FARE I CONTI CON SÈ STESSI

Percorsi non attrezzati,su roccia od in ambiente Alpinistico.

FARE I CONTI CON SÈ STESSI

Messaggioda Blitz » 29/08/2016, 20:57

Sentiero Lancedelli e Cengia Paolina 16 agosto 2016

16 agosto 2016 - Ore 18.47
Cortina d' Ampezzo - Cenge sopra la Val Travenanzes


Suona il telefono

Lo vedo, mi è sopra la testa, digli di spostarsi indietro...
Ok, fallo virare 45° a destra e mi arriva in bocca...
"Ok ti vedono"

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In montagna, probabilmente piú che altrove, bisogna sempre fare i conti con sè stessi: accettare i propri limiti, ammettere i propri errori, ed essere pronti a fare un passo indietro, assumendosene le conseguenze: la differenza tra un giro "glorioso", fiko, ed un epilogo inglorioso può essere estremamente sottile, io l' ho imparato a mie spese...

Questo giro doveva intitolarsi "Ritorno alla Paolina": l' anno scorso infatti, percorrendo questa magica cengia delle Tofane, avevo notato un sentiero a tornanti che scendeva verso la Val Travenanzes e, curiosando in rete e su alcuni libri, avevo scoperto che ce n' era pure un altro! :shock:
Da là era scoccata la scintilla, mi ero sentito con Koyamagnagatti e Alverspir che lo avevano notato anche loro percorrendo la Cengia Paolina alcuni giorni prima di me, ed avevamo programmato di esplorarli assieme lo scorso ottobre. Poi un weekend non poteva Koya, un weekend non potevo io, un weekend pioveva, e non se n' è piú fatto niente...

Genesi strana questo giro, francamente non era neanche in programma per questo agosto, ma si sa che spesso i programmi son fatti per saltare, e cosí mi trovo una giornata di bel tempo "isolata" e decido di infilarcelo.
Preparo tutto, mi ripasso le (brevi) relazioni sui due sentieri, salvo sul telefono la scansione della mappa editata con l' ipotetico tracciato, riguardo e carico sul telefono alcune foto che inquadrano i due percorsi, alcune fatte da me, altre fatte con lo zoom da Alver dal Vallon Bianco...
Però c' è qualcosa che non va, la sera prima di partire non sono rilassato, non sento il "feeling" giusto (e di solito se non lo sento manco mi metto in strada, non so come mai questa volta non lo abbia ascoltato), tanto che per mezzora penso di fare un altro giro...
bho dormiamoci su...

La mattina mi sveglio un po' piú tranquillo, faccio colazione e parto verso Cortina.
Pausa caffettino a Fiames e vado a parcheggiare al Centro Visite del Parco Naturale Dolomiti d' Ampezzo, presso il Ponte Felizon

Bene, sono pronto, mi metto in marcia lungo il sentiero della Val di Fanes

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il sentiero, pardon, la strada, è interamente nel bosco, salvo qualche sprazzo panoramico, come al ponte di Pian de Loa dove di colpo ti ritrovi davanti il Tabúrlo

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La pendenza è tranquilla, ottima per scaldare le gambe, e quasi senza accorgermene arrivo a Ponte Óuto (Ponte Alto), che si chiama cosí non a caso :?

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Davanti compaiono le propaggini nord delle Tofane, solcate dal Valón de Ra Ola, che oggi un amico ha in programma di percorrere in discesa, per poi beccarci a fine giro e rientrare assieme e fare aperitivo

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Al bivio di Lagušiei abbandono la strada e prendo il sentiero 401: direzione Val Travenanzes, si entra nel vivo 8-)

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arrivo a Ponte dei Cadorís

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e la Croda Rossa mi da il buongiorno :lovemo:

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arrivo al bivio In Po Ra Ola

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attraverso il Rü Travenanzes

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e rientro nel bosco

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bosco che comunque ogni tanto permette di "guardare fuori" :okkemo:

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il bosco inizia ad aprirsi, e quello che si vede è impressionante

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sono sotto gli Orte de Tofana, e compaiono i primi resti di baracche

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giusto sopra la mia testa, cent' anni fa si combatteva tirandosi le bombe a mano da una cengia all' altra :shock:

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mi rimetto in marcia, e la valle si manifesta nel suo spettacolo :lovemo:

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chiusa alle spalle dalla visione della Croda Rossa

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adesso a dominare compaiono le Cime di Furcia Rossa, e la caratteristica forma del Monte Castello

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Passo un canale alla cui base trovo resti di reticolato, questa valle è un museo a cielo aperto!

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intanto il sentiero continua alto sul fondovalle

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mi godo la stupenda selvatichezza di questa valle :lovemo:

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e il sentiero torna ad avvicinarsi al fondovalle, o meglio, il fondovalle risale verso il sentiero :lol:

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intanto le pareti restano incombenti, incutendo quasi soggezione

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Bene, sono all' inizio dell' avventura: quota 1781 di Val Travenanzes, dove il sentiero attraversa il torrente con un ponte angolato: invece di attraversare, salgo brevemente lungo il pendio barancioso, fino ad arrivare al vecchio comando austro-ungarico

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dove una baracca conserva ancora i vetri intatti :shock:

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Qua dovrebbe cominciare il Sentiero Lancedelli, dal nome del suo (ri)scopritore nel 1970: il sentiero segue una lunga ed espostissima cengia sopra la Val Travenanzes, fino ad immettersi in un canalone che taglia la Cengia Paolina subito prima della conca ghiaiosa di Potofana (per chi viene da Forcella Fontananegra).
E infatti la traccia è ben evidente: o è lui, o è lui

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Subito incontro un camoscio :lovemo: ci fissiamo per un paio di minuti, poi ciascuno va per la propria strada

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il sentiero si manifesta subito in tutta la sua bastardaggine: l' esposizione è bella forte, la traccia stretta, il fondo a tratti buono a tratti schifido... il margine di errore è molto risicato

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in un tratto di cengia "coperto" trovo la conferma di essere sulla strada giusta: la firma del riscopritore - "Lancedelli 1970"

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ad ulteriore conferma, vecchi anelli e pezzi di filo di ferro, probabilmente in guerra era attrezzato a ferrata

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ad un certo punto la cengia si allarga un pelo

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ne approfitto per fermarmi qualche minuto a riposare e godermi il panorama: spettacolare visto da qua :lovemo:

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altro fil di ferro a penzoloni (chissà se c'è qualcosa la sopra)

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e poi via di nuovo

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la traccia si stringe di nuovo

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e puntuale arriva un altro fittone: impressionante la mole di lavori fatta in quella guerra, nei posti piú impensabili e considerando poi le condizioni ed i materiali dell' epoca...

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spettacolo! mentre continuo ad alzarmi sulla Val Travenanzes, in fondo compaiono le strutture di Gasser Depot, Lagazuoi Grande e Torre Fanes :lovemo:

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L' ultimo punto "fastidioso" è costituito da questo breve attraversamento su "misto fanghiglia", che passo tenendomi piú vicino possibile alla parete

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Dopodiché, quasi per magia, si materializza in fondo il ripiano barancioso riportato nelle descrizioni: ci siamo quasi! :naaemo:

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L' attenzione resta al massimo, ma mi permetto di rilassarmi un filino e di godermi il panorama 8-)

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adesso la traccia diventa quasi da famiglie :lol: posso anche concedermi una sigaretta

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in alto subito sotto parete, trovo una catasta di legna ed una scaletta

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probabilmente si deve salire, ma la posizione non mi stuzzica, piuttosto vediamo dove porta la traccia che ho davanti, male che vada torno indietro sti 20 metri

altra legna tagliata e una matassa di fil di ferro, dovrei essere giusto :okkemo:

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alzo lo sguardo, SBADADAM :shock: :shock: :shock: :lovemo: :lovemo: :lovemo:

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Fanes da una parte, Nemesis dall' altra, S T U P E N D O

Sto ancora delirando per le visioni, quando mi tocca tornare alla realtà: la traccia sbatte contro i mughi, non si vede una mazza, se non che piú in su pare essereci qualcosa: non avendo né motosega né lanciafiamme, mi rassegno a camminarci sopra: si, sti mughi hanno i rami cosí grossi che fai prima (stando molto all' occhio) a montarci sopra che non a passarci in mezzo.
Raggiungo cosí un piccolo prato con un' altra catasta di legna

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Punto dritto verso il canalone... o verso i mughi? :lol:

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No dai, qua la traccia non si vede dalla foto ma piú o meno c' è, e raggiungo il canalone che taglia la Cengia Paolina subito a sud di quota 2474

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Nonostante dalle foto a distanza mi sembrasse una cosa quasi impossibile, quando ci sono sopra mi rendo conto che si tratta di un "banalissimo" ghiaione da risalire, nulla di trascendentale

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anche se comunque guardare in giú fa un po' impressione :?

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allora guardiamo in su 8-)

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Bene, risalgo l' "imbuto" sopra la conca, e mi trovo ad un bivio: un canalino a destra, un canalino a sinistra, messi uno peggio dell' altro :mmemo:
Guardo a sinistra, non vedo verso, punto tutto sulla destra: anche questo non è il massimo della gioia, ma almeno di fianco ha una paretina ottimamente appigliata da sfruttare.
Arrivo su, e mi trovo davanti ad una bella gradonata che porta dritta dritta alle pareti...

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la risalgo, e SIIIIIIIIIIIIIII sono sulla traccia della Cengia Paolina!!! :naaemo: :naaemo: :naaemo:

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il segnavia sembra quasi volermi dire "Bentornato Blitz"

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e finalmente riesco a vedere nella loro interezza le muraglie che prima stavano sopra la mia testa :lovemo:

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Bene, bando alle ciance, non sono ancora al culmine, quindi avanti! Prendo a risalire la parte alta del canale, ma questa pare una passeggiata a confronto con prima, anche perché c' ero già passato l' anno scorso

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bon ci siamo quasi

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eccomi! sono arrivato al "pianoro" di ghiaie di Potofana: fine delle fatiche, adesso è tutta discesa, posso finalmente riposarmi 8-)

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Giú lo zaino, mi siedo, e mangio qualcosa

Mangiato e fumato, mi rimetto in marcia, giú per il ghiaione per traccia libera

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puntando ad un resto di reticolato che fa da segnavia

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Giú ancora, adesso per traccia piú marcata

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Quando il sentiero svolta a destra, io punto a sinistra verso la parete rocciosa del promontorio che ho aggirato da dietro e che divide questo canale da quello per cui sono salito prima

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fino a raggiungere dei resti di postazioni

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questi in trincea si portavano anche le birrette, altro che il pompelmo & barretta che mangio io HIHIHI

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dalle postazioni parte una traccia abbastanza evidente che punta a dei bizzarri spuntoni di roccia

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poi gira sotto, e taglia i mughi quasi a voler tornare indietro

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dei vecchi tornanti ormai non resta piú niente, ma confrontando con le foto dell' anno scorso individuo il punto dove iniziare a scendere

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un ometto mi indica che sono sulla strada giusta, poi un altro ometto mi fa girare secco a sinistra sotto le pareti

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poi ci pensano altri ruderi a confermarmi la strada

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Bene, ormai mi sono abbassato parecchio, manca davvero poco a concludere questo giro atomico 8-)

Ma ho cantato vittoria troppo presto :piaemo:
Tra frane, baranci e tracce dei camosci ci si capisce sempre meno, anzi, non ci si capisce piú un caxxo :sbaemo: :sbaemo:

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provo a seguire una traccia, ma si perde nel casino... passa una frana, passa dei baranci, anzi montaci sopra, passa un' altra frana... mi ritrovo su una bancata inclinata, ripida, con fondo schifosissimo ed un salto di 200 metri sulla destra... :mmemo:
Potrei traversarla, come ho fatto con mille altri ghiaioni, ma qua non mi fido, qua scivolare vuol dire volare di sotto...
tornare indietro... e dove? a far la scimmia su per i baranci non vedendo un cavolo? se avessi un lanciafiamme potrei anche pensarci, ma non ce l' ho...

Niente, non c'è verso, ho le balle che girano a velocità supersonica, incrodarsi come un cog'ione e per di piú a 20 minuti dall' arrivo sul sentiero da nonne :evil:

Mi riguardo intorno, magari mi è sfuggito qualcosa... rifaccio il punto della situazione, ma niente, ci sono solo due opzioni, o traversare col rischio altissimo di scivolare e volare di sotto, oppure quella d' emergenza, quella che speri di non dover usare mai...

Controllo i telefoni, uno non da segni di vita, l' altro prende per chiamate d' emergenza: chiamo il 112.
Mi passano il SUEM e cade la linea :sbaemo: :sbaemo:
Mi sposto di qualche metro, trovo anche una posizione piú comoda, e qua prendono tutti e due: o tutto o niente :lol:

Richiamo, faccio una descrizione della situazione, do coordinate e quota rilevate dalla (SANTA) TabaccoMapp.
ok ci risentiamo dopo.

Mi siedo su un sasso che pare fatto apposta, con un barancio che per una volta mi torna utile, visto che se niente niente scivolo mi blocca e può essere usato come appiglio.
Sono nervosissimo, piango e bestemmio...
Fumo una sigaretta per rilassarmi, poi sistemo lo zaino: tutto quello che può svolazzare lo richiudo dentro: giacca termica, occhiali, cappellino... diventa quasi slick...

Guardo l' ora, è il caso di farsi sentire a casa, mando un messaggio: "tutto ok, tra mezz' ora sono alla macchina"

Adesso sono piú rilassato, anzi mi sto quasi annoiando, fumo un' altra sigaretta

Ore 18.47
La Val Travenanzes rimbomba del rumore di un elicottero

Sono stato cosí preciso con le coordinate che mi si ferma sopra la testa, "lungo" di pochi metri

Suona il telefono, è la centrale operativa, do le indicazioni per manovrare, eccolo che mi punta

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Mi limito a fotografarlo con lo zoom: non vorrei mai che vedendomi fotografare mi mandassero a quel paese e mi lasciassero la :shock:

Il soccorritore inizia a calarsi col verricello, appena si separa dall' elicottero inizia a roteare come un mulinello :?
Tutto normale, mi ero dimenticato che le pale fanno un LEGGERO spostamento d' aria...

Arriva giú, si attacca al barancio e molla il verricello
Ci guardiamo in faccia
*bestemmia* sono un cog'ione
Lui si mette a ridere
Mi imbraga, aggancia lo zaino, si aggancia lui, ecco che scende il verricello

Lo spostamento d' aria è assurdo, vola di tutto: cicche, acqua che pare di essere in doccia (le pareti "pisciavano" acqua), ragni a cui avevo rotto la tela (mai visto ragnatele cosí grosse!!!)

Agganciati, appena ci stacchiamo da terra vengo colto di sorpresa dalla rotazione, ma subito mi viene in mente l' immagine di prima quando scendeva.
Mi concentro sul gancio, non mollarmi qua eh :shock:
si perché in quei momenti pensi le cose piú stupide...

Sono a bordo, mi chiedono dove abbia la macchina, ma visto che devono rientrare a Pieve preferisco tornare con loro che ho la casa la vicino, alla macchina penserò domani...

In volo mi distraggo guardando fuori, vedere Cristallo, Sorapiss e Tre Cime dall' alto fa il suo bell' effetto, anche se entrando in Valle Ansiei il cielo diventa nero di colpo, ed ho un momento di pianto e bestemmie, guarda in che condizioni li faccio volare :sbaemo:
Il momento passa subito, quando entriamo in Val Bajon e passiamo bassissimi sopra la forcella, mi verrebbe da dire F I G A T A ma è meglio che stia zitto

Inizia la discesa, e quasi senza rendermene conto siamo a terra, atterraggio super soft...

Formalità di rito, ringraziamenti, saluto e chiamo casa per farmi venire a prendere.

Questa è la fine ingloriosa del giro, un giro che mi ha portato a fare i conti con me stesso, a dover fare un' accurata valutazione ed a prendere una decisione in una delle situazioni piú difficili che mi fossero capitate. Fortunatamente ho preso la decisione giusta

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Ultima modifica di Blitz il 22/10/2017, 20:04, modificato 1 volta in totale.
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Re: FARE I CONTI CON SÈ STESSI

Messaggioda alfpaip » 29/08/2016, 21:18

Già ti dissi...

Bravo a fare una scelta difficile... Bravo a raccontarla...
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Re: FARE I CONTI CON SÈ STESSI

Messaggioda dokkodo54 » 29/08/2016, 21:58

ESCE DAL SENTIERO E RIMANE INCRODATO IN UN CANALE

Scritto da Michela Canova

Cortina d'Ampezzo (BL), 16-08-16
Attorno alle 18.30 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato in direzione della Val Travenanzes, dove un escursionista era rimasto incrodato sopra alti salti di roccia.
M.B., 35 anni, di Padova, dopo aver percorso un tratto della Cengia Paolina nel Gruppo delle Tofane, aveva smarrito il sentiero.
Visto un ghiaione, aveva provato a scendere verso valle, finché, trovatosi di fronte a tratti verticali sotto di lui, non era stato più in grado di proseguire, né di tornare sui propri passi. Individuato a circa 1.900 metri di quota dall'eliambulanza, l'uomo è stato recuperato con un verricello di 10 metri.


Ca..o, Blitz!
Di solito, quando si è immersi nel pieno delle proprie "avventure", non ci si pensa (o, meglio, si cerca di non pensarci).
E magari, dopo la bella riuscita di una "impresa" di quelle che consideriamo "difficili", ci si sente pure invincibili.
Ma può succedere, eccome se può succedere.
Anche questo è Montagna.
Ora, là c'eri tu, da solo, e solo tu puoi sapere se hai veramente preso la decisione "giusta" e quanto questa ti sia costata.
Ma a mio modesto parere hai fatto bene a riconoscere che da solo non ce la potevi fare e a chiamare aiuto prima di peggiorare la situazione.
Metti nello zaino questa esperienza, Blitz e fai davvero i conti con te stesso.
Anche solo per il fatto di averla condivisa (anche se ci hai messo un pò :) ) mi fa pensare che tu sia sulla strada giusta.
Grazie.

Un saluto,
dokkodo
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Re: FARE I CONTI CON SÈ STESSI

Messaggioda Blitz » 29/08/2016, 22:18

Pienamente d' accordo... solo 1 cosa: c' ho messo un po' a condividerla perché ero via e mi son preso indietro con tutti i report, su Facebook l' ho sputata fuori dopo 2 giorni (una foto) anche perché avevo bisogno di buttarla fuori, sfogarla, mentre coi report... per fortuna ho passato piú tempo a camminare che a scrivere :lol:
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Re: FARE I CONTI CON SÈ STESSI

Messaggioda alfasierra » 29/08/2016, 22:42

Accidenti Blitz . . .
l'ennesimo bel giro, di grande respiro, fuori degli schemi, non scontato, attentamente preparato e fantasticamente raccontato . . .
con una conclusione non preventivata . . .
non dev'essere stato facile, ma hai fatto la scelta giusta, se continuavi chissà . . .
grazie per averla raccontata e condivisa (non deve essere stato semplice elaborare la cosa),
aiuterà molti a riflettere ancora di più
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Re: FARE I CONTI CON SÈ STESSI

Messaggioda Campioncino » 30/08/2016, 0:20

Errori, epiloghi ingloriosi... Io credo che alla lunga sarà il giro migliore di sempre. Sei stato un grande ed hai deciso di fare la cosa migliore e cioè di tornare a casa! Si sa, può essere frustrante chiedere aiuto ma a volte può succedere, e riuscire a saperlo fare non a tutti riesce. Bravo!
Ps pensa! mi sa che ti ho visto anche atterrare perché quel giorno alle 19 ero proprio alla piazzola dell'elicottero. Un saluto.
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Re: FARE I CONTI CON SÈ STESSI

Messaggioda fedipos » 30/08/2016, 4:05

Tranquillo Dooko, a me ha telefonato il giorno dopo. Penso che le cose si condividano seguendo un certo ordine.
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Re: FARE I CONTI CON SÈ STESSI

Messaggioda SHERPA61 » 30/08/2016, 8:05

Dokkodo è talmente mona che non lo commento nemmeno; è perfin patetica la tua mancanza di personalità nofaceman….il suo commento..?? “ce ne hai messo di tempo”…..mi autocensuro……diciamo def…ente……uno che non ha il coraggio di presentarsi per nome….che imputa ad uno che si mette nella merda assoluta per lo sbaglio che ha fatto…e sto qua,.,,;”ce ne hai messo di tempo”….dokkodo…..vai a cagare va…….
Detto questo…..ora arrivo al doveroso commento al Blitz……..
20 agosto 2016…ore 10.45…alver mi recupera all’aeroporto di Venezia di ritorno dagli Usa, ….dopo 2 gg di viaggio alluciante……volo annullato…..turbolenze da tagadà…..valigie smarrite…….anyway……contento come una pasqua di essere a terra……dopo 15 minuti son a casa sua davanti ad un mega vassoio di brioches e torte varie…..un litro di caffe….ecc…..mi sto rifocillando….e i discorsi han preso le consuete due strade parallele….da una parte le signore a parlare di…..boh?…..e noi che sull’altro binario parliamo di Usa dal punto di vista antropologico…e poi saltiamo sulla Montagna….e Mick mi fa……”aspetta che ti dico….non sai cosa è successo al Blitz”…..e io….”no……che gli è capitato..?”……”ha dovuto chiamar l’elicottero”……ok…UN SECONDO ed ho pensato simultaneamente a 1) bene…..ha avuto il suo colpo di fortuna/sfiga …e gli è andata bene……2) mi è venuto parallelamente in mente che potrei essere senza mezzo piede destro se quella volta, 40 anni fa, non avessi spostato la canna del fucile prima di premere il grilletto pur immaginando il fucile fosse in sicura, mentre non lo era…….risultato….io cammino in Montagna con due piedi….e Blitz è qui a raccontarla……..
Ieri invece di ritorno dalla “Resiana”, con lo stesso Alver commentavamo quanto merito avrebbe avuto il Blitz se avesse usato la sua esperienza-leggerezza-coglionaggine per dare una lezione di umiltà a tutti.
Lo hai fatto Blitz, e per me da oggi, al di la che sei un logorroico che mi spacca i marroni che metà basta, hai guadagnato tanti di quei punti che metà basta.
Bravo bocia……..
A dimostrazione di quanto merito hai……rispolvero un post del lontano 2009 (quando i dokkodi viaggiavano su altri siti con altri nick name……occhio Dok….che stai per fare una figura di merda….) in cui a mia volta mi prendevo la merda e le prese per il culo che competono ad ognuno quando è corretto con la Storia e genuino.

http://www.freeforumzone.com/d/8806568/ ... sione.aspx


Te almeno sti sei impelagato sul Wild….io mi son perso sull’Amalio dal Pra…!!.....

Ok…..ti è andata bene vecchio….siam tutti contenti per te……e la tua sincerità nell’esporre le cose ti fa onore………continua così….(come sincerità intendo…..che come escursionismo è meglio che cambi qualcosa……..ah…ah….)

Great.

p.s. coglione……!!!!.......far arrivare il volatile perché vuoi fare il figo..!!......
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Re: FARE I CONTI CON SÈ STESSI

Messaggioda dokkodo54 » 30/08/2016, 8:39

Per rispetto nei confronti dell'autore di questa discussione terrò per me quello che penso di questo ennesimo intervento "scomposto" di SHERPA61.
Dirò solo che, di fronte allo spessore di questo post, se non l'ego si poteva tenere sotto controllo almeno la voglia di fare polemiche personali.
Peccato.

Un saluto,
dokkodo
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Re: FARE I CONTI CON SÈ STESSI

Messaggioda SHERPA61 » 30/08/2016, 8:45

non si usa in Friuli....ma utilizzo una forma che rende l'idea....

moeghea.........vecio....ti fai del male......

te lo ddico da ammico....Dokkodo....fatti li giri tui in montagna......poi ti crei un forum dove postare i tuoi selfie degli scarponi....fai un contratto con la Sportiva.....e uno con Anonimus.....e così...pum...pum...pum...fai la crana.....

dai su prostaten.......moeghea......l'han capito tutti
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