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Via Ferrata dei Laghi

Castel di Bombasel

settembre 2019

 

La ferrata dei 3 laghi del Bombasel di recente costruzione -2018- nella zona dell'Alpe Cermis in Val di Fiemme permette di raggiungere la vetta del Castel di Bombasel a quota 2535m. L'itinerario, ad anello, si compone di 2 Vie ferrate distinte ovvero la più impegnativa "Vertigo" e la più facile "Highway". Dalla cima un invidiabile panorama su buona parte del gruppo appartenente ovvero il Lagorai e sul versante opposto verso i molti dei principali gruppi dolomitici.

PERCORSO STRADALE

Cavalese-Tn e relativi impianti di risalita del Cermis sono raggiungibili, arrivando da nord, tramite l'autostrada del Brennero, uscita Bolzano Nord. Dall'uscita di Bolzano Nord, si supera il Passo Lavazé fino a raggiungere Cavalese. Da sud Cavalese è comodamente raggiungibile mediante l'autostrada del Brennero, uscita Egna-Ora-Termeno, con una buona strada che porta fino alla località. Nel fondovalle sono presenti parcheggi a sufficienza. E' possibile parcheggiare anche direttamente nella località di Cavalese in prossimità della stazione della cabinovia. I parcheggi presso tutte le stazioni a valle sono gratuiti.

AVVICINAMENTO

Tramite i primi 2 tronconi degli impianti di risalita si raggiunge la stazione a monte del Cermis a quota 2000m dalla quale è necessario salire poi a cima Paion -2230- attraverso una comoda strada di servizio cementata oppure utilizzando il terzo troncone di risalita ovvero la seggiovia Lagorai. In entrambi i casi si giunge al Paion . Da qua si scende con sentiero L03-353 alla vicina forcella del Bombasel dalla quale, a sinistra come da segnaletica , si scende ai laghi di Bombasel trovando saltuariamente anche la segnaletica specifica della ferrata avendo di fronte il Castel lungo il quale si sviluppa la via attrezzata. Giunti al lago si risale all'evidente forcella del Macaco -2278- in pochi minuti dove è consigliato imbragarsi comodamente. Siamo a circa 40' di cammino dal Paion.

LA FERRATA

Ci si incammina verso l'attacco del versante ferrata Vertigo risalendo inizialmente un costone erboso in direzione delle evidenti attrezzature che inizialmente fungono fondamentalmente da scorrimano sviluppandosi su terreno a tratti pianeggiante . La cresta inizia ora a salire , si procede in "appoggio" con roccia particolarmente gradinata ed un doppio cavo che trasmette la sensazione di risalire una scala . La Via si sposta leggermente a destra verso uno spigolo per risalire subito con le stesse caratteristiche del tratto precedente e dopo pochi metri, nuovamente a sinistra, con un tratto di sentiero tra i pini lascia temporaneamente il filo di cresta risalendo un ampia parete che non offre mai difficoltà sostenute uscendone nei pressi di un piccolo pulpito panoramico che offre la possibilità di apprezzare i suggestivi colori del laghetto a valle . Procedendo, si aggira uno spigolo piuttosto "arioso" portandosi alla destra della cresta costituita qui da una serie di massi accatastati e ritrovando, in uscita da quest'ultima, il filo di cresta che a tratti riserverà alcuni passaggi leggermente più tecnici dei precedenti per la presenza di paretine rocciose più levigate e per questo ben assicurate con apposite cambre metalliche. Ci si incammina allora con il cavo che per un buon tratto iniziale è rialzato circa un metro da terra fungendo praticamente da scorrimano guadagnando così l'attacco della cresta terminale . Come anticipato, si inizia superando un salto roccioso con possibilità di divertente arrampicata, la roccia è solida ed il cavo ben teso infonde altrettanta sicurezza , se ne esce su una breve traccia di sentiero roccioso che separa il passaggio precedente da una placca levigata ma molto appoggiata quindi priva di insidie . Un ulteriore breve traccia di sentiero conduce ora al tratto di cresta sommitale che è da qui, fino alla vetta, caratterizzata da una serie di grossi massi granitici che danno all'ambiente quel tocco di "severità" fin qua assente. Ecco che inizia quindi la presenza delle cambre metalliche, cui si accennava precedentemente, necessarie a superare brevi salti altrimenti piuttosto ostici al termine dei quali fà bella mostra di sè la cresta fin qui percorsa che presenta uno sviluppo discretamente suggestivo . Si è ormai in dirittura d'arrivo, la cresta, ora più aperta, inizia a spianare e si tratta solo di camminare ed a tratti balzare fra i vari massi con il cavo comunque, anche se non strettamente necessario, ancora presente fino alla vicina croce di vetta - 2535m . Da notare la segnaletica, in uscita, che vieta la percorrenza di questa cresta in discesa . Siamo a circa 1.00h di cammino dall'attacco - forcella Macaco.

RITORNO

Per quanto riguarda la discesa è necessario percorrere la Via ferrata Highway quindi tenere indossata l'attrezzatura di sicurezza. I primi metri non attrezzati si identificano facilmente attraverso la presenza di alcune ometti di pietra, si tratta di percorrere un sentiero che a breve è provvisto di un comodo scorrimano che "velocizza" la discesa . In pochi minuti si raggiunge una forcella dalla quale diparte in salita un bel tratto di cresta affilata con evidente attrezzatura ed una inequivocabile indicazione . Si "attacca" quindi la parete , sul lato destro, sfruttando un comodo cengione in uscita dal quale, in piena cresta, una spaccatura della stessa si supera attraverso una comoda passerella metallica . Il sentiero prosegue sul filo di cresta con alcuni lievi saliscendi mentre alla nostra destra ritorna la visuale sui laghetti del Bombasel e parzialmente sulla cresta percorsa in salita attraverso la ferrata Vertigo mentre davanti a noi la visuale si apre verso la vicina Cimon del To della Trappola e la stazione a monte del Paion . Un deciso "salto" roccioso in discesa si supera grazie all'ausilio di una serie di comode staffe metalliche un pò distanti tra loro in quanto alternate ad alcuni comodi appoggi nella roccia raggiungendo il bivio Standing Stone presso il quale termina la Via attrezzata e tramite il sentiero L04 scendere ai vicini laghetti chiudendo subito l'anello dell'escursione e ritornare poi al Paion a ritroso lungo il sentiero percorso all'andata. Tuttavia una simpatica e consigliata alternativa è quella di procedere in cresta, tralasciando la discesa ai laghetti, in direzione dell'evidente e vicina vetta del Cimon del To della Trappola seguendo l'evidente e ben segnalato sentiero . Dalla croce di vetta si scende poi alla vicina forcella del Bombasel e risalita alla stazione sommitale del Paion.

CONSIDERAZIONI

Il percorso con caratteristiche maggiormente assimilabili ad una Via ferrata è la Vertigo mentre la più facile discesa Highway risulta fondamentalmente un sentiero attrezzato. Detto si consiglia la salita per la prima e discesa per la seconda inoltre in vetta al Castel vi è comunque il divieto di discesa dalla Vertigo che risulterebbe comunque totalmente illogico. La breve escursione di mezza giornata risulta indubbiamente gratificante visto lo sviluppo ad anello in cresta a tratti davvero inaspettatamente suggestivo. Inutile sottolineare la grande comodità di avvicinamento utilizzando tutti gli impianti di risalita.