Sentiero attrezzato G. Falcipieri Monte Pasubio segnalato da Filippo Carraro;aprile 2011
E' un lungo sentiero attrezzato dalla SAV (Società Alpinisti Vicentini),conosciuto anche con il nome "Cinque Cime". Percorre tutto il tracciato di cresta sovrastante la Strada delle 52 Gallerie fra Bocchetta Campiglia e Porte di Pasubio. Transita costantemente a cavallo fra la Val Leogra e la Val Posina, con panoramiche visioni. Si tratta di una via attrezzata non difficile, ma di una certa lunghezza, dotata di parecchie corde fisse e di una scaletta; essa richiede quindi una certa esperienza di vie ferrate e non è affrontabile da tutti. PERCORSO STRADALE
Lungo la strada
n. 46 che da Schio-Vi porta al Pian delle Fugazze e poi scende a
Rovereto-Tn, in località Ponte Verde,si trova una deviazione
verso destra con indicazione
Passo Xomo. La
strada è stretta ma comoda. A Passo
Xomo ha sede una locanda. In auto si prosegue verso
la bocchetta di Campiglia per
altri
AVVICINAMENTODa Bocchetta Campiglia -1219mt- tenendosi a destra del portale d'inizio della Strada delle 52 Gallerie,si sale per il sentiero in un bosco di faggi fino a raggiungere le prime formazioni rocciose della cresta spartiacque. LA FERRATA Qui si trovano i primi tratti di corda metallica e scalini in ferro. Si giunge quindi ad un camino verticale,una decina di metri,tra due paretine racchiuse da folta vegetazione e,superatolo (corda metallica) si percorre un buon tratto di cresta erbosa interrotta qua e là da qualche masso; si perviene quindi in discesa su una sella poco sopra la 10^ galleria. Dopo la sella inizia un breve percorso in cengia che traversa la parete che sovrasta l'uscita della 10^ galleria e che conduce ad un piccolo costone erboso lungo il quale è stata nuovamente evidenziata la vecchia traccia che conduce alla Forcella del "Bovolo" che guarda l'omonima Guglia. Si procede quindi verso quest'ultima tenendosi appena a sinistra della crestina erbosa che termina presso una formazione rocciosa, superata la quale (attrezzatura metallica) si è all'attacco del "Bovolo". Si sale lungo la scala in ferro oltre la quale si traversa a destra su piccola cengia ricavata sullo strapiombo della Guglia (corda d'acciaio e maniglie in ferro); si supera un camino verticale e quindi una cengia fittamente ricoperta di mughi, aggirando la quale si incontra un ripido ghiaione che faceva parte un tempo del vecchio itinerario. Si riprende quindi la traccia che sale alla Bella Laita -1881mt-. Dopo un lungo tratto di cresta coperta da vegetazione si giunge fin sotto Cima Cuaro alla cui vetta si perviene dopo aver percorso alcune crestine rocciose. Da Cima Cuaro -1939mt- si scende per una parete rocciosa (corde metalliche) intervallata da alcuni gradoni fino alla Forcella Camozzara -1875mt-, che origina la Valle omonima verso sud (anticamente Vajo dei Contrabbandieri) e che la separa dal Canevon di Campiglia a nord. Si attacca quindi decisamente lo spallone Sud-Est di Cima Forni Alti per compiere una serie di passaggi sulle solide formazioni calcaree della cresta (corda d'acciaio e scalino fino all'anticima),dalla quale si perviene ad una sella e successivamente alla vetta (croce in ferro) -2023mt-. Da Cima Forni Alti si scende lungo lo spallone Nord-Ovest per sentiero ripido, ma facile, che degrada, dopo aver evitato due cocuzzoli mediante due gallerie esistenti alla loro base fino al Passo di Fontana d'Oro. Dopo il Passo la cresta ed il sentiero proseguono in direzione Nord-Ovest con percorso gibboso e facile, ogni tanto interrotto da qualche intervallo roccioso facilmente superabile con l'aiuto della corda metallica. Salendo per un erto pendio erboso (evidente traccia di sentiero) si giunge al Cimon del Soglio Rosso -2040mt-, penultima cima e punto più elevato dal quale,percorrendo una facile cresta, si perviene alla Cima dell'Osservatorio -2027mt-,punto di osservazione panoramico da cui si scende comodamente alle Porte del Pasubio e rifugio A. Papa -1928mt-. Dal qui è possibile e facoltativo salire all'area monumentale di Cima Palon -2232mt- in circa un'ora seguendo il sentiero n.105. DISCESA
Il ritorno,dal rifugio Papa,può avvenire principalmente
attraverso 2 alternative:
CONSIDERAZIONI
Caldo e sole
possono rendere ulteriormente faticosa questa escursione,già
di per sé impegnativa per lunghezza. I sentieri sono
evidenti e ben segnalati. Attenzione ad una deviazione
causata da una frana dopo circa |