il Monte Viso

Percorsi non attrezzati,su roccia od in ambiente Alpinistico.

Re: il Monte Viso

Messaggioda Laustorre » 25/09/2012, 20:00

.....Fedipos.....quando vuoi....
....e aggiungerei...sti cazzi!!!!
Giù il cappello perchè è un saggio d'alpinismo,anzi...d'ALPINISMO.
Grazie
Un abbraccio,rompicoglioni!!
Laustorre
 
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Re: il Monte Viso

Messaggioda cimmero » 26/09/2012, 19:36

Forse può essere utile alla discussione:


Considerazioni e regole generali sulla progressione in conserva della cordata:

La progressione in conserva si attua ogniqualvolta gli alpinisti ritengano il terreno su cui si
muovono sufficientemente "facile" da non richiedere l’utilizzo delle consuete tecniche di
assicurazione della cordata allo scopo di rendere più veloce il movimento della cordata.
Questo tipo di progressione può essere svolta su itinerari di vario genere: tratti facili di roccia e di
creste nevose, pendii di neve, creste rocciose ma anche itinerari di misto che si caratterizzano
dall’alternanza di passaggi di neve, di ghiaccio e di roccia.
La lunghezza di questi itinerari, la necessità di rimanere esposti a pericoli oggettivi il minor tempo
possibile, l’esigenza di conservare delle buone condizioni di neve spesso impongono di dover
procedere rapidamente pur mantenendo un certo grado di sicurezza.

La caratteristica propria della progressione in conserva è il movimento contemporaneo degli
alpinisti comunque legati in cordata. Questo ovviamente comporta un aumento del rischio in caso di
caduta a favore di una maggiore velocità.

Esistono alcune regole generali di base, indipendentemente dal tipo di terreno, cui e’ bene attenersi
sempre e comunque:
§ La corda tra due alpinisti deve stare sempre tesa; se essa rimane lasca e si trascina sul
suolo, in molti casi è minacciata la sicurezza della cordata. Con corda tesa la caduta è
arrestata immediatamente per il fatto che essa è quasi inesistente.
§ Si deve sempre cercare, per quanto possibile di mantenere sempre il contatto visivo tra i
componenti della cordata. Questo perchè ogni persona svolge contemporaneamente il ruolo di
colui che assicura e di chi viene assicurato; l’errore di un componente si ripercuote subito
sull’intera cordata e le conseguenze negative potrebbero essere elevate.
§ Se non si è sicuri di poter praticare questo tipo di assicurazione “mobile” è meglio procedere
realizzando soste e tiri di corda. La progressione in conserva richiede infatti molta
esperienza, attenzione e decisione da parte degli alpinisti e soprattutto del più esperto se
nella cordata vi sono elementi che presentano una netta differenza di competenza
.

Le situazioni in montagna sono molto varie ed è difficile stabilire in base al tipo di terreno un elenco
standardizzato di sistemi di assicurazione; in materia di alpinismo non esiste una soluzione ideale. Si
ricordi comunque che la scelta di un tipo di progressione piuttosto che un altro dipende da
§ caratteristiche del terreno
§ capacità degli alpinisti
§ valutazione del rischio


Segue la trattazione dei tre tipi di progressione in conserva (corta, media, lunga) da svolgersi in
relazione al tipo di terreno. Le tre modalità sotto descritte presuppongono il movimento della
cordata su terreno certamente privo di crepacci. In presenza di crepacci si attua la consueta
progressione della cordata su ghiacciaio di cui non si tratta in questi appunti.

tratto da "dispensa informativa sulla progressione in conserva" - Scuola di Alpinismo e scialpinismo Silvio Saglio
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Re: il Monte Viso

Messaggioda fedipos » 26/09/2012, 22:05

Porco MOndo! Sei diventato scemo? Ma ti rendi conto della cazzata che hai fatto? Oltre che non capire un cazzo di progressione in conserva voi stessi, adesso lo stampate così il furbo di turno va ad ammazzarsi. Hai pubblicato proprio una bella stronzata, bravo, complimenti. Non si può passare sopra a queste cose, e ti assicuro oltretutto che quello che hai copiato è una sequenza di stupidate, chiunque le abbia scritte, istruttori, guide o coglioni che volete. Adesso dovete finirla di giocare a fare gli istruttori delle palle, le cose o si sanno fare e allora si porta la gente sul terreno e si insegna a farle. Altrimenti andate a pescare e finitela di fare gli alpinioni, anzi, gli idioti alpini. E ' ora di finirla. Ma porco ladro , c'è qualcuno con le palle che viene con me sul terreno e mi fa vedere cosa cazzo sa fare? Corde e materiale in mano, un km di distanza lo spit più vicino, e poi vediamo se scrivete ancora. E incazzatevi pure, incoscienti,incapaci,superficiali, buffoni della montagna! Ovviamentee dedicato a tutti, dico tutti, quelli che dispensano, regalano, spandono consigli, itruzioni e quant'altro.
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Re: il Monte Viso

Messaggioda lisa.teddi » 26/09/2012, 22:39

Allora,nell'ordine:

scemo

idioti alpini

incoscienti

incapaci

superficiali

buffoni

......sempre più convinta e fiera di essere fin dall'inizio una anti-Fedipos!! :okkemo:
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Re: il Monte Viso

Messaggioda giubi_pd » 26/09/2012, 22:43

Filippo basta gugolare un attimo e mica trovi solo quello.. In rete se scrivi tecniche di alpinismo, nodi ecc trovi persino dei video dove istruttori o presunti tali spiegano di tutto..
Tanto per esempio sull'argomento in questione .. http://www.google.it/search?q=salita+in ... 14b3fdeede

C'è persino Un link del centro studi materiali del CAI.. :? :? :mmemo:
Ultima modifica di giubi_pd il 26/09/2012, 22:48, modificato 1 volta in totale.
fedipos ha scritto:Bravo Giubi .....

"Dalla cima di una Montagna il sole tramonta sempre dopo e sorge sempre prima......ecco perchè, nella vita, val sempre la pena di "camminare" in salita !!" (Cit. SHERPA61)
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Re: il Monte Viso

Messaggioda lisa.teddi » 26/09/2012, 22:44

cimmero ha scritto:tratto da "dispensa informativa sulla progressione in conserva" - Scuola di Alpinismo e scialpinismo Silvio Saglio


..se non sbaglio,la mitica SEM,una della scuole di Alpinismo più prestigiose in Italia.
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Re: il Monte Viso

Messaggioda giubi_pd » 26/09/2012, 22:51

lisa.teddi ha scritto:Allora,nell'ordine:

scemo

idioti alpini

incoscienti

incapaci

superficiali

buffoni

......sempre più convinta e fiera di essere fin dall'inizio una anti-Fedipos!! :okkemo:


Te con le tue uscite, come al solito non capisci una fava!!
fedipos ha scritto:Bravo Giubi .....

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Re: il Monte Viso

Messaggioda lisa.teddi » 26/09/2012, 23:30

giubi_pd ha scritto:.. sembrerà strano ma non vedo l'ora di essere riempito di parole negli sbagli



Da uno che scrivo tali cavolate non potevo aspettarmi altro!!! :maaemo:
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Re: il Monte Viso

Messaggioda fedipos » 27/09/2012, 4:34

Dunque, ho appena chiesto di essere canceellato dal fforum: per quelii come te Signora Befana Lisa, puoi andaare ad ammazzarti dove vuoi. Posso solo far girare il nome per aumentarre il costo del conto.! Avete raggiunto il fondo, ci manca la laurea in chirurgia cardio-vascolare presa per corrispondenza in Burundi e poi siamo a posto. Ultima nota per la sputa sentenze del cazzo:perchè non organizzi un bel inconrtro con un mangia nodi della Sem ad Arco, abbiamo anche i posti a sedere, e poi vediamo chi ne esce con le ossa rotte! Sapete dove trovarmi.Sempre tecnicamente, ovvio.
fedipos
 

Re: il Monte Viso

Messaggioda cimmero » 27/09/2012, 6:14

Ma Filippo!!!

è possibile che tu i post proprio NON li legga? comincio a credere che tu sia un tantino prevenuto.....

Ho riportato proprio la parte introduttiva delle dispensa in cui appunto non si entra nel merito ma si sottolineano appunto alcuni aspetti di questo tipo di progressione:

cimmero ha scritto: l’errore di un componente si ripercuote subito
sull’intera cordata e le conseguenze negative potrebbero essere elevate.


cimmero ha scritto:§ Se non si è sicuri di poter praticare questo tipo di assicurazione “mobile” è meglio procedere
realizzando soste e tiri di corda.


cimmero ha scritto: La progressione in conserva richiede infatti molta
esperienza, attenzione e decisione da parte degli alpinisti e soprattutto del più esperto se
nella cordata vi sono elementi che presentano una netta differenza di competenza
.



cimmero ha scritto:Le situazioni in montagna sono molto varie ed è difficile stabilire in base al tipo di terreno un elenco
standardizzato di sistemi di assicurazione; in materia di alpinismo non esiste una soluzione ideale. Si
ricordi comunque che la scelta di un tipo di progressione piuttosto che un altro dipende da
§ caratteristiche del terreno
§ capacità degli alpinisti
§ valutazione del rischio


Forse sbaglio, ma non mi sembra che nel tuo intervento avessi detto cose differenti da queste,o perlomeno nella forma sì ovviamente, ma non nella sostanza....

Ripeto: non sono entrato minimamente nel merito "tecnico" come tu affermi, ma soltanto delle considerazioni generali sulle quali mi sembra anche tu fossi d' accordo...

a questo punto ti prego almeno di scrivere cosa di quanto ho riportato è sbagliato e perchè, senza sparare al solito a mitraglietta...

Calma e Respira..... :okkemo:
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