DUE PASSI IN BALCONE: banca del Pelsa 06/07/2013

Percorsi non attrezzati con difficoltà tecniche contenute.

Re: DUE PASSI IN BALCONE: banca del Pelsa 06/07/2013

Messaggioda fedipos » 09/07/2013, 12:55

Bravo Flavio, il discorso lo possiamo dividere in due. Da una parte la sottovalutazione di un qualunque percorso che è il risultato di sovravalutazioni di se stessi, mancata documentazione, mancata esperienza ecc. Ma c'è un'altra questione, a mio parere, molto più seria. In tutti questi anni ho fatto, e continuo a fare, anche percorsi attrezzati, da una parte perchè sono sempre più vecchio, dall'altra per conoscere zone nuove senza andare in giro con un chilo di relazioni nel sacco per non perdermi. E vengo al punto, considerando che il mio livello di esperienza mi fa vedere le cose ccon un'ottica particolare. Quello che continuo a constatare è la presenza, all'interno di percorsi attrezzati, di tratti assolutamente da proteggere e rigorosamente non protetti, e di tratti protetti dove c'è da vergognarsi a vederli protetti. Ho mosso sezioni CAI, stazioni del CNSAS, rifugisti,( pardon,albergatori d'alta quota) ma con rissultati decisamente deludenti. Se durante le vostre gite su percorsi attrezzati usate un occhio critico, scoprirete che di queste storie ce ne sono veramente molte. Logicamente con tutti i problemi conseguenti.
fedipos
 

Re: DUE PASSI IN BALCONE: banca del Pelsa 06/07/2013

Messaggioda Flavio » 09/07/2013, 17:17

fedipos ha scritto:Bravo Flavio, il discorso lo possiamo dividere in due. Da una parte la sottovalutazione di un qualunque percorso che è il risultato di sovravalutazioni di se stessi, mancata documentazione, mancata esperienza ecc.

Aggiungerei anche la stanchezza, soprattutto quando i sentieri sono percorsi come ritorno da un'escursione più impegnativa, e la distrazione, soprattutto per chi è così bravo da non doversi concentrare su tutti i passaggi. Se non sbaglio, Stabeler, dopo un'epica carriera di scalate su torri impossibili, morì proprio cadendo dal "facile" sentiero che porta il suo nome sopra la Valle Aurina. Stessa sorte per Biasin, caduto dal sentiero del cacciatore dopo aver aperto una difficile via di roccia.
fedipos ha scritto:Ma c'è un'altra questione, a mio parere, molto più seria. In tutti questi anni ho fatto, e continuo a fare, anche percorsi attrezzati, da una parte perchè sono sempre più vecchio, dall'altra per conoscere zone nuove senza andare in giro con un chilo di relazioni nel sacco per non perdermi. E vengo al punto, considerando che il mio livello di esperienza mi fa vedere le cose ccon un'ottica particolare. Quello che continuo a constatare è la presenza, all'interno di percorsi attrezzati, di tratti assolutamente da proteggere e rigorosamente non protetti, e di tratti protetti dove c'è da vergognarsi a vederli protetti. Ho mosso sezioni CAI, stazioni del CNSAS, rifugisti,( pardon,albergatori d'alta quota) ma con rissultati decisamente deludenti. Se durante le vostre gite su percorsi attrezzati usate un occhio critico, scoprirete che di queste storie ce ne sono veramente molte. Logicamente con tutti i problemi conseguenti.

E' quello che pensavo anch'io, ma credevo ciò fosse dovuto alla soggettività del concetto di "difficile". Per fortuna qualcuno la vede come me.

P.S.
Per me il massimo esempio è la Maximilian-Weg: protetti i tratti iniziali semplici, sprotetti il camino non banale in discesa e la cresta finale esposta e franosa.
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Re: DUE PASSI IN BALCONE: banca del Pelsa 06/07/2013

Messaggioda Blitz » 09/07/2013, 17:40

deve essere un vizio della zona allora: l' anno scorso quando ho fatto il giro del Catinaccio ho trovato sia la Santner sia la Catinaccio con i cavi spesso presenti dove non me ne facevo nulla e spesso assenti dove avrebbero fatto comodo...
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Re: DUE PASSI IN BALCONE: banca del Pelsa 06/07/2013

Messaggioda Flavio » 10/07/2013, 9:27

Blitz ha scritto:deve essere un vizio della zona allora: l' anno scorso quando ho fatto il giro del Catinaccio ho trovato sia la Santner sia la Catinaccio con i cavi spesso presenti dove non me ne facevo nulla e spesso assenti dove avrebbero fatto comodo...

Quello è uno strano sentiero attrezzato...
Difatti ogni anno muore qualcuno proprio nel tratto non attrezzato prima della ferrata vera e propria.
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