Via Ferrata del Centenario C.A.O. COMO Monte Grona
segnalata
da
Filippo Brasi - 2010
Da
Menaggio-Co
si segue la statale della Val Solda (Porlezza-Lugano) per
circa 1 km; al primo bivio si volge a destra seguendo le
indicazioni per Plesio. Da qui si prosegue lambendo lo
stabilimento di produzione dell'acqua minerale Chiarella per
giungere, poco dopo, alle bella frazione di
Breglia annidata in una splendida conca prativa
(circa 3 Km dal bivio). Poco prima della chiesa del paese
(cartello indicatore), una stradicciola asfaltata sale verso
sinistra raggiungendo, dopo circa 3 Km, le case dei Monti di
Breglia 996mt; la carrareccia prosegue ora,
accidentata,stretta e poi non più asfaltata,ad un tornante
c'è il parcheggio ove è opportuno lasciare l'auto.
AVVICINAMENTO Si prende, allora, a sinistra sulla
mulattiera che dopo aver lambito di nuovo la strada presso
un tornante continua fra spazi erbosi e rado bosco di
betulle. A quota 1120mt,presso una zona di rimboschimento
cintata,il percorso si divide. Seguendo una delle due
diramazioni,si giunge al rifugio. A nostro parere è più
consigliabile il percorso alto, quello di destra,che è assai
più panoramico. Si sale ancora lungamente con parecchi
tornanti finché ha inizio un lunghissimo tratto a mezza
costa che,dopo aver traversato la Val Pessina,raggiunge il
panoramico dosso erboso dove sorge il rifugio già visibile
da lontano. Dal rifugio 1383mt- si prende il sentiero
(cartelli indicatori) che in piano punta verso Sud-ovest
raggiungendo la base dei denti di Grona,la serie di torrioni
calcarei che formano lo sperone Sud-est del monte.
Traversato lo sbocco del canalone detritico percorso dal
sentiero della "Direttissima" si raggiunge la base dello
sperone dove, presso una pianta,si trova la partenza della
ferrata (targa indicatrice).
La via si sviluppa lungo tre torrioni
-Denti-,seguendone per lo più il filo di cresta. L'inizio è
subito verticale, ma i lavori di ristrutturazione hanno
addolcito molte difficoltà,anche con l'aggiunta di molte
staffe per i piedi (prima assenti). Poi si prosegue più
agevolmente e raggiunta la vetta della prima torre la via
piega a sinistra sino ad un settore di rocce adagiate che si
risalgono per poi deviare nuovamente a sinistra. Si riprende
a salire superando uno speroncino arrotondato per poi
arrivare all'intaglio posto alla base della "seconda
torre",dove si incontra una prima uscita verso il sentiero
della "Direttissima". Si scala il torrione,dapprima verso
destra, poi a sinistra, lungo uno speroncino,cui seguono
placche in aderenza e tratti di salita divertente e
panoramica. Poco oltre,roccette adagiate portano alla base
della "terza torre" (ove è presente una seconda uscita dalla
ferrata verso il sentiero della direttissima). Questo
torrione è il più lungo ed esposto, si inizia con il tratto
più impegnativo di tutta la ferrata a causa di una difficile
placca rocciosa,una serie di staffe per i piedi risultano
quasi indispensabili per la progressione; al termine della
placca il tracciato piega bruscamente verso sinistra, dove
si trova un attraversamento aereo di un canalino, che
costringe ad una spaccata sul baratro. Le difficoltà
diminuiscono parzialmente,e si prosegue su una serie di
placche in aderenza,al cui termine si esce in vetta al monte
Grona-1736mt.
Per la Via Normale:
dalla sommità si segue il sentiero che volge
a Nord-est raggiungendo la sella ove giunge il canalone
della "Direttissima". Si risale brevemente sulla sommità
Nord del Grona e,seguendo il sentiero fra roccette e
detriti,ci si abbassa con attenzione seguendo la cresta Nord
della montagna e raggiungendo la sella della Forcoletta. Da
qui,sempre per ripido sentiero detritico,si scende sul dosso
erboso ove sorge il rifugio Menaggio. CONSIDERAZIONI Durante l'inverno e nella prima parte
della primavera 2006,rispetto alla costruzione iniziale
della via,è stato completamente sostituito il
cavo con uno plastificato,aggiunta una catena per tutta la
lunghezza, rifatta una buona parte della chiodatura,aggiunti
scalini di 'aiuto',aggiunti ulteriori ancoraggi nei tratti
di passaggio da un torrione all'altro. La Ferrata è ora di
completa proprietà del CAO di Como con la rinuncia del CAI di
Menaggio.
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