Questa estate e' davvero strana, con ancora neve sotto i 2500 a luglio: faccio di necessita' virtu', e dovendo stare piu' in basso ne approfitto per seguire degli itinerari a cui non avevo mai pensato prima.
La mia prima uscita di 2 giorni sara' quindi un' avventura tra Talvena e Pramper, nel Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, zona meno frequentata di altre piu' famose, ma non meno meritevole.
Cosi' sabato mattina parto lanciatissimo e mi avvio verso la Val Cordevole, lasciando la macchina in localita' La Muda.
Appena scendo dall' auto mi trovo davanti uno dei luoghi piu' selvaggi di tutte le Dolomiti: i Monti del Sole
e l' imbocco della Val Pegolera: qua gia' il nome e' un programma!!
Io mi avvio lungo il sentiero 546, direzione Val Clusa
e subito la mazzata sui denti: un cartello avvisa che per ordinanza comunale, in seguito ad un incendio di 2 anni fa durato 5 giorni, il sentiero e' chiuso per pericolo caduta massi.
Amen, io ci provo lo stesso, ma siccome i volontari del CAI non ci fanno piu' manutenzione da 2 anni, il risultato e' questo, per la gioia di zecche ed affini.
in alcuni punti e' pure peggio: la traccia e' inesistente, i bolli biancorossi sono andati in fumo con l' incendio, e sbaglio strada un paio di volte perdendo tempo ed energie dovendo tornare indietro e nella baruffa con la vegetazione (e con gli sgraditi ospiti)
In alcuni punti va decisamente meglio
in altri... inzomma...
vi lascio immaginare il giramento di @@ che ho... di prima mattina trovarmi in mezzo al bosco, senza uno straccio di panorama, a far ste baruffe...
dai, per un breve tratto il panorama viene a consolarmi!
alla fine comunque riesco ad arrivare al bivio per Forcella Pongol
qua due provvidenziali "locals" mi consigliano di non proseguire per la Val Clusa ma salire verso Forcella Pongol, a meno che io non sia un collezionista di zecche visto che ce ne sono a camionate...
seguo cosi' il loro consiglio e mi avvio lungo il sentiero 545 che risale la Val del Cristo, anch' esso colpito da ordinanza di chiusura e, nella prima parte, conciato quasi come il 546 anche se i tratti messi bene son piu' frequenti
mano a mano che si sale regala anche qualche piacevole scorcio
si, adesso direi che va decisamente meglio!!!!
poco dopo rientro nel bosco ma finisce la zona sottoposta ad ordinanza: si cambia registro
arrivo cosi' in breve a Forcella Pongol, da cui, per rifocillarmi, vado alla vicina Baita Folega: sembra il Paradiso Terrestre!!!!
Torno in forcella e inizio a seguire il sentiero 541 verso Casera Moschesin
Inizialmente si sale di nuovo nel bosco
che pero' concede qualche vista del panorama
arrivo sulla cresta del Vallaraz ed il bosco lascia il posto alla mugheta, ai colori dei fiori ed ai panorami: ERA ORA!!!!!!!!!
il sentiero prosegue cosi', a saliscendi alternando boschi e mughi passando per Forcella Scalabras, dove arriva il sentiero che avrei dovuto prendere dalla Val Clusa, fino al bivio presso Casera Moschesin
sono stufo, anzi stufissimo, ma ormai manca poco, ed imboccando il sentiero 543 sono contento perche' sto entrando in un ambiente che sento piu' "mio".
Le nuvole vanno e vengono, me ogni tanto lasciano intravvedere qualcosa... si qualcosa... qualcosa!!!! ECCHECCA*** MA SU DI LA C'E' NEVE!!!!
Passa di colpo tutta la fatica e la stanchezza e parto come un treno, la visione mi ha stragasato!!!!
arrivato a Forcella Moschesin prendo la variante panoramica, ma il tempo mi si mette contro, il solito infame
In uno sprazzo di clemenza riesco a vedere finalmente il Pramper
ma si richiude
ultimi metri, dai animo su! sono ormai in Pra' della Vedova, uno splendido pascolo per camosci da fare invidia al miglior giardiniere inglese!
Finalmente arrivo al Rifugio Sommariva, dove termina questa prima giornata di scammellamento con una bella cena e una gran dormita.
Che dire, un plauso ai giovani gestori: sono alla loro prima esperienza e ci mettono anima, cuore e passione: si vede tutto l' amore che hanno per la montagna e soprattutto per quello che fanno.
B R A V I
Stanco e soddisfatto vado a letto: solitamente in rifugio faccio sempre un po' di fatica ad addormentarmi, questa volta nonostante abbia pure bevuto il caffe' dopo cena, casco dal sonno come un pero e dormo dritto dritto fino a quando suona la sveglia!!!
Al risveglio i Moschesin mi danno il buongiorno con la mia prima enrosadira della stagione
me lo sento, oggi sara' una gran giornata!
Uno sguardo al Pramper e mi metto in marcia
Il "giardino" di Pra' della Vedova con i Moschesin, cosa posso chiedere di piu' per inziare bene la giornata?
sentiero 514, direzione Rifugio Pian de Fontana: VIA!
questo sentiero mi piace subito: all' aperto, tra i mughi, circondato dalle crode: fantastico
cammino a cuor leggero verso Portela dei Pezedei
L' occhio se la gode, ma ancora non so la sorpresa che mi aspetta la dietro
Intanto mi godo il panorama dalla portela
riparto, si sale ancora, per la prima volta in questa stagione passero' i 2400.
Guardando avanti vedo delle chiazze di neve -belle- penso io...
mi giro e TAAAC si e' fatto vivo il Pelmo
Mi rimetto in marcia e... e... e... ELLAMADONNA!!!!! e' arrivata la sorpresa!!!!!
diciamo pure una gransorpresa!!!! sembra di essere a fine giugno intorno ai 3000, e invece siamo a meta' luglio 800 metri piu' in basso!!!!
Mai mi sarei aspettato una cosa del genere, e' uno spettacolo, davvero, sara' anche un anno bislacco ma e' anche qualcosa di unico!!!
Sono in delirio totale, perdo la cognizione del tempo, due passi e una foto, anzi un passo e due foto
Questo e' il meritato premio dopo il tribolamento tra erba alta e zecche di sabato, non vorrei piu' venire via
purtroppo pero' bisogna andare
un ultimo sguardo al Pelmo
e mi avvio verso Forcella de Zita Sud
Il panorama dalla forcella... in teoria dovrei avere la Schiara di fronte ma la mia solita nuvola fantozziana la copre
alla faccia della nuvola...
inizio a scendere nel Van de Zita de Fora
Vedo qualcosa muoversi su quella forcella, ce penso sia Forcella dei Erbandoi, guardo meglio, ed e' un piccolo branco di camosci beati al pascolo... sul cocuzzolo a destra c'e' il capobranco che controlla tutto...
Dopo averli guardati imbambolato per 10 minuti buoni, mi riavvio
anche in basso questo posto e' uno spettacolo
Entro adesso nel regno delle marmotte: e' pieno, quando sono ancora lontano le vedette fischiano, ma quando arrivo in mezzo si limitano a nascondersi e "spiarmi" da dietro qualche masso
uno sguardo indietro
mi rigiro, e FINALMENTE!!!! La Schiara si degna di farsi vedere, e con lei il pinnacolo della Gusela del Vescova'
Cammina cammina, e' impossibile non innamorarsi di questo posto
dicevo prima che ero entrato nel regno delle marmotte, bene, questa si potrebbe chiamare Val Marmotta
Mentre fotografo sento un rumore alla mia sinistra, mi giro e cucu' chi c'e' ?
MAAAAAAARIASANTISSIMAAAAAAAAA CHE BRUTTO STO QUAAAAAAAA SPETA CHE SCAPPO DENTRO!!!!!!!!!!!
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E' ancora qua sto rompimaroni?
Vabe' vaga ramengo anca eo! Ho fame, mangio!
questi a occhio e croce devono essere stati i suoi pensieri in marmottesco...
bon dai inizio ad aver fame anch' io e mi avvio verso il rifugio, ormai manca poco
Rifugio in vista!
Eccomi arrivato al Rifugio Pian de Fontana
Ho una fame che meta' basta e ci do dentro di brutto me la prendo comoda per riposare le ginocchia, poi dopo caffe' + grappa + sigaretta d' ordinanza mi riavvio, sempre sul sentiero 514...
entro subito nel bosco e scendo velocemente fino al torrente
per poi riprendere a salire e tornare nel bosco
Dopo qualche minuto il sentiero torna allo scoperto e la vista e' sempre suggestiva
Arrivo cosi' a Forcella La Vareta: da qua in poi sara' solo discesa
il posto invoglia al riposo, e sarei tentato di fare una pennichella sul prato, ma e' meglio ripartire... camminando sono circondato dai fiori e con la Schiara di fronte
Sotto di me la Val Vescova', la piccola chiazza chiara al centro della foto e' la radura dove sorge il Rifugio Bianchet
Il sentiero inizialmente costeggia le Cime de la Scala per poi iniziare la discesa proprio alla testata della valle
Arrivato in testata della valle, comincio a perdere quota rapidamente, imboccando il sentiero 518 e lasciando proseguire il sentiero 514 verso Forcella Nerville e la Schiara
sto scendendo e fa caldo, rientrare nel bosco per una volta e' un piacere, sembra di entrare in un locale con l' aria condizionata!!!
scendi scendi, arrivo alla fine al Rifugio Bianchet, dove mi fermo a bere qualcosa
Sosta brevissima e riparto, sentiero 503 verso Costa dei Pinei, una tranquilla stradina sterrata nel bosco perfetta per riposare le gambe e le ginocchia
uno scorcio delle ripide pareti della Val Vescova'
e arrivo alla fine a Costa dei Pinei, da cui scendo sulla Statale per tornare a La Muda
si conclude cosi' quello che penso essere uno dei giri piu' belli che abbia mai fatto, complice l' annata balorda che ha creato delle condizioni irripetibili.
Bello, veramente bello, in un posto che avevo fin' ora ingiustamente trascurato e che invece puo' dare grandissime soddisfazioni.