Via Ferrata di Favogna Altopiano di Favogna 2014 PERCORSO STRADALE Al casello autostradale S.Michele all'Adige -A22-
uscire e proseguire in direzione Salorno e successivamente Roverè
della Luna della Luna. Oltrepassare quest'ultimo ed al bivio
Caldaro-Salorno (poligono di tiro) proseguire a sinistra per il
primo dove dopo circa 4km si trova lungo il margine sinistro della
strada il cartello indicante la via ferrata della Favogna ma
attenzione che il posto auto è ridotto. Il sentiero conduce ripidamente all'attacco in
10', anzi, alcune decine di metri prima dell'attacco vero e proprio
si superano pochi metri di facile roccia con l'ausilio di un cavetto
oltre il quale si può apprezzare un bel panorama sulla Piana
Rotaliana . In un nascosto anfratto troviamo poi la targa indicante
l'inizio della ferrata-Alpenverain 1976. Subito il punto più impegnativo della ferrata
rappresentato da un camino verticale di una decina di metri
superabile grazie a cavo, staffe e vari appigli naturali . Dopo
questo brusco "salto" verticale, che può impensierire i più
inesperti, ci si addentra in un canale con presente parecchio
materiale detritico e ciò ne raccomanda attenzione nella
progressione visto che siamo ancora sulla linea d'attacco della Via.
Dal profondo solco se ne esce sulla sinistra -freccia rossa- e dopo
pochi passi nella vegetazione ci si trova di fronte alla grande
placconata che si supera tramite una comoda serie di staffe
metalliche , alle quali ci si assicura direttamente non essendom
presente il cavo metallico, eccetto i primi 2mt dove bisogna
affrontare 2 passaggi in arrampicata -I° grado- abbastanza facili .
Dalla placca si esce a destra, si percorre una breve cengia
panoramica , e si raggiunge una vicina scala inclinata che permette
di raggiungere rapidamente il margine superiore della parete. A
destra, si scavalca un intaglio attrezzato con cavo e si prosegue
lungo un breve sentiero tra arbusti per scendere leggermente in una
stretta gola attrezzata dove parte la seconda scala stavolta
leggermente strapiombante al termine della quale si procede poi
lungo alcune facili roccette dove il cavo viene utilizzato come
scorrimano . Si rimonta il solco seguendo la fune sulla destra , su
roccia più solida rispetto al fondo del valloncello. Poco oltre
traversiamo verso destra una paretina esposta fino al termine del
primo settore di ferrata, in coincidenza dello splendido terrazzo
panoramico soprastante (550mt - grande vista sulla Val d’Adige e
sulla Paganella - 45' dalla partenza). Dopo una eventuale pausa si
riparte percorrendo un lungo sentiero , a tratti boschivo, di
trasferimento in direzione della grande parete giallastra che ci
sovrasta raggiungendo circa quota 900mt. Inizialmente la si aggira,
alla basa, verso sinistra con il sentiero che si riduce ad una
cengia rocciosa, poi si entra in una profonda fessura che si trova
improvvisamente sulla destra e, sovrastati da imponenti strapiombi ,
si rimonta la parete con percorso che traversa continuamente verso
destra arrivando ad un pulpito presso il quale si trova il libro
delle firme - 980mt. Nonostante il libro la Via non è ancora
terminata in quanto per raggiungerne la fine è necessario aggirare
uno spigolo piuttosto esposto ma di difficoltà contenute e quindi
superare alcune roccette che si "fondono" parzialmente nella
boscaglia . La ferrata è finita, bisogna solamente spendere ancora
un pò di fiato per superare un ultimo tratto di sentiero fino ad
entrare nel bosco di Putzwald dove una precisa e continua
segnalazione del sentiero porta in circa 30' alle prime case del
piano sommitale di Favogna-1100mt. Terminata la ferrata (quando dal sentiero si vede
il Lago Caldaro), si prosegue lungo il sentiero segnato bianco-rosso
AVS (sulla carta Tabacco è segnato come K) che porta all'interno del
bosco prima con una leggera salita poi in discesa, si passa in una
gola attraverso il bosco alla cui sinistra si vede una casa e alcuni
recinti e poco più avanti sulla sinistra una malga in cattivo stato
di conservazione e un'insegna commemorativa scritta in tedesco.
Proseguendo si sale di fianco alla casa e si arriva a un piccolo
borgo di case, su strada asfaltata (una delle quali ha due
meridiane), si scende per 5' poi sulla sinistra della strada si
incontra un cartello indicante See- Lago e segnavia (3) si prosegue
in questa direzione e si arriva di nuovo ad una strada asfaltata
dalla quale si scende a sinistra e si arriva dietro al ristorante
Plattenhof. Dal Plattenhof si prosegue a sinistra sempre su strada
asfaltata sino ad arrivare a Favogna di Sotto dove inizialmente
troviamo delle case e a sinistra l'edificio dei vigili del fuoco,
invece sulla destra più avanti si scorge il lago e la chiesa.
Proseguendo la strada asfaltata segnata come sentiero 519 per un
breve pezzo (circa 1km), dopo di che si arriva a un bivio,
proseguire a destra dove si trova un cartello indicante la via più
breve per Roverè della Luna: il sentiero 502B per circa 1.30h. Poco
più avanti si trova una piccola cascatella, la si attraversa con un
ponticello e il rio rimane così alla nostra sinistra per il primo
tratto della discesa. Scendendo si perde velocemente quota, fino a d
arrivare ad un punto nel quale incontriamo 2 metri di roccette
facili in discesa,avanti 10 metri ci si rincontra con il rio e lo
oltrepassiamo come da indicazioni guadandolo solo per un metro e
mezzo ( due salti). Seguiamo il sentiero 502B e ci ritroviamo alla
destra del rio e tra i vigneti a monte di Roverè. Scendendo si
incontra una strada asfaltata un cartello indica Friederich -390mt-
e un ponte ci riporta a sinistra del rio fino a Roverè. E'
necessario oltrepassare l'intero abitato per poi raggiungere, in
circa 4km di strada asfaltata,l'auto-40'. Parcheggiando, è possibile decidere se avere l'auto più comoda all'andata od al ritorno, nel secondo caso bisogna oltrepassare Magrè. Lasciata l'auto è necessario però ridiscendere in paese e dirigersi verso l'attacco come descritto nella relazione. Arrivati in cima alla ferrata e percorso il bosco, quando si giunge sulla strada asfaltata e 200mt prima del ristorante Plattenhof a sinistra c'è il sentiero di rientro per Magrè che può essere considerata come seconda alternativa di rientro rispetto alla prima per Roverè della Luna. |