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Via Ferrata degli Artisti

Bric dell'Agnellino

segnalataci da Alberto Citterio - 2008

 

PERCORSO STRADALE

Dall'autostrada A10 in direzione Ventimiglia si esce al casello di Finale Ligure-SV si prende a destra la S.S. 490 per il Colle del Melogno,superato il paese di Gorra si prende la deviazione per Magliolo. Da questo paese si devia dietro la Chiesa dei Santi Costa e Damiano seguendo la strada asfaltata fino a fondo valle raggiungendo così la località Isallo-350mt. Trascurata la diramazione a sinistra,si segue la segnaletica ben evidente per la via ferrata,salendo a destra su strada sempre asfaltata ma con molti tornanti,fino a raggiungere la frazione Cà dell'Erscio dove la strada si fa sterrata. Ancora un paio di km di tornanti su strada sterrata (abbastanza mal messa sconsigliabile con auto basse) e si raggiunge un piccolo spiazzo in prossimità di una sbarra verde -600mt- dove è possibile lasciare la macchina.   

AVVICINAMENTO

Superata la sbarra,affiancata dal cartello descrittivo del percorso ,si prende a scendere lungo l'ampia strada sterrata per poi risalire fino ad una curva dove è situato un secondo cartellone descrittivo vicino ad un grande masso -20'-. Da qui sulla destra si stacca il ripido sentiero che sale nel bosco,molto ben segnalato -bolli rossi-. Dopo una breve salita si raggiungono i primi inutili cavi metallici per superare un tratto di banali roccette e proseguendo su ampie lastronate si raggiunge la base delle rocce dei Balzi Rossi dove inizia la vera e propria ferrata -675mt-25' dalla carrareccia-.

LA FERRATA

Si parte subito con un bel paretone di color rosso,verticale,a tratti strapiombante,facilmente superabile grazie all'esagerata quantità di staffe molto ravvicinate (condizione caratterizzante l'intera via ferrata). Superata la parete si traversa a destra in esposizione per aggirare un primo spigoletto e giungere ad un tratto di roccette più facili. Si continua a seguire il sentiero (inutilmente attrezzato) raggiungendo così un forcellino alla base di un Torrione di cui si risale il verticale spigolo fino al terrazzo superiore. Da qui inizia una lunga serie di brevi salti alternati a tratti di roccette ininterrottamente attrezzati fino a giungere alla base di un più evidente Torrione dove incontriamo la prima via di fuga (sentiero in discesa sulla sinistra). Lo si aggira sulla destra per poi risalirne i brevi canalini che portano in cresta. Ed ecco che dall'alto si vede il famoso ponte tibetano -visto da qui fa veramente impressione-.Scendendo nella forcella sottostante si incontra un secondo bivio:

1- a destra per erbe e detriti (sempre attrezzato) si raggiunge il versante opposto della gola attraversata dal ponte

2-  a sinistra dopo un esposta crestina si raggiunge il ponte.

Attraversati i 94 emozionantissimi pioli -40mt circa di lunghezza- del traballante ponte,sospeso su una gola profonda una cinquantina di metri, si giunge alla parte più impegnativa (soprattutto dal punto di vista emotivo) di tutta la via ferrata. Dopo una breve salita si attraversa a sinistra su pioli il paretone (molto esposto) per poi risalirne l'aereo spigolo -espostissimo- fino al terrazzo sovrastante.Superati alcuni salti via via meno esposti si giunge in prossimità di un pianoro dove su di un'ampia parete si pur ammirare il dipinto dell'artista Mario Nebiolo (da qui il nome della ferrata) per poi incrociare il terzo ed ultimo bivio.In ripida discesa sulla sinistra la seconda via di fuga,in verticale sulla destra le ultime facili paretine che portano in cresta fino all'ultimo palo della via attrezzata posizionato sul punto più elevato della Costa Dei Balzi Rossi  -1309mt 3.00h circa dall'attacco-. Seguendo per gli ultimi metri gli abbondanti segni rossi si giunge in vetta al Bric dell'Agnellino da dove si pur ammirare -meteo permettendo- un fantastico panorama a 360° dal Mar Ligure fino al Monviso.

DISCESA

Continuando a seguire i bolli rossi il sentiero piega ripidamente a sinistra in un canalone attrezzato con cavi metallici -consigliato non togliersi l'imbrago- che costeggia le rocce della cresta percorsa in salita. Disceso un canalino attrezzato con pioli e cavo si entra definitivamente nel bosco traversandolo lungamente verso destra fino ad un pulpito panoramico. Ora il sentiero piega ripidamente a zig zag nel bosco fino alla carrareccia sterrata circa 300 metri avanti rispetto lo stacco del sentiero di salita -1.30h dalla vetta-. Seguendola a sinistra si torna al parcheggio -20'-.

CONSIDERAZIONI

La Costa dei Balzi Rossi è situata nella valle del Maremola nel territorio del comune di Magliolo: è una struttura orografica che evidenzia una peculiare roccia di colore rossastro,e costituisce la cresta Est del Bric dell'Agnellino 1335mt. La costa si sviluppa tra le quote altimetriche 675mt e 1309mt,presentando quindi un dislivello di 634 metri attrezzato con circa 1500mt di cavo metallico. Tutto ciò ne fa una ferrata abbastanza semplice dal punto di vista tecnico vista la sovrabbondanza di strutture (pioli molto ravvicinati che non affaticano mai gambe e braccia- e l'ottima manutenzione. La difficoltà è data dalla lunghezza -dopo il ponte tibetano si pur erroneamente credere di essere arrivati ma la vetta è ancora lontana) e dall'esposizione di alcuni tratti che trasmettono forte adrenalina e richiedono assenza di vertigini. Per tanto pur essere considerata una ferrata di media difficoltà se affrontata in autunno/primavera con assenza di neve e condizioni meteo stabili. Nei periodi più caldi potrebbe diventare una tortura a causa dell'elevata temperatura e della mancanza di punti per l'approvvigionamento di acqua. La bellezza del tracciato,l'importanza geologica e morfologica di questa costa,e il panorama fantastico che pian piano si apre agli occhi durante la salita valgono sicuramente la fatica.