.
DISCESA
Il sentiero scende ora con pendenze più tranquille ad
incrociare il 103 proveniente dalla Val Giralba ed
eventualmente a salire le ultime ormai faticose rampe sino
al soprastante rif. Carducci 2297mt - 0.50h. Se si intende
ritornare al PP di Pian de la Velma è possibile anticipare
l'incrocio con il suddetto sentiero tagliando all'altezza
della base del monte Giralba di Sopra su lingue di ghiaie ed
i successivi prati, portandosi verso il torrente ad
incrociare il segnavia n.103 presso una svolta. Lo si segue
in piacevole discesa rientrando all'ombra dell'alta
vegetazione lungo i numerosi tornantini della Val Giralba
Alta che qui si rivela nella sua isolata bellezza. Più sotto
si incrocia il bivio della salita presso Pian de le Salere
dove, tra i mughi presso il sentiero, si può sostare alla
Baita de le Salere 1365mt - 1.10h. Come per la salita si
discende ora la Val Giralba Bassa traversando il greto più
sotto e seguendo il corso del torrente nella parte terminale
dove il sentiero dovesse risultare mancante, quindi nel
bosco presso gli spiazzi dei parcheggio a Pian de la Velma
960mt - 0.50h.
CONSIDERAZIONI
Il percorso della Cengia Gabriella è tanto spettacolare
quanto impegnativo considerandone il preventivo accesso, in
ogni caso lungo, pur non presentando difficoltà particolari.
La ferrata viene interamente percorsa sotto il sole e
presenta le salite più accentuate verso la fine del
percorso. Nella parte mediana si trovano i tratti più
esposti ma comunque sempre ottimamente tracciati ed
attrezzati. I paesaggi sulle cime della zona sono sempre
immensi. Il senso descritto è quello più comunemente
percorso soprattutto in considerazione della concatenazione
con la ferrata Roghel e va comunque sempre tenuto presente
che il collegamento tra i rifugi Berti e Carducci richiede
una buona preparazione data la lunghezza e l'impegno.
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