Via Ferrata del Centenario Monte Resegone giugno - 2014
PERCORSO STRADALEDa Lecco alla stazione di partenza della funivia dei Piani d’Erna (parcheggio-610mt). AVVICINAMENTO1- dal parcheggio si sale al Passo del Fo’-1284mt per i sentieri n.1 -rifugio Stoppani 890mt- e n.6 (1.30h) fino al rifugio Ghislandi. 2- salire ai Piani d’Erna -1250mt- con la funivia ed attraversare al Passo del Fo’ con il sentiero n. 5 (50') che nella parte iniziale coincide con il sentiero di salita al rifugio Azzoni fino ad un bivio, nel bosco, presso il quale si mantiene la destra in direzione del Passo fino a raggiungere il rifugio Ghislandi-1284mt. Dal Passo del Fo’ salire verso la bastionata e, seguendo le indicazioni in loco, raggiungere l’attacco (3'). LA FERRATASi "attacca" la parete sinistra del canalino con l'aiuto di numerose cambre ed evidenti appoggi rocciosi e dopo alcuni metri si traversa all'interno del canale stesso sfruttando una comoda serie di staffe portandosi alla base di una netta salita verticale, mantenendosi comunque sempre lungo la parete sinistra del canale, dove le cambre formano in pratica una lunga scala. Si esce rapidamente dal tratto verticale, semplice ma molto esposto, e si traversa a destra sfruttando una breve cengetta rocciosa guadagnando, dopo pochi metri, la partenza di un secondo tratto verticale ed anche questo notevolmente attrezzato con gradini metallici in direzione di un sentiero soprastante che, con scorrimano metallico, conduce verso una serie di facili gradoni prestando attenzione a non smuovere materiale detritico presente. Lentamente ci si addentra nel canale che gradualmente si restringe e si superando alcuni salti attrezzati con gradini metallici che aiutano non poco a risalire abbastanza agevolmente questi tratti altrimenti insidiosi. In questo tratto si procede in pratica sul fondo del canale sfruttando anche alcune sbarre metalliche poste di traverso fino ad un piccolo pulpito terminale presso il quale ci si riporta sulla parete di sinistra sfruttando inizialmente la solita serie di cambre e poi risalendo alcune facile roccette "appoggiate" uscendo così definitivamente dal lungo canale fin qui risalito, passando peraltro alla base di un sorprendente torrione. Ci si incammina in direzione di alcune roccette un po' "sporche" che si superano abbastanza agevolmente, poi alcuni brevi salti rocciosi attrezzati arrivando così presso un sentiero panoramico dove è possibile rifiatare anche se in effetti il termine del percorso è piuttosto vicino. Ci sono ancora alcune roccette da superare che non offrono particolari difficoltà arrivando così nei pressi del cartello terminale-1450mt. RITORNODa qui si hanno fondamentalmente 3 possibilità: per traccia in salita si raggiunge in breve il sentiero n.1 con cui si può:
1- presso la
vicina segnaletica procedere, come indicato,
a destra e ridiscendere al rifugio Ghislandi tramite il sentiero
attrezzato "del Caminetto"; facile ma con presenza di molto
materiale instabile. CONSIDERAZIONIL’attrezzatura è perfetta (cavo rivestito e/o catena più eventuali pioli) e non è mai insufficiente, forse in qualche punto è addirittura ridondante. Lungo tutto il tracciato fare la massima attenzione a non smuovere sassi che potrebbero colpire,oltre che gli altri percorritori della ferrata,eventuali escursionisti che transitassero sul sottostante sentiero della Staffa (n.12A) o alpinisti impegnati nei primi tiri alla base dei torrioni. L'eventuale concatenamento con la successiva Via attrezzata De Franco Silvano è da ben valutare in quanto di caratteristiche più impegnative di quella appena percorsa. |