Via Ferrata degli Alpini Pietra di Bismantova ottobre 2014
La Pietra di Bismantova è una singolare formazione di arenaria che si presenta come uno stretto altopiano dalle pareti scoscese, che si erge isolato tra le montagne Appenniniche. PERCORSO STRADALE La località di riferimento è Castelnovo né Monti, facilmente raggiungibile percorrendo la SS63 che da Reggio Emilia porta al Passo del Cerreto (varie indicazioni lungo il percorso). Dal centro del paese si imbocca la SP108 e, poco dopo il cimitero, si prosegue lungo la SP 26 che conduce all'ampio ed organizzato parcheggio -Piazzale Dante 880mt- dove si lascia l'auto. AVVICINAMENTO Si risale la lunga scalinata in cemento e dopo alcuni metri lungo la stradina che conduce all'Eremo di San Benedetto si trova, a destra, l'indicazione per la Via ferrata con segnavia CAI 699. Dopo circa 10' di cammino sotto la maestosa parete, a tratti strapiombante dove iniziano alcune vie di arrampicata, attraversando alcuni esposti terrazzini erbosi si raggiunge il primo breve tratto attrezzato dove però non è ancora presente la targa ufficiale della Via. LA FERRATA Si sale inizialmente in diagonale sfruttando una roccia particolarmente appigliata fino ad un soprastante terrazzino panoramico dove un breve sentiero attrezzato aggira uno spigolo raggiungendo un tratto di discesa. I primi metri della discesa sono attrezzati e piuttosto verticali anche se la roccia molto gradinata ed alcune utili staffe metalliche ne agevolano il passaggio che risulta così essere divertente, poi si prosegue la discesa attraverso un comodo sentiero fino ad un nuovo tratto attrezzato che, aggirando uno spallone roccioso, conduce all'ingresso di una piccola "grotta" nella quale ci si deve calare per uscirne poi qualche metro al di sotto. La calata consiste in una paretina di 2-3mt poco appigliata e verticale non particolarmente impegnativa ma che richiede comunque attenzione e come già specificato se ne esce lungo un sentiero detritico sottostante che, successivamente senza attrezzature, prosegue per circa 10' nel bosco, stando attenti a tralasciare alcune tracce di sentiero che si inerpicano sulla sinistra, giungendo all'attacco della seconda parte della Via e dove si trova anche la targa identificativa della ferrata. I primi 6-7mt di roccia NON sono attrezzati quindi si sale in verticale senza attrezzature di protezione pur con difficoltà contenute visti gli ottimi appigli naturali presenti e si raggiunge la base di un primo breve diedro molto ben attrezzato con maniglie metalliche infisse nella roccia fino ad un primo piccolo punto di sosta dal quale si può vedere lo sviluppo del secondo lungo diedro da superare. Si "attacca" il diedro portandosi lentamente sulla parete sinistra di esso in quanto lì si sviluppando le attrezzature e lo si risale sfruttando, per i piedi le varie staffe/maniglie presenti, mentre come appigli la roccia offre varie divertenti possibilità arrivando così ad un secondo e stavolta più comodo punto di sosta rappresentato da una cengia erbosa . Un traverso privo di difficoltà porta ad un piano inclinato attrezzato con cavo scorrimano che termina presso una nicchia rocciosa dove è presente il "libro di Via" e dove la Via prosegue superando un breve "salto" roccioso attrezzato. Si è alla base di un lungo diedro racchiuso tra pareti particolarmente verticali ma nello stesso tempo piuttosto gradinate così da rendere ancora una volta la progressione sicura e divertente comunque sempre assistiti da una consistente quantità di maniglie metalliche ; rapidamente si guadagna un brevissimo traverso, si risale parzialmente uno spigolo in notevole esposizione e si supera una cengia inclinata che termina con alcuni facili gradoni attrezzati . Si è ormai in dirittura d'arrivo in quanto si tratta ormai di risalire l'ultimo breve diedro attrezzato anche con alcune grandi "graffe" metalliche e superare, in forte esposizione, uno strapiombetto che permette di raggiungere, in diagonale, la scaletta metallica terminale mentre, alla destra, lo sguardo viene attratto dal tagliente profilo roccioso della Pietra che contrasta con la sottostante fascia pedecollinare Appenninica. Ormai si tratta solo di percorrere i pochi pioli metallici ed uscire sul terrazzino sommitale - 1.15h ca. dal piazzale - 1041mt. DISCESA Per il ritorno si consiglia di seguire il sentiero che attraversa boschi e prati sulla sommità della Pietra. Questo permette di ammirare i panorami che si aprono dai punti di arrivo delle numerose vie lunghe di arrampicata. Il sentiero scende poi dalla parte opposta rispetto alla via appena percorsa e, costeggiando le pareti in senso antiorario, porta in breve al rifugio "della Pietra" vicino all'eremo (circa 30' dall'arrivo della ferrata). E' tuttavia anche possibile, invece di percorrere il sentiero che scende a destra nel bosco, "tagliare" i prati sommitali della Pietra e scendere per una variante più impervia in quanto presenti alcune, comunque facili, roccette (ritorno dalle vie di arrampicata) ed incrociare poco più a valle il sentiero ufficiale abbreviando così il ritorno di 10'. CONSIDERAZIONI Data la bassa altitudine, è percorribile preferibilmente in primavera od in autunno anche inoltrato. La Via ferrata, abbondantemente attrezzata nonostante l'ottima qualità della roccia, risulta avere però un cavo di diametro piuttosto ridotto. |