Antermoia74 ha scritto:Buonasera.
Riprendo questo thread a distanza di mesi per una curiosità personale.
Mi sembra di aver capito che non condividere l'operato del gestore del rifugio Antermoia.
Un percorso interessante potrebbe essere recuperato e non siete d'accordo?
controvoglia, ma rispondo dato che si tratta din un mio report...
non sono contrario in linea di principio al "recupero" di percorsi meritevoli che per svariati motivi sono stati abbandonati... la domanda che pongo io è: il sentiero paola aveva bisogno di essere recuperato? nella parta bassa dentro al bosco la traccia era perfettamente mantenuta (sia salendo da muncion che dalla val udai), con i mughi tagliati e gli alberi schiantati rimossi... dalla frana in sù gli ometti abbondavano e i vecchi segni, pur sbiaditi, erano visibili... veniva percorso abbastanza regolarmente, certo non dalla moltitudine di gente che affolla i sentieri più noti del gruppo...
ad ogni modo, anche se la risposta alla mia domanda fosse "sì, aveva bisogno di essere riqualificato", allora ci sarebbero stati modi molto meno pacchiani per farlo che non tracciare una serie infinita di segni arancioni a distanza ultra ravvicinata, tra l'altro creando un percorso diretto, illogico e faticoso, lungo il ghiaione terminale anzichè rispettare l'andamento del percorso originale... si poteva verniciare di fresco i vecchi segni, magari aggiungerne qualcuno nella zona della frana dove erano stati cancellati dal crollo, rinforzare o ingrandire un po' gli ometti... invece si è scelta la strada della banalizzazione...
quando ho educatamente fatto notare al gestore che, amio parere, la quantità (e il colore) dei nuovi segni era decisamente eccessiva, lui mi ha risposto abbastanza stizzito dicendo che "altrimenti poi valli tu a recuperare quelli che si perdono lassù se viene nebbia"... francamente, un'uscita del genere da parte di un membro del soccorso alpino mi ha fatto cadere le braccia... se non vuoi che la gente (sprovveduta) si perda in un posto del genere, il modo migliore per evitarlo è NON mandarcela piazzando un bel cartello nuovo fiammante con scritto "rif. antermoia" all'inizio del sentiero, come invece è stato fatto... altrimenti poi succede (come è successo a me un anno fa) che dalle parti del cartello stradale trovi due ragazzi in tenuta quasi da spiaggia, piuttosto disorientati, che ti chiedono "cheddequasevaarlago?"... e a breve, vista la popolarità del luogo sui social (e l'hashtag sentieropaola gira già parecchio) succederà anche su questo percorso quello che mi è capitato non più tardi di giovedì scorso, all'ora di pranzo, al crocevia tra la strada della val duron e il sentiero 578 per il passo ciaregole e l'antermoia: una signora con famiglia al seguito e smartphone in mano, con gps attivo, a due-metri-due di distanza dalla tabella che indica la direzione per l'antermoia, mi ferma e mi chiede se per andare al lago bisogna andare dritti (verso l'alpe di tires)...
e allora il rif. antermoia aveva bisogno di un altro sentiero iperfrequentato per permettere ai turisti di arrivare al lago (e ai tavoli della sua terrazza)? non bastavano già gli accessi dalla val duron e dal passo principe, oltre alla val udai e, per i più smaliziati, la val de dona e il passo delle scalette? tanto per la gente di cui sopra, quella che va all'antermoia o al sorapiss o al coldai perché va di moda il lago sui social, del modo in cui ci arriva frega praticamente zero... non si poteva lasciare almeno un percorso a quegli appassionati che cercano altro, oltre alla meta da raggiungere, e questo "altro" lo trovavano comunque anche senza cartelli luccicanti e segni di vernice fosforescente?