Sky92 ha scritto:fedipos ha scritto:Ascolta e metabolizza. In quota siamo passati attraverso tutte le porcherie che sono state inventate: siamo tornati al grana, allo speck e al lardo. Chiaro il concetto? Tutto il resto si chiama acclimatazione e qui vengono fuori le rogne. Perchè? Perchè l'allenamento da vertical ( per capirci 1500 metri in 50/55 minuti) non serve a un cazzo in quota. Ho visto gente che atleticamente ne valeva quattro del sottoscritto schiantare a 4000 metri e , peggio, andare in HMS a 5000. Nella mia carriera da alpinista della domenica ho salito 1 settemila e 7 tra i 6000 e i 6500. Poi ho attraversato 4000 km di catene himalayane approfondendo la mia ricerca personale sul Buddismo. Trekking sempre tra i 3000 e i 5500, tra le due e le tre settimane. Ma sempre, dico sempre, ( Lo Scherpa mi è testimone) ho fatto acclimatazione, acclimatazione e poi ancora acclimatazione. Ovvio che il percorso che io faccio in 20 giorni un'altro lo fa in 15. Io sono arrivato a 70 anni con l'ultima spedizione fatta a 68, con le protesi a tutte due le ginocchia e in terapia cardiopatica da quindici anni. Cerco di farti un esempio: un seimila sulle Ande vale un settemila in himalaya. Perchè? Perchè sulle Ande non riesci ad acclimatare come si deve, quando scendi dall'aereo a LaPaz ( 4200 metri) ti schianti,e anche se fai come noi che per dieci giorni abbiamo fatto i turisti avanti e indietro il fisico non riesce a metabolizzare. Vai in Nepal, parti da 2000/2500 metri e impieghi una settimana ad arrivare a 4000, con due step di acclimatazione, a 4000 metri ti fermi ancora, gironzoli fino a 4500, torni a dormire a 4000 e avanti così. Quindi non farti paranoie stupide,lascia stare pesi e stronzate varie: cammina in quota,tanto e spesso.
Quindi deduco che si vadano a prediligere i grassi, panino con lardo e formaggio grana allora. Immagino che posso anche consumare della frutta secca visto che stiamo parlando di grassi.
La progressione da quello che scrivi è la reale chiave per abituarsi alla quota, adesso capisco perchè per salire gli 8000 le persone ci impiegano anche piu' di un mese, proprio per acclimatarsi, ho capito.
E' chiaro, comunque complimenti per le salite "domenicali", è roba per pochi.
....Ni...
A grandi linee....Filippo conosce il suo corpo e sa cosa a 5000 metri gli evita di disintegrarsi di dissenteria. Cosa che sopra i 2000 metri non auguro a nessuno, per distanza da un possibile ricovero e ristoro, per lunghezza del ritorno OBBLIGATO. Eviterei TUTTI i cibi che in piano mi provocano problemi.Esempio...a me la frutta secca chiude l' intestino....serve una valanga di acqua per metabolizzarla, e chiudendo il crasso provoca mal di testa e tensione cervicale. Fino ai 3000....3500 un eccesso di grasso nella dieta non serve granche.Sopra quelle quote, la termogenesi del grasso animale e' alle stelle, si pensi che " solo" per mantenere la temperatura corporea basale ogni 500 metri di salita,servono circa 700 calorie in più.Solo che, si dimentica che l'ossigeno diminuisce....ergo diminuisce la capacità di combustione dei cibi.
Scusate spesso mi dilungo e magari annoio.
Comunque chi ha nelle gambe spedizioni e quote,sa cosa mangiare perché ha sperimentato.
Carboidrati,proteine,grassi hanno tutti Valenza.
Se sai come,quando,dove è perché....
Ad esempio, il mal di montagna per chi lo soffre, ha una sua spia....la disidratazione.Alzi la mano chi, 15 giorni prima di fare un 3000, passa dai regolari 3 litri di acqua al giorno( a 33 gradi e magari in pianura o quasi) a oltr 4, per arrivare idratato al top sulla cima del suo tremila e rotti?