Via Ferrata degli Alleghesi Monte Civetta Luglio 2003
PERCORSO STRADALE Arrivando dalla Val Zoldana è necessario dirigersi verso il passo Staulanza rispetto al quale ci si ferma qualche tornante prima in località Palafavera (info:0437.789145) ove si trova l'omonimo campeggio e vi sono varie possibilità di parcheggio oppure è ovviamente possibile arrivare anche da nord proveniendo dal Colle di Santa Lucia-Selva di Cadore e scendendo poi qualche tornante rispetto al passo Staulanza. AVVICINAMENTO Dal piazzale di Palafavera (1530mt) si prosegue a piedi seguendo l'indicazione per il rifugio Coldai su stradina ghiaiosa ed in circa 1.00h di cammino si raggiunge il punto di ristoro Malga Pioda.Proseguendo per la strada sterrata e poi per sentiero n.566 si arriva in circa 30' al rifugio Coldai (2132mt) dove si inizia la salita in direzione della forcella Coldai per immettersi poi a sinistra sull'alta via n.1 (sentiero Tivan n.557) che in leggeri saliscendi porta inizialmente ad una forcella,visibile anche dal rifugio,e poi svoltando verso est si sale lentamente un costone a tratti erboso a tratti roccioso attrezzato in alcuni punti con corde fisse fino ad una conca cosparsa di grossi massi,con grandiosa vista sul Civetta,ed una sella (Schenal del Bech 2300mt) dove si lascia l'alta via verso destra come indicato su un grosso masso da una freccia rossa con scritta"Alleghesi".Come detto dalla sella si prosegue verso destra risalendo una conca detritica che ad inizio stagione risulta innevata e dopo un breve tratto attrezzato ed alcune facili roccette si arriva all'attacco della ferrata (1.15h dal rifugio Coldai). LA FERRATA L'inizio è verticale ed esposto ma attrezzato con pioli e scalini,superato questo primo salto verticale si traversa a sinistra per risalire ancora su staffe ed una successiva scaletta in ferro.La via,continuamente segnata in rosso,continua all'interno di un canalino,superando facili gradoni di roccia,al termine del quale una breve placchetta sposta lo sviluppo della via sulla sinistra;si ritorna all'interno di un altro canale anch'esso caratterizzato da gradoni di roccia e dove la corda si utilizza prevalentemente come scorrimano.Dal canalino in questione si esce sul lato destro in breve ma ripida salita senza però mai eccedere nelle difficoltà vista l'abbondanza di appoggi,anzi spesso risulta facile e divertente la progressione in arrampicata.Si continua su facili roccette guadagnando quota fino ad un salto verticale dove,oltre alla fune,anche dei pioli in ferro aiutano a progredire uscendo finalmente dalla prima lunga serie di canali spesso in ombra che caratterizzano la ferrata fin dall'attacco e trovandosi a risalire in cresta a quota 2550mt su roccia inclinata a 45° girando le spalle alle stupende torri del Civetta come la famosa Torre Trieste.La cresta volge a sinistra,si risale traversando in diagonale ed in forte esposizione ma sempre in sicurezza grazie a fune ed una successione di pioli,si rientra a destra e si supera facilmente una breve placca verticale grazie ad una serie di staffe metalliche,un successivo tratto verticale diverte per la possibilità di arrampicare e porta ad una ampia cengia da dove,meteo permettendo,è possibile ammirare gran parte della Val Zoldana.Si percorre la cengia verso nord-ovest e si risale nuovamente per facili roccette di I° fino ad un pulpito panoramico dove è possibile prender fiato prima di riprendere in traversata su roccia povera di appigli ma ben attrezzata con pioli mentre una grossa freccia rossa indica la direzione della via anche se lo sviluppo è evidente.Rispetto all'attacco siamo a circa metà della ferrata e dopo vari canalini e tratti in cresta arriva il primo camino (2730mt) lungo ma ricco di staffe,in uscita si traversa a sinistra per entrare in una nuova serie di canalini in ombra.In verticale verso la sommità della cresta nord a quota 2820mt si cammina su terreno detritico traversando poi a sinistra verso un nuovo canale attrezzato con cavo attorno al quale sono stati inseriti cilindretti metallici che ne aumentano la sicurezza.Usciti da quest'ultimo canale inizia la risalita in cresta con alcune roccette non attrezzate e terrazzi detritici dove è necessaria attenzione per non provocare caduta massi e che ad inizio stagione è facile trovare ancora innevati.I tratti attrezzati non sono finiti ma ormai la vetta è vicina si superano ancora dei "massi di roccia"dove la fune è utilizzata esclusivamente per aggancio di sicurezza vista anche la stanchezza così come nel culmine della cresta levigata che in pochi minuti porta alla cima del Civetta (3220mt) a circa 3.15h dall'attacco. DISCESA A pochi metri dalla croce di vetta una traccia segnata in rosso scende lungo il pendìo est in direzione del rifugio Torrani raggiungibile in circa 20' e di cui già si vede la struttura.Dopo una eventuale sosta al piccolo rifugio si inizia a scendere nel canalone detritico del Vallon ignorando al vicino bivio l'indicazione a destra per la ferrata Tissi sovrastati costantemente dalla mole del Monte Pelmo.Iniziano i tratti attrezzati che in alcuni punti non sono da sottovalutare sia per la stanchezza che ormai si fa sentire sia perchè a volte danno l'impressione di essere tecnicamente più difficili di quanto non lo fosse stata la salita.Alcuni passaggi,non assicurati,tra roccette sono da percorrere con estrema cautela mentre altri attrezzati danno l'impressione di stare a superare una vera e propria ferrata.A quota 2400mt si raggiunge il ripido ghiaione sottostante dove è possibile,ad un bivio segnalato,scendere in direzione della località Pècol e ritrovarsi in questo modo a sud rispetto Palafavera oppure,scivolando su ripide tracce,alla sinistra del canalone stesso si oltrepassa in pochi metri la Crepa Bassa e ci si immette sull'alta via n.1 (sentiero Tivan 2200mt) dopo circa 1.45h dal rifugio Torrani.In continui affannosi saliscendi si ritorna presto sulla via già percorsa all'andata e successivamente al rifugio Coldai (2132mt) in circa 1.15h. CONSIDERAZIONI -Da sottolineare il fatto che nel tratto in discesa compreso dal rifugio Torrani ed il sentiero Tivan (alta via) risulta molto alto il pericolo di caduta massi!!. -All'uscita di un camino a circa quota 2900mt ci si trova di fronte ad un masso sul quale vi sono indicate tramite frecce rosse due direzioni: proseguendo in salita si continua per la ferrata mentre verso sinistra si raggiunge direttamente il rifugio Torrani percorrendo una lunga cengia abbastanza orizzontale eccetto un paio di saliscendi. -Partendo da Palafavera è possibile raggiungere il rifugio Coldai tramite la seggiovia che conduce un po' più in alto di Malga Pioda risparmiando così circa 1.00h di cammino.L'impianto di risalita in questione nel 2003 è aperto nel periodo estivo dal 05/07 al 14/09/2003,dalle ore 08.30 alle ore 17.30. |