Vista la calma piatta che gira sul Forum, ho deciso di proporvi un giro dai panorami mozzafiato, in versione invernale, diurna e notturna.
Si parte da Località Prada Alta (numerosi parcheggi) e scesi un 50m circa, lungo la provinciale, prendiamo il sentiero 655 che sale la Val di Sacco.
Seguendolo si arriva ai Baiti di Ortigara, dove il panorama comincia ad aprirsi.
Si segue ora il sent.51 che passando da Malga Ortigaretta, porta all’Ex Rifugio Mondini.
Qui si lascia il 51 e si prende il “Sentiero Natura”, che con lunghissimo traverso a mezzacosta, verso Nord, sfiorando Malga Valvaccara e Baita delle Buse, ci porta al primo vero strappo del giro. Si sale verso le creste, prima, e poi con traverso meno ripido, si punta al grande ripetitore.
A quel punto ci si tuffa nella bella vallata che divide la Vetta delle Buse dal Costabella.
Si punta il profilo della dorsale che da ovest sale alla Vetta delle Buse.
Con ripido strappo, si passa da Quota 1992m, ora spianando momentaneamente, per poi impennarsi per la rampa finale alla Vetta.
Da li il panorama si apre a 360°: Lago di Garda; Pianura Padana; Carega; Pasubio; Dolomiti; Brenta; Adamello; Prealpi Bresciane e, addirittura gli Appennini, se il cielo è terso!
Ora, godendo dei panorami circostanti, seguiamo la cresta che, passando dal Passo del Cammino, sale al Coal Santo, scendiamo alla Bocchetta del Coal Santo e salendo un ultimo strappo al Costabella si raggiungono i Rifugi Chierego e Fiori del Baldo.
Arrivati a quest’ultimo, ci si lancia in discesa verso l’Ex Rif.Mondini e, poi verso Prada Alta, seguendo gli impianti di risalita.
Il primo link vi porterà alla versione diurna, percorso fatto con il “Grande” Mattia, giovane intrepido (componente del nostro forum), venuto dalla Val di Susa per assaporare le montagne veronesi.
https://picasaweb.google.com/1082967842 ... Costabella
Il secondo, alla versione notturna, fatta con Patrizia e Ismaele, miei fedeli seguaci montanari (che pazienza, sopportarmi!).
https://picasaweb.google.com/1082967842 ... nLunaPiena
E’ evidente l’impossibilità di dare risalto fotografico alla versione “luna piena”, ma vi assicuro che dal vivo è emozionante al pari, o forse più, della versione “solare”.
Il vantaggio della notturna è che non ci sono problemi di disgelo, in questo caso abbiamo trovato neve dura e ideale per ramponi, cosa inversa nella versione diurna: la crosta superficiale debole, non ci permetteva la progressione con solo scarpone e abbiamo dovuto optare per le ciaspe, che nei vari strappi ci hanno fatto sputare “sangue”!
Spero di aver fatto cosa gradita!
Buon Anno a Tutti