STAMPA
HOMEPAGE
RELAZIONE
Via
Ferrata
Emilio
Detomasi
Altipiano
di Cimalegna
segnalata
da Fabio Accornero - 2012
PERCORSO STRADALE
Il casello autostradale più vicino è “Romagnano
Sesia” sull’autostrada A26 Genova Voltri-Gravellona Toce.
Risalire poi la S.S. 299 della Valsesia fino ad
Alagna-Vc
- 1190mt.
AVVICINAMENTO
Da Alagna salire con la cabinovia fino
a Pianalonga -2.046mt- e successivamente in seggiovia fino
alla Bocchetta delle Pisse-2.450, oltrepassare il
bar-ristoro e seguire il sentiero che porta alla base della
cresta rocciosa dove inizia la via ferrata. Informarsi su
orari e apertura impianti. Possibilità di salire anche dal
sentiero 5F dalla frazione Piane via Bochetta delle Pisse
(2-3.00h).
LA FERRATA
Esistono 3 itinerari come specificato nel
pannello della ferrata
VERDE in realtà è il sentiero
-percorso facile (F) -
BLU è il percorso di cresta attrezzato (PD per sviluppo e
altezza) è la seconda parte della ferrata.
ROSSO è la prima parte della ferrata (D). Da notare che il
percorso "rosso" può essere interamente saltato con percorso
"verde" per poi concatenarsi con il "blu".
PERCORSO VERDE
Nessuna difficoltà,non richiede attrezzatura. Come già detto
il percorso verde permette di aggirare la parte "rossa"
ossia inizio-tibetano-cengia ma permette anche di aggirare
il solo inizio e non tibetano-cengia,a quel punto non
esistono più vie di fuga.
PERCORSO ROSSO - prima parte ferrata -
La prima parte del percorso è sicuramente
la più atletica, la via ferrata inizia con un breve tratto
verticale (5mt) che può scoraggiare i meno esperti ed
allenati. L'attacco della ferrata fa già selezione. Si deve
avere forza di braccia e sapere dove mettere i piedi (il
ferro non è alla francese..si arrampica su roccia). Si scende
per un paio di metri,e ci troviamo ad attraversare una gola
lunga circa 15mt su di un ponte tibetano,all’apparenza
facile,ma a causa della sua struttura e delle corde non
molto in tensione e del vento all’interno del canale, si
balla molto,soprattutto nella parte centrale. Usciti dal
ponte si fa un lungo traverso verso sinistra ed arrivati ad
una piccola cengia si è sotto al punto chiave. Esso si
sviluppa per circa 20mt in verticale,e da quando si inizia
un leggero traverso verso destra, inizia anche una parte
strapiombante, per circa una decina di metri. Questo è il
punto chiave e richiede forza per superarlo. Alla fine di
questo tratto si arriva su di uno spazio erboso dove ci si
può riposare. La via prosegue tra cenge erbose e piccole
placche verticali di granito fino ad arrivare ad inizio
cresta ossia all'arrivo del percorso VERDE e all'inizio del
percorso BLU.
PERCORSO BLU - seconda parte ferrata
Via di cresta. La via prosegue tra cenge erbose e piccole
placche verticali. Nell’ultimo tratto si passa su una
scaletta metallica orizzontale,si riprende ancora su qualche
placchetta di granito e si esce su un prato con ometto in
pietra indicante la cima-2800mt. A questo punto la ferrata è
finita,e proseguendo sulla cresta per circa mezz’ora si
arriva al rifugio C.A.I. di Vigevano,o proseguendo per altri
5 minuti si arriva all’albergo d’alta montagna Guglielmina
al Col d'Olen-2880mt. La prima parte del percorso è
sicuramente la più atletica, la via ferrata inizia con un
breve tratto verticale che può scoraggiare i meno esperti ed
allenati, a circa metà percorso si incontra il ponte
tibetano con uno sviluppo di circa 30mt. si prosegue in
traverso fino all’evidente tratto verticale che sale un bel
pilastro, il tratto è di circa 20mt. Cenge erbose e alcuni
risalti rocciosi conducono poi alla cresta, esposta e
panoramica, seguirla fino ad una passerella metallica che da
accesso all’ultimo tratto della via ferrata su placche
rocciose. Un ometto in pietra a quota 2.780mt segna la fine
dell’itinerario. Si inizia subito con un leggero tratto
verticale,di circa 4 metri,per sbucare su di un prato.
Seguendo la catena si arriva ad un grosso masso posto sulla
sinistra, dove inizia il divertimento vero e proprio. Si
scende per un paio di metri,e ci troviamo ad attraversare
una gola lunga circa 15 metri su di un ponte
tibetano,all’apparenza facile,ma a causa della sua struttura
e delle corde non molto in tensione e del vento all’interno
del canale, si balla molto,soprattutto nella parte centrale.
Usciti dal ponte si fa un lungo traverso verso sinistra ed
arrivati ad una piccola cengia si è sotto al punto chiave.
Esso si sviluppa per circa 20mt in verticale,e da quando si
inizia un leggero traverso verso destra, inizia anche una
parte strapiombante, per circa una decina di metri. Alla
fine di questo tratto si arriva su di uno spazio erboso,dove
ci si può riposare. La via prosegue tra cenge erbose e
piccole placche verticali di granito, fino ad arrivare in
cresta. Nell’ultimo tratto si passa su una scaletta
metallica orizzontale,si riprende ancora su qualche
placchetta di granito e si esce su un prato con ometto in
pietra indicante la cima-2780mt. A questo punto la ferrata è
finita,e proseguendo sulla cresta per circa mezz’ora si
arriva al rifugio C.A.I. di Vigevano,o proseguendo per altri
5 minuti si arriva all’albergo d’alta montagna Guglielmina
al Col d'Olen-2880mt e quindi al Passo dei Salati-2.980mt.
DISCESA
Dall'ometto in pietra a quota 2.780mt, che segna la fine
dell’itinerario, è possibile scendere attraverso i sentieri
per Pianalonga e poi Alagna in funivia o per sentiero. Dal
rifugio Città di Vigevano a 2.871mt al Col d’Olen è
possibile scendere attraverso i sentieri per Pianalonga e
poi Alagna in funivia o per sentiero. Dal Passo dei Salati
2.980mt è possibile scendere con la funivia fino a
Pianalonga e successivamente in cabinovia fino ad Alagna o è
possibile scendere attraverso i sentieri per Pianalonga e
poi Alagna in funivia o per sentiero.
CONSIDERAZIONI
Il periodo
migliore per questa ferrata è fine primavera, inizio
estate,perché una parte di essa è completamente esposta a
nord,e l’altra parte è decisamente in cresta, quindi molto
pericolosa in caso di neve. Essa si sviluppa davanti al
imponente gruppo del Monte Rosa.
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